STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

l’attendevano, e montato di poi sulla carrozza del Senato col detto primo titolo,ch’era il
Principe di Butera e coi Senatori entrò in città, e venne alla Cattedrale, dove fu ricevuto
dal Clero, dal Ministero e dalla Nobiltà, giurò che avrebbe osservate le leggi, ed i capitoli
del Regno, ed i privilegi della Città, e prese il governo del Regno: poi rimontando col
cocchio Senatorio fu condotto al Real Palazzo,ove si trattenne per ricevere i complimenti
di tutti i ceti, e la sera ritornò alla sua abitazione presso il campo.>>
Canonico Antonio Mongitore
Come si vede, non c’è nessuno in città che contesta, anche formalmente, questa
invasione; è come se sette anni di Savojardi non fossero esistiti.- Altra osservazione: giura
di osservare … ecc ecc in pratica giura di non muovere nulla che possa privare
l’aristocrazia dei privilegi acquisiti in anni di dura lotta, in altre parole, non toccare le
nostre tasche, per il resto fà quello che vuoi.-
C’è una filastrocca che corre per le bocche del popolo che fa … Traduco: < o la
Spagna o la Francia.. , basta che si mangia >
Re Vittorio spera nell’aiuto di Carlo Vl austriaco :Egli possiede Milano, Napoli
Sardegna, Gli spagnoli hanno già occupato la Sardegna, adesso stanno prendendosi la
Sicilia, qualcosa deve fare se vuole salvare i suoi possedimenti italiani.- Infatti: un esercito
austriaco forte di 18 mila uomini sbarca a Patti e si muove verso Palermo,(1719) dove gli
spagnoli hanno messo radici senza colpo ferire.
I due eserciti si vanno inseguendo per tutta l’isola. A Francavilla ci sarà uno scontro
terribile; gli spagnoli in ritirata fanno terra bruciata.
Gli isolani, al solito, non si muovono. Aspettano di vedere chi esce vincitore da
questo conflitto.- L’unica cosa che i siciliani vogliono dal vincitore (chiunque esso sia) è il
riconoscimento dei loro antichi privilegi e il non alloggiare soldati nelle loro case.
Gli ecclesiastici invece appoggiano apertamente, per fortuna senza armi, gli
spagnoli. Vanno predicando che i tedeschi sono eretici, che spargeranno la loro fede
luterana per tutta l’isola, e così finiranno tutti all’inferno.-.
Restano sbalorditi, quando, per festeggiare la resa di Messina ai tedeschi,
l’arcivescovo recita il < te Deum > e al posto d’onore siede il comandante Mercy
dell’esercito austriaco.-.
Nei pressi di Pachino la flotta spagnola viene sorpresa dalla flotta anglo-olandese
forte di 25 navi, comandata dall’ammiraglio Bingh, che affonda sei navi,(il Mongitore dice
undici) e prende prigioniero anche il capo spedizione spagnolo ammiraglio Castagnetti,
ferito ad una gamba.-
Che c’entrano gli inglesi, ci viene da domandare: c’entrano perché la loro regina
Anna a Utrecht ha dato la sua garanzia di fare rispettare gli accordi presi.-
Finalmente Lede (il comandante spagnolo) si arrende, ma la guerra andrà avanti
fino al 1720, ed anche dopo che Filippo ha firmato la resa, ci saranno devastazioni da
tutte le parti.
Con l’accordo di Vienna Vittorio Amedeo ottiene la Sardegna in cambio della Sicilia.
L’imperatore Carlo d’Austria Asburgo viene incoronato Re di Sicilia. Nessuno si preoccupa
di informare i siciliani che adesso sono diventati austriaci.
I nuovi venuti cercano di capire dove sono finiti; i problemi dell’isola sono enormi, a
cominciare dalla lingua. Il primo scandalo lo dà il nuovo vicerè perché vive separato dalla
moglie e ha al suo servizio dei servi non cattolici.