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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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L’impresa fallisce rapidamente; Cristiano, attaccato da due eserc<strong>it</strong>i (lega cattolica<br />

comandata da Tilly ed eserc<strong>it</strong>o imperiale comandato da Albert von Wallenstein) è<br />

costretto a firmare (1629) una pace (di Lubecca) che praticamente lo estromette dalle<br />

vicende tedesche.-<br />

La guerra di Boemia (incluso la strascico danese) si può dire fin<strong>it</strong>a con un limpido<br />

successo di Ferdinando e dimostrando, ma non c’e ne bisogno, la solid<strong>it</strong>à dei legami che<br />

ha con la monarchia spagnola.<br />

Ambedue i vinc<strong>it</strong>ori approf<strong>it</strong>tano del momento favorevole per sia rafforzare la loro<br />

autor<strong>it</strong>à e sia per imporre il cattolicesimo ai vinti.- La Spagna rafforza la propria presenza<br />

strategica sul continente, l’imperatore invece compie un passo molto grave; con il<br />

cosiddetto “Ed<strong>it</strong>to di rest<strong>it</strong>uzione” stabilisce che tutti i beni confiscati alla chiesa cattolica<br />

dopo l’anno 1552, devono essere rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i. E’ una truffa colossale, un’ingiustizia senza<br />

precedenti (l’hanno ispirata i gesu<strong>it</strong>i) rest<strong>it</strong>uire quanto è stato regolarmente acquistato.<br />

Per imporre questo sopruso ci vuole la forza, l’uso della forza o la minaccia di essa.<br />

L’ed<strong>it</strong>to viene applicato con zelo fino all’ultimo centimetro; ci sono resistenze, sub<strong>it</strong>o<br />

domate dai lanzichenecchi di Wallenstein. Decine di c<strong>it</strong>tà e di villaggi protestanti passano<br />

ai cattolici e i loro ab<strong>it</strong>anti o abiurano la loro fede o devono emigrare.<br />

Nell’inverno del 1627-28 i principi tedeschi e gli elettori sono in riunione a<br />

Mulhausen per decidere il da farsi. Sono tutti preoccupati e i protestanti di più dei cattolici.<br />

Ferdinando, senza consultare gli elettori, ha strappato il ducato di Meclemburg al<br />

suo leg<strong>it</strong>timo t<strong>it</strong>olare e l’ha dato in dono a Wallenstein.<br />

Bisogna fermare l’imperatore prima che sia troppo tardi, cioè prima che Wallenstein<br />

diventi più potente di lui. Proprio in questi giorni l’imperatore vuole nominare suo figlio “Re<br />

di Roma”, è il primo passo per la successione alla Corona imperiale: l’imperatore vuole<br />

trasformare il t<strong>it</strong>olo imperiale, rendendolo ered<strong>it</strong>ario (a favore della dinastia asburgica)<br />

quando ormai da sempre invece è un t<strong>it</strong>olo elettivo, votato appunto dai grandi elettori.-<br />

La “Dieta” fà sapere che non approverà l’elezione del figlio se prima non licenzia<br />

Wallenstein. Gli notificano pure i loro sospetti e il pericolo che questi rappresenta per<br />

l’impero se non si mette un freno alla sua ambizione.- Ferdinando promette che terrà<br />

conto del mon<strong>it</strong>o.-<br />

Per il momento non può fare a meno di Wallenstein e delle sue milizie con il<br />

problema delle confische dei beni ecclesiastici in pentola, ma quando, le acque sono<br />

calme, ecco che si decide ad accontentare i suoi elettori, estromettendo Wallenstein dal<br />

comando dell’eserc<strong>it</strong>o.-<br />

Questi si r<strong>it</strong>ira in buon ordine nelle sue tenute come fece Cincinnato nella attesa che<br />

l’imperatore lo chiami.-<br />

Il suo esilio non dura a lungo con l’aria che tira dal Nord; dalla Svezia dove il suo<br />

sovrano Gustav Adolf si atteggia a paladino della causa protestante.-<br />

Il 4\7\30 questi sbarca a Usedom in Pomerania con 13 mila uomini, più alcune<br />

migliaia di mercenari, reclutati in Germania. Sono per la maggior parte luterani, il resto di<br />

tutti i credi religiosi.-<br />

Questo sovrano, ha 36 anni ed è l’idolo dei suoi soldati, che tratta da commil<strong>it</strong>oni,<br />

condividendone i disagi e le fatiche. Ai suoi soldati chiede di pregare due volte al giorno e<br />

di cantare durante la battaglia; perlomeno, non chiede, ma già che è lui a cominciare, tutto<br />

l’eserc<strong>it</strong>o lo segue.-<br />

Nonostante l’appello agli elettori protestanti, nessuno si muove e Gustav deve<br />

guadagnarsi gli alleati con la forza delle sue baionette. In tre settimane quasi tutta la costa<br />

baltica è in sue mani.<br />

Il gennaio 1631 Svezia e Francia giungono ad un accordo: la Francia (cardinale<br />

Richelieu) avrebbe forn<strong>it</strong>o i mezzi (400mila talleri), Gustav ci avrebbe messo gli uomini.<br />

Nessuno avrebbe fatto pace separata, e nessuno avrebbe sollevato questioni religiose.-<br />

Il generale della parte cattolica Tilly (ormai 70enne), si muve incontro agli svedesi,<br />

occupa la c<strong>it</strong>tadina da nome impossibile Neubrandenburg e massacra tutti gli uomini che<br />

la presidiano (circa 3mila). Gustav non vuole essere da meno: marcia su Francoforte,

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