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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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che vanno predicando che la terra dovrebbe essere regionalizzata invece che<br />

nazionalizzata. I contadini che assistono impotenti a questa rapina.<br />

L'opposizione maggiore viene proprio dalla chiesa, d'ora in avanti qualsiasi<br />

opposizione alle leggi d'Italia e all'ordine cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o avrà l'appoggio della chiesa.<br />

Tutte queste minoranze non hanno appoggio parlamentare e pian piano si r<strong>it</strong>irano<br />

nella clandestin<strong>it</strong>à, predicando al popolo la rivolta come unico rimedio ai mali di questa<br />

società. Manco a dirlo la rivolta scoppia a Palermo nel 1866. Si tratta di una rivolta sociale<br />

da parte di lavoratori assai vicini alla fame e disposti a tutto pur di attenuare questa<br />

morsa. Essi non sono rappresentati nel governo nemmeno dalle sinistre o dai radicali<br />

come Crispi ad esempio, ormai membro influente del parlamento. Varie voci influiscono a<br />

questo fatto: la sicc<strong>it</strong>à che porta ad un scars<strong>it</strong>à di cibo, con conseguente aumento dei<br />

prezzi; la imposizione di lim<strong>it</strong>are le spese per la festa di Santa Rosalia.; l'introduzione<br />

della carta moneta che determina una svalutazione dei salari. Naturalmente la si<br />

considera una frode del governo. In giugno è introdotto il monopolio sui tabacchi; l'isola è<br />

rimasta l'unica regione d'Italia ad esserne esente. La coscrizione, le tasse di bollo,<br />

disoccupazione, aumenti degli aff<strong>it</strong>ti e dei prezzi, alcuni licenziamenti, tutto contribuisce ad<br />

alimentare il fermento. Quando l'eserc<strong>it</strong>o di guarnigione nell'isola viene richiamato in alta<br />

Italia per la guerra contro l'Austria, (e subisce gravi rovesci) le bande armate si sentono<br />

libere di espandersi a piacere, e insieme a loro anche tutti gli elementi che cercano la<br />

controriforma: borbonici, riformatori sociali, disertori dell'eserc<strong>it</strong>o. La rivolta del 1866 sarà<br />

la quarta del genere in mezzo secolo, ma questa volta non si presenterà nessuno a<br />

guidarla, il che dà l'impressione come se si tratti di una operazione a carattere mafioso. Al<br />

sol<strong>it</strong>o viene annunciata in anticipo, viene diffuso il messaggio di attendere i primi spari, e<br />

dopo varie false partenze, alla fine la scintilla parte. Da Monreale al suono delle campane<br />

a stormo, le bande si muovono rapidamente verso Palermo, al loro segu<strong>it</strong>o tutta la ciurma<br />

immaginabile di sfruttatori, opportunisti, delinquenti vari. Si dà sub<strong>it</strong>o l'assalto alle carceri,<br />

e ai posti di polizia. Gli archivi pubblici sono dati alle fiamme. La c<strong>it</strong>tà non partecipa<br />

attivamente, ma pochi si oppongono. Il marchese Di Rudinì resta coraggiosamente al suo<br />

posto di sindaco, i suoi tentativi di opporsi al contrabbando lo hanno reso poco amato; il<br />

suo palazzo ai quattro canti è dato a fuoco. La c<strong>it</strong>tà rimane in uno stato d’anarchia per una<br />

settimana. Finalmente dopo qualche tempo un com<strong>it</strong>ato organizzativo si presenta sulla<br />

scena. Esso è composto dal barone Riso e da tre principi; in segu<strong>it</strong>o questi dichiareranno<br />

di essere stati costretti ad agire per il bene della comun<strong>it</strong>à, la stessa scusa adottata nelle<br />

altre rivoluzioni. A differenza del 1860 nessun aiuto arriva da fuori, arriva invece la marina<br />

<strong>it</strong>aliana che comincia a bombardare Palermo fino ad ottenerne la resa. Ci sono 500 morti.<br />

Sbarcano 40,000 soldati, più che sufficienti per ristabilire l'ordine.<br />

Il consiglio comunale all’unanim<strong>it</strong>à declina ogni responsabil<strong>it</strong>à per l'insurrezione e<br />

chiede la punizione esemplare per chiunque abbia osato minacciare l'ordine sociale e la<br />

proprietà.<br />

Presumiamo che molti dei partecipanti troveranno il sistema e il metodo di come<br />

sopravvivere a questo capovolgimento. -.<br />

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