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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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Torniamo a Palermo; dentro la c<strong>it</strong>tà troviamo i catalani asserragliati nelle fortezze.-<br />

Non deve essere troppo stretta la maglia che li tiene assediati.- Oltre ai mil<strong>it</strong>ari c’è una<br />

gran quant<strong>it</strong>à di mercanti che fanno affari a tutto spiano.-<br />

Siamo all’epilogo.- la rivolta si sta spegnendo nell’isola.- Il comune di Palermo ed<br />

Enrico Chiaramonte mandano segni distensivi; Dei reali adesso il Maniscalco del regno è<br />

Raimondo di Bages liberato dal Ventimiglia; questi informa Martino e ordina a tutti di<br />

riporre le armi ed attendere.- Specie agli ammiragli raccomanda di non intervenire se<br />

incocciano navi che tentano di entrare in c<strong>it</strong>tà.-<br />

Martino spedisce a Palermo Bartolomeo Gioeni cancelliere del regno; si unisce il<br />

Bages , vengono inv<strong>it</strong>ati i deputati dell’opposizione: si ci siede attorno ad un tavolo e<br />

finalmente, niente insulti, soltanto belle parole.-<br />

Ci sono oltre al Gioeni, ed al Bages: Giacomo Prades luogotenente del regno,<br />

Gerardo di Mauleon, Guglielmo e Gaspare Talamanca, Antonio del Bosco, Abbo Filingeri<br />

ed Umbertino La Grua maestri razionali del regno.-.<br />

Si stabilisce che, nella attesa del Re e della Regina tutti devono fare la loro parte<br />

per:amministrare la giustizia, impartire grazie sovrane, assediare le fortezze ancora<br />

occupate dai ribelli,<br />

Poi si conferma: l’indulto promesso dal re deve essere osservato: amnistia per la<br />

c<strong>it</strong>tadinanza; libertà di professione; la chiesa deve essere la Romana con Bonifacio lX<br />

leg<strong>it</strong>timo Pontefice; obbligo per il re e la regina di venire a incoronarsi a Palermo; annullo<br />

di quanto concesso a terze persone delle proprietà di c<strong>it</strong>tadini e chiese palerm<strong>it</strong>ane e di<br />

Monreale; conferma delle immun<strong>it</strong>à e franchigie godute nel passato dalla c<strong>it</strong>tà; le gabelle<br />

civiche devono essere ad uso perpetuo del comune; conferma dei privilegi agli ebrei;<br />

elezione annuale degli ufficiali comunali; liberazione dei prigionieri detenuti; libero r<strong>it</strong>orno<br />

per i fuoriusc<strong>it</strong>i.-<br />

A questo accordo, oltre Palermo si accoda Caccamo, che ottiene anche di<br />

emanciparsi dalla feudal<strong>it</strong>à di Galdo di Queralt, e tornare ad essere demaniale.-<br />

Il Martino non si muove da Aci, la fortezza che per quattro anni intrepida resiste ad<br />

ogni suo tentativo di conquista.- Dentro la fortezza ci sono la moglie ed i figli di Artale<br />

Alagona.-<br />

Martino sa che ormai è questione di giorni; con le mine, e scavando da sotto, si è<br />

riusc<strong>it</strong>i a sfondare le cisterne d’acqua.- Infatti, le trattative accelerano il corso degli eventi.<br />

-.Artale salverà per la sua famiglia<br />

Arriva la notizia che il Re Giovanni d’Aragona è morto (è caduto da cavallo, mentre<br />

inseguiva una lupa).-Martino è richiesto d’urgenza a Barcellona.-.<br />

Ormai l’isola è in mano catalana. Gli ultimi fuochi si vanno spegnendo; l’ultimo<br />

barone a cap<strong>it</strong>olare è Matteo del Carretto signore di Realmuto, l’ultima c<strong>it</strong>tà è Nicosia.-<br />

Parte da Messina il tre dicembre, e qui finisce anche la nostra storia.-.<br />

Guglielmo Raimondo Moncada, per l’invidia di vedersi anteporre da questi<br />

stranieri. dice qualcuno;per avere sostenuto le ambizioni e la causa di sovrani scismatici,<br />

dice qualcun altro; fatto è che lo troviamo in rivolta contro il Re.- Ha per compagni<br />

Antonio Ventimiglia conte di Golisano, il conte di Cammarata ed altri nobili.- Viene<br />

condannato come fellone, e privato di tutti i beni:<br />

Assieme con il Conte di Cammarata morirà povero ed esule lontano da casa.-<br />

I loro figli si schiereranno con il Re rinnegando i padri.-.

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