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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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questi che hanno usurpato le terre del demanio regio. Già un’avvisaglia c’è stata quando<br />

ha dato ordine di arrestare (dalla Germania) il conte Raniero di Sartiano, vecchio alleato di<br />

Markwald d’Anweiler, sosten<strong>it</strong>ore di Ottone, e intrigante individuo che ha cospirato coi<br />

pisani a danno del Regno.<br />

Anche Diopoldo di Acerra è stato arrestato e scarcerato solo dopo aver reso alla<br />

corona i feudi Caiazzo e Alifo. Lo stesso è accaduto per il cardinale Stefano (nipote di<br />

Innocenzo III) cui è tolto Alina e Rocca Bantra. Al conte Ruggero d’Aquila è tolto Sessa,<br />

Teano e Rocca Dragone.<br />

Sono colp<strong>it</strong>i gli interessi delle c<strong>it</strong>tà marinare (Pisa e Amalfi) in Sicilia, soprattutto<br />

Genova; sequestrato il fondaco di Palermo; cacciato dal suo covo di pirati Alamanno da<br />

Costa (Siracusa); l’ammiraglio Guglielmo Porco (genovese) fugge dall’isola.<br />

SI danno fondi per la costruzione di una flotta sia mercantile che da guerra con a<br />

capo il conte Enrico da Malta. (genovese).Al sol<strong>it</strong>o si organizza una stretta di forza contro<br />

gli arabi dell’interno dell’isola.<br />

I musulmani che si arrendono vengono trasfer<strong>it</strong>i a Lucera in Puglia dove si sta<br />

creando una colonia agricola-mil<strong>it</strong>are di soldati professionisti da impiegare nel futuro come<br />

pretoriani di Federico. Chi non si arrende, non ha nessuna possibil<strong>it</strong>à di salvezza; il<br />

patibolo o la fuga fuori dei confini. Non solo i musulmani, ma anche intere popolazioni<br />

sono deportate da un punto all’altro del Regno.<br />

La dispotica organizzazione del Regno (feudo della chiesa) è segu<strong>it</strong>a con<br />

apprensione dal papa a dalla curia romana: i motivi di attr<strong>it</strong>o d’altronde non mancano tra il<br />

papa e l’imperatore; la quinta crociata è fall<strong>it</strong>a, Federico all’ultimo momento ha mandato<br />

40 navi al comando di Enrico da Malta, ma non ha ev<strong>it</strong>ato il disastro della caduta di<br />

Damietta. Il papa gli rinfaccia la promessa di Acquisgrana, e Federico fa orecchie da<br />

mercante; è troppo impegnato a dare un nuovo assetto al Regno, e a lottare contro i suoi<br />

nemici interni per avventurarsi in una crociata. Le crociate d’altronde non hanno mai<br />

portato fortuna agli Staufen, il nonno Barbarossa era morto in Terrasanta assieme al suo<br />

eserc<strong>it</strong>o, il padre era morto mentre si accingeva ad affrontarla.<br />

Altro motivo di contrasto col papato sono le sedi vescovili vacanti da anni;<br />

l’imperatore vuole influenzare l’elezione, in contrasto col papato; le sedi vacanti portano<br />

bei soldi alla corona., quindi è ovvio che il papa si prende l’iniziativa di intervenire nella<br />

invest<strong>it</strong>ura senza consultare il sovrano, che quindi puntualmente disconosce il prescelto<br />

del papa e gli contrasta il suo candidato.<br />

A marzo del 1223 Federico ottiene l’ulteriore rinvio della crociata, promettendo in<br />

cambio al papa il matrimonio con Isabella (detta anche Jolanda), regina di Gerusalemme.<br />

(il 23 giugno 1122 è morta Costanza) e la partenza per la Terrasanta entro due anni.<br />

I rapporti con la chiesa, se da un lato si appianano con le promesse di partire per la<br />

Terrasanta, dall’altro lato si acuiscono per le pretese papali di considerare il Regno come<br />

feudo della chiesa e quindi l’esclusiva papale ad eleggere vescovi, abati, ecc. senza dare<br />

conto al Re; all’opposto Federico si attiene esattamente al contrario, eleggendo e non<br />

informando il papa.<br />

Altro contrasto è la pretesa di Federico al dir<strong>it</strong>to imperiale sulla Marca Anconetana e<br />

il ducato di Spoleto (che ha fatto occupare dal suo vicario Ezzelino di Wolfenbuttel). Il<br />

decano arcivescovo di Capua Ugo e il vescovo di Brindisi Giovanni di Traetto (eletti da<br />

Federico) sono contestati dalla curia romana; le sedi vescovili di Capua, Salerno, Brindisi,<br />

Conza, Aversa. malgrado abbiano un vescovo eletto dal papa, sono per ordine<br />

dell’imperatore tenuti come sedi vacanti con minacce ai vescovi di non muoversi da<br />

Roma.<br />

In mezzo a questi contrasti Federico decide di andare alla crociata (la sesta), anche<br />

perché vuole andare a prendere possesso del regno portatogli in dote dalla moglie.<br />

Intanto il papa Onorio III è morto e gli succede Gregorio IX, che tra le prime sue<br />

azioni, scomunica Federico per non volere mantenere le promesse sulla crociata.<br />

L’arrivo di Federico in Terra Santa è un sortilegio per la chiesa; egli non combatte i<br />

musulmani, non libera il Santo Sepolcro, piuttosto è tollerante verso il mondo arabo, è<br />

curioso verso le loro tradizioni; addir<strong>it</strong>tura è generoso verso l’islam; si direbbe che egli non

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