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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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incasso tratta lire 99. Rispondete sub<strong>it</strong>o'' E’ il Fabrizi che decr<strong>it</strong>tato vuole dire: ''completo<br />

insuccesso nella provincia di Palermo. Molti profughi raccolti dalle navi inglesi giunti a<br />

Malta. Non vi muovete.'' E’ la fine.<br />

Garibaldi chiede un passaggio per Caprera; Crispi fa di tutto per salvare il salvabile<br />

Telegrafa a Fabrizi chiedendogli di essere più chiaro '' Ripeteteci meglio il dispaccio<br />

perché la part<strong>it</strong>a merci 171 (Sicilia) sembra contestabile dopo lettera ricevuta 56<br />

(Messina) '' segu<strong>it</strong>a da una rabbiosa lettera in cui tra l'altro gli ingiunge ''non ti rischiare più<br />

a spedire telegrammi''. La sera del 29, giunge un altro tele di Fabrizi che corregge il primo<br />

e ridà speranza: ''L'insurrezione vinta nella c<strong>it</strong>tà di Palermo si sostiene nella provincia,<br />

notizie raccolte da profughi giunti a Malta su navi inglesi''.<br />

La sera del 2 maggio cadono le ultime es<strong>it</strong>azione di Garibaldi. E’ a Villa Spinola<br />

dove il generale ha il suo comando ''segreto''. In un salotto Garibaldi, Crispi, Bixio,<br />

Garibaldi cammina avanti indietro, nervosamente; Crispi sbircia di sott'occhi il<br />

generale. Vi sono circostanze in cui il melodramma supera la ver<strong>it</strong>à, non in questo caso :<br />

Garibaldi : Voi solo mi incoraggiate ad andare in Sicilia , mentre tutti gli altri me ne<br />

dissuadono.<br />

Crispi : Ed io lo fa perché convinto di fare cosa utile alla patria ed a voi di sommo<br />

onore. Ho un solo timore, ed è l’incertezza del mare.<br />

Garibaldi : Io vi garantisco il mare.<br />

Crispi :Ed io vi garantisco la terra.<br />

Garibaldi : Mi risponderete voi della Sicilia ?<br />

Crispi : Si, Generale.<br />

Garibaldi : Sulla vostra v<strong>it</strong>a ?<br />

Crispi : Sulla mia v<strong>it</strong>a.<br />

Garibaldi : Badate, guai a chi mi inganna.<br />

Crispi : Se v'inganno farete di me quello che vorrete.<br />

Garibaldi : Sta bene: allora partiremo.<br />

Partono nella notte tra il cinque e il 6. Crispi è uno dei 28 siciliani a bordo,è<br />

nominato sottocapo di stato maggiore. A bordo del ''Piemonte '' c'è pure una donna :<br />

Rosalia.<br />

Sbarcano a Marsala e Crispi va sub<strong>it</strong>o al comune e alla carceri. Al comune<br />

organizza una riunione nel corso della quale è proclamata all'unanim<strong>it</strong>à la caduta del<br />

governo borbonico e Garibaldi è inv<strong>it</strong>ato ad assumere la d<strong>it</strong>tatura in nome del re V<strong>it</strong>torio<br />

Emanuele. Questo è il primo atti pol<strong>it</strong>ico di Crispi in Sicilia. Cinque giorni dopo. viene<br />

nominato segretario di Stato presso il d<strong>it</strong>tatore. Ha portato con sé, al momento della<br />

partenza le leggi siciliane del 1848 e appena messo piede nell'isola s'è messo di buona<br />

lena, scrivendo, facendo proclami, circolari, decreti. Da quel momento in poi Crispi sarà il<br />

principale collaboratore pol<strong>it</strong>ico di Garibaldi. Buona parte della legislazione emanata dal<br />

governo provvisorio, prima a Palermo e poi a Napoli, è farina del suo sacco. Introduce il<br />

servizio mil<strong>it</strong>are obbligatorio, proibisce l'uso del t<strong>it</strong>olo di ''eccellenza'' e quello del<br />

''baciamano” da uomo a uomo, ordina una nuova struttura amministrativa, promette<br />

indennizzi a chi subisce danni nel passaggio delle truppe, abolisce l'imposta sul<br />

macinato. Infine emette una legge elettorale con cui si dichiarano elettori tutti i c<strong>it</strong>tadini a<br />

21 anni, ad eccezione degli ''indegni'', ed eleggibili tutti i c<strong>it</strong>tadini a 25 anni, purché<br />

sappiano leggere e scrivere.<br />

Molti anni dopo, come presidente del consiglio, annoterà:'' Io non so se dobbiamo<br />

pentirci di avere allargato il suffragio popolare prima di avere educato le plebi. Abbiamo<br />

dato un'arma pericolosa in mano a coloro che non sanno servirsene, preparato il disordine<br />

morale e la corruzione.''<br />

Qualche giorno dopo una principessa Niscemi, nata Lampedusa, va dal capo del<br />

governo provvisorio che in quel momento è Depretis. Un centinaio di persone le hanno<br />

invaso il feudo, hanno cacciato il gabelloto, si sono diviso la terra '' ponendo i termini con

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