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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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alle sette ore al giorno per andare e tornare dal suo posto di lavoro, per tortuose<br />

mulattiere, col mulo e portando con se solo la falce o la zappa; niente attrezzi complicati.<br />

Tutti i viaggi vengono programmati per via di mare. Nel 1727 il vicerè, che viaggia<br />

per via terra verso Messina, deve interrompere il viaggio perché i torrenti sono<br />

intrans<strong>it</strong>abili.<br />

Nel 1734, intraprende lo stesso viaggio via terra, per raggiungere Messina, fà una<br />

media di 20 miglia al giorno; eccezionale ! L’eserc<strong>it</strong>o fa in media 10 miglia a giorno (su<br />

questa strada che è la più frequentata.) Una carovana di lettighieri(sorta di portantina<br />

legata a delle assi con due muli, uno avanti e l’altro dietro: usata principalmente per<br />

portare le signore della Borghesia) sol<strong>it</strong>amente fa una media di sei miglia al giorno.- Il<br />

Principe Fabrizio di Salina (il personaggio del Gattopardo) quando si sposta da Palermo a<br />

Donnafugata, suo feudo, per le vacanze estive,con muli, serv<strong>it</strong>ori, bagagli a segu<strong>it</strong>o, e con<br />

le lettighe per le signore, ci impiega sette giorni.-<br />

Per raggiungere Trapani da Messina (225 miglia) occorrono in genere tre settimane.<br />

E’ evidente che non c’è molta gente che si muove a quei tempi; infatti, quando nel 1743 la<br />

peste arriva a Messina (su qualche nave proveniente dall’Africa) essa resterà in c<strong>it</strong>tà, non<br />

si diffonde per l’isola, perché il più importante porto commerciale della Sicilia, non ha<br />

contatti, se non sporadici ed eccezionali, col resto dell’isola.-<br />

Non stiamo parlando dell’interno dell’isola, sconosciuto ai più, senza scuole, niente<br />

stato, niente leggi, solo quelle dei malfattori con un codice di giustizia tutto proprio.-<br />

La somma che il parlamento stanzia per le strade è circa otto mila scudi (anno<br />

1740). La stessa di un secolo e mezzo prima e un quinto di quanto percepisce il vicerè<br />

come stipendio.-<br />

I baroni non danno alcun contributo e si pensa che questi ostacolano di propos<strong>it</strong>o<br />

qualsiasi progetto per non rendere le loro proprietà più accessibili alle forze dell’ordine o<br />

addir<strong>it</strong>tura alla scoperta di questi feudi, nemmeno dichiarati al fisco.-<br />

Quando V<strong>it</strong>torio Amedeo (1713) viene a vis<strong>it</strong>are Palermo, si fanno alcune migliorie<br />

nelle strade dove devono passare le carrozze, e questo è tutto. Nel 1750 sulla strada per<br />

Trapani, ad appena otto miglia dalla cap<strong>it</strong>ale, c’è un’ecatombe di muli sugli scivolosi e<br />

tortuosi sentieri di montagna. Nel 1760 l’arcivescovo di Monreale, si costruisce una<br />

carrozzabile di cinque miglia (fino alla cattedrale) a forza d’esplosivi; oltre la cattedrale<br />

finisce la via. Negli anni a venire si prolungherà il cammino d’altre 15 miglia verso<br />

Partinico.<br />

Vicino Catania c’è da guadare il fiume Simeto (il più grande della Sicilia) con tutti i<br />

problemi annessi e connessi.<br />

Nel 1770 nasce la consapevolezza del bisogno di potersi muovere all’interno; il<br />

problema è portato al Re, a Napoli. Il Re ordina al generale Persichelli (è un ingegnere<br />

mil<strong>it</strong>are) di studiare un piano per costruire una strada tra Palermo e Catania con variazioni<br />

verso Messina e verso Sud. Per l’esecuzione di quest’opera il parlamento triplica le<br />

sovvenzioni annue, le c<strong>it</strong>tà sono autorizzate ad imporre un pedaggio per finanziarsi, i<br />

lavoratori possono essere presi dalle galee e dall’eserc<strong>it</strong>o, la proprietà dove deve passare<br />

la strada può essere espropriata e perfino il baronato dovrà abbandonare le sue pretese<br />

d’immun<strong>it</strong>à e pagare la sua parte.<br />

Persichelli ce la mette tutta, ma a fine secolo la strada non è nemmeno sulla carta.-<br />

L’ostruzionismo comincia già nella scelta del percorso; chi dice la via del mare, e chi la via<br />

interna. Dal percorso che la via dovrebbe fare si capiscono i nomi dei vari proprietari.-<br />

Persichelli, da estraneo non si rende conto delle difficoltà cui va incontro, è un muro<br />

di gomma.; taglia il tracciato della strada a destra e la commissione per le costruzioni<br />

stradali di Palermo fa ostruzione, e ti butta il tracciato a sinistra; il barone Tizio vuole la<br />

strada sul suo feudo, il principe Caio sulle sue proprietà; insomma la strada va su, giù,<br />

destra, sinistra, torna indietro.-

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