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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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Visti i progressi fatti a Palermo, si trasferisce a Messina la c<strong>it</strong>tà da cui si crede che<br />

gli untori abbiano iniziato a spargere il veleno.-<br />

Trova alcuni nobili del luogo, accusati di qualcosa di ignobile (ci dice il Paruta)<br />

senza perdere tempo li fa decap<strong>it</strong>are (la pena riservata alla nobiltà) gli altri vengono<br />

semplicemente impiccati.- Favori e grazie per nessuno:per non sentire le preghiere e i<br />

piagnistei dei supplicanti, si nasconde in un convento (tre giorni ) fino a quando le<br />

condanne sono state esegu<strong>it</strong>e.-<br />

Tutta la nobiltà dell’isola capisce l’antifona.- E quando chiama l’assemblea per<br />

stabilire il donativo (aprile 1579) il parlamento,senza discutere gli conferma i trecentomila<br />

fiorini, più altri centomila scudi per le fortificazioni e ventimila per i palazzi reali (Messina e<br />

Palermo ).-<br />

Non c’è molto da raccontare su questo vicerè se non due episodi gravissimi che<br />

infangano la sua memoria. Primo: muore un tizio a Messina, ebreo convert<strong>it</strong>o in cattolico;<br />

per mestiere fa il trafficante di schiavi catturati dai mori: In parole più semplici,se uno con<br />

la possibil<strong>it</strong>à di riscattarsi dalla schiav<strong>it</strong>ù lo contatta, lui facilmente si introduce nel mercato<br />

degli schiavi turchi, lo riscatta, lo accompagna in terra cristiana e riscuote il giusto<br />

compenso,-<br />

Ebbene: alla sua morte tra le carte viene trovato un plico con della corrispondenza<br />

tra Colonna e il capo dei pirati musulmani, Ulucchiali (rinnegato cristiano, affrancatosi<br />

dalla schiav<strong>it</strong>ù e diventato pirata e poi fiduciario del visir di Costantinopoli per la guerra sui<br />

mari).- Queste carte vengono sped<strong>it</strong>e a Madrid,- Il Re Filippo lo chiama perchè spieghi<br />

alla corte il significato di queste lettere.- Nel frattempo lo esonera dalla carica di vicerè.-<br />

Secondo episodio; durante un ballo di gala, si invaghisce di una nobile signora, tale<br />

Eufrosia Siracusa: la tragica vicenda di questa signora è narrata in uno dei cap<strong>it</strong>oli<br />

seguenti.- Adesso basta sapere che il Colonna si trova in viaggio verso Madrid, e lungo<br />

la strada muore.-<br />

Non si saprà mai se si trattò di attentato, ne’ da chi fu organizzato.-<br />

Aveva quarantanove anni (agosto 1561).-<br />

Marcantonio Colonna- principe Romano, nobiluomo Veneziano<br />

combattente a Lepanto.- Viceré di Sicilia dal 1535 al 1584.<br />

(lapide in suo onore al castello Maniace ,Siracusa)<br />

Parliamo di…………..<br />

Eufrosia Siracusa Valdaura.<br />

Tragica figura dell’aristocrazia palerm<strong>it</strong>ana alla corte del vicerè Marcantonio<br />

Colonna. Era figlia dell’illustre giureconsulto Vincenzo Siracusa.<br />

Sposò giovanissima il barone Calcerano Corbera. Si dice che fosse la più bella<br />

dama di quei tempi, ma il matrimonio non fu felice; il mar<strong>it</strong>o era più interessato ai duelli<br />

che alla moglie.<br />

Durante un ricevimento Eufrosia destò l’attenzione del vicerè Colonna,ormai<br />

cinquantenne. Le dicerie su una probabile tresca della nuora col vicerè giunsero alle<br />

orecchie del suocero. Questi si recò a Palermo e minacciò il vicerè, che temendo per la<br />

sua v<strong>it</strong>a, lo fece arrestare con la scusa che non aveva onorato certi deb<strong>it</strong>i. Era un cavillo<br />

senza fondamento perché il vicerè lo sapeva che la legge non permetteva ad un<br />

“familiare” dell’inquisizione (a cui il Corbera apparteneva) più di tre giorni di carcere. Però,<br />

prima dello scadere dell’immun<strong>it</strong>à, questi viene trovato morto avvelenato in cella.

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