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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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chiamare l’arcivescovo della c<strong>it</strong>tà e gli intima di avvisare tutti i preti e i monaci a non molestare<br />

i guerrieri islamici. Perché?<br />

I monaci a caccia di mer<strong>it</strong>i per il paradiso, provocano di propos<strong>it</strong>o gli armigeri islamici<br />

per essere quindi arrestati e subire il martirio in nome di Cristo e della chiesa tutta. Ciò fa<br />

anche apparire gli arabi come aguzzini e i monaci martiri della fede. Il Brusà quindi minaccia il<br />

vescovo che se un caso simile accade di nuovo in c<strong>it</strong>tà, invece di frustare il monaco ordinerà<br />

che le frustate siano date a lui.<br />

Ovviamente la conquista araba porta distruzione e sconvolgimenti, forse interi terr<strong>it</strong>ori<br />

sono abbandonati; pur tuttavia sembra che gli ab<strong>it</strong>anti del tempo si adattano abbastanza di<br />

buon grado al cambiamento. I nuovi padroni del paese sono abbastanza accomodanti,<br />

alcune c<strong>it</strong>tà sono lasciate praticamente indipendenti, senza nemmeno una guarnigione.<br />

Forse gli arabi sono meno tolleranti dei bizantini per quanto riguarda la religione, ma<br />

certamente sono meno opprimenti dei franchi o dei longobardi cristiani. Le ist<strong>it</strong>uzioni locali<br />

sono spesso conservate, e anche se molte chiese sono trasformate in moschee; in generale i<br />

cristiani possono vivere secondo le loro leggi, con le stesse garanzie personali e sulla<br />

proprietà di cui godono i musulmani-.<br />

Naturalmente qualche svantaggio deve esserci, per essere popolo assoggettato, ma<br />

molto lim<strong>it</strong>ato.<br />

Esempio: i cristiani e gli ebrei (che allora sono in molti) devono portare dei segni di<br />

riconoscimento sulle case e sui vest<strong>it</strong>i; pagano più tasse dei musulmani; possono riparare le<br />

loro chiese e le loro sinagoghe ma non costruirne di nuove. Non possono suonare le campane<br />

delle chiese o portare la croce in processione, ne leggere la Bibbia entro il raggio d’ud<strong>it</strong>o di un<br />

musulmano. E’ vietato loro di bere vino in pubblico e devono alzarsi, quando dei musulmani<br />

entrano in una stanza e cedere il passo nella pubblica via.<br />

E’ vietato portare armi, andare a cavallo o sellare i loro muli. Non possono costruire<br />

case più grandi di quelle musulmane. Le donne cristiane non possono accedere ai bagni<br />

pubblici, quando vi si trovano donne musulmane.<br />

Tutto questo è duro, ma certo non è una vera e propria persecuzione.La conversione<br />

all’islam non è incoraggiata, specie perché i nuovi convert<strong>it</strong>i pagano meno tasse.<br />

I monaci cristiani preferiscono emigrare in Calabria, ma più per la carestia che<br />

attanaglia il paese e in eguale misura, per l’insicurezza data dalle guerre.<br />

In generale possiamo affermare che esistono buoni rapporti e abbastanza tolleranza fra<br />

le due religioni. Se la gran maggioranza dei cristiani smette alla fine di praticare la propria<br />

religione, ciò è dovuto ad un naturale processo di trasformazione svoltosi nei due secoli di<br />

colonizzazione islamica.-<br />

La pol<strong>it</strong>ica agricola islamica è di grande luminos<strong>it</strong>à. Si abolìsce la tassa bizantina sugli<br />

animali da tiro ed in sua vece è introdotta un’imposta sulla terra improduttiva, il che spinge<br />

l’agricoltura a nuove semine e produzioni. Anche il rapporto con gli schiavi è più leggero e<br />

benevolo di quanto non lo avesse la cristian<strong>it</strong>à.<br />

Il commercio nel complesso si sviluppa enormemente, le tratte bancarie si esigono dal<br />

sud del Sahara, alla Spagna, alla Cirenaica, fino a Kabul, e la Sicilia si trova proprio in mezzo.<br />

Palermo è la cap<strong>it</strong>ale incontrastata di questo miracolo economico, con popolazione di greci,<br />

longobardi, ebrei, slavi, berberi, persiani, tartari e perfino negri. Teodosio la trova magnifica (e<br />

lui viene dalla Siracusa greca).<br />

Navi da tutto il mondo conosciuto vi fanno scalo; ci sono centinaia di moschee, più di<br />

qualsiasi altra c<strong>it</strong>tà, eccettuata Cordova. Il mercante Ibn-Hawgal la descrive come la c<strong>it</strong>tà più<br />

popolosa dopo Costantinopoli (ma anche la più sporca).<br />

Altri arabi ci descrivono Palermo, fortunata per il gran numero di fiumi e sorgenti<br />

d’acqua, per il sistema d’irrigazione eccellente; (alcuni fiumi sono navigabili).Colture<br />

specializzate si sviluppano come le arance e i limoni, la canna da zucchero coltivata e<br />

spremuta, il cotone, i gelsi e bachi da seta, la palma da dattero, il sommacco per tingere le

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