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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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Carlo non è vecchio, ma lo sembra per le afflizioni che lo tribolano: l’artr<strong>it</strong>e gli ha<br />

storto le mani, l’asma gli impedisce di dormire, gotta e ulcere lo tengono immobilizzato.-<br />

A questo si aggiungono le delusioni.<br />

Ha sognato di dare all’Europa l’un<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica e spir<strong>it</strong>uale che avrebbe permesso la<br />

riconquista di Costantinopoli e della Terra Santa, liberandole dai turchi. Ha combattuto la<br />

riforma dei vari Calvino, Lutero; poi ha tentato di ricongiungere la chiesa, di portare la<br />

Francia ad essere ragionevole, ha tentato di ricondurre l’ordine nella babele germanica.-<br />

Niente di tutto questo è riusc<strong>it</strong>o.<br />

Al fratello Ferdinando passa il t<strong>it</strong>olo di imperatore di Germania, dividendo così la<br />

casa asburgica in due rami.-<br />

Si r<strong>it</strong>ira in convento (per modo di dire) prendendo possesso di tutta un’ala del<br />

monastero di S. Giusto, con tutte le comod<strong>it</strong>à che possa avere, compreso 50 serv<strong>it</strong>ori,<br />

cuochi, etcc E’ molto ghiotto nonostante la gotta.-<br />

Qualche filo di sangue con la madre deve averlo, se la sua mente non è molto in<br />

ordine.<br />

Muore nel sett. 58. A propos<strong>it</strong>o, sua madre era Giovanna la pazza.-<br />

Filippo II° è un gran burocrate, non indosserà mai una divisa, è dominato dall’idea<br />

voluttuosa della morte, e da un senso del dovere ai lim<strong>it</strong>i della mania.- Sebbene sia<br />

biondo, occhi chiari, è spagnolo fino al midollo, anzi castigliano, carattere chiuso, cupo,<br />

inflessibile, ossessivo.-<br />

Il padre lo ha circondato di consiglieri fidati e capaci, raccomandandogli però di<br />

aizzarli l’uno contro l’altro e diffidare di tutti, e questo farà Filippo.<br />

Il papa Paolo IV, approf<strong>it</strong>tando del cambiamento al vertice di Madrid, lui che viene<br />

da una famiglia napoletana legata agli Angiò, crede di poter ottenere, con l’aiuto dei<br />

francesi, la cacciata degli spagnoli da Napoli.<br />

Qui c’è come vicerè il Duca D’Alba, che come contromisura invade lo stato<br />

pontificio.<br />

Il papa ha qualche migliaio di soldati romani, che sono insuperabili nelle manovre di<br />

parata, ma quando si tratta di guerra, questa truppa si scioglie come neve al sole. Il Duca<br />

D’Alba, da devoto e zelante cattolico, per non mancare di rispetto al papa, arriva a Roma<br />

e si ferma davanti alle porte della c<strong>it</strong>tà.<br />

Un contingente francese che scendeva le Alpi per conquistare Milano viene dirottato<br />

per Napoli; il papa ha assicurato che ci sarebbe stata una rivolta contro gli spagnoli,<br />

facil<strong>it</strong>ando così la conquista dell’ Italia meridionale (addir<strong>it</strong>tura !).- La rivolta non ci sarà, gli<br />

spagnoli tengono le posizioni, i francesi se ne tornano in Italia settentrionale, i papalini<br />

sono sconf<strong>it</strong>ti e Roma, ancora una volta, resta alla mercé del Duca D’Alba.-<br />

L’es<strong>it</strong>o di questa guerricciola, ovviamente, dipende da altri fatti; infatti, i due eserc<strong>it</strong>i<br />

veri si scontrano a San Quintino; quello spagnolo comandato da Filiberto di Savoja e<br />

quello francese (che viene sconf<strong>it</strong>to) comandato da Motmorency.-<br />

Filippo non si è mosso dal suo eremo, e invece di prendersela col Re di Francia<br />

(Enrico II), gli chiede la mano della figlia e firma una pace abbastanza onorevole per il<br />

vinto. L’Italia tutta si trova più o meno legata al carro spagnolo; l’unica che può vantarsi di<br />

essere restata indipendente è la Repubblica di Venezia.<br />

Il papa non viene molestato, ma capisce l’antifona e se ne sta buono. Un suo<br />

cardinale, Carafa, suo nipote, (stesso cognome del papa) violentemente antispagnolo,<br />

mentre si reca al suo ufficio (era segretario di stato) viene fermato e cacciato via dal<br />

laterano, e siccome protesta, è mandato al confino assieme con due suoi favor<strong>it</strong>i di<br />

famiglia. Da Napoli arriva la madre a chiedere clemenza, egli si rifiuta di riceverla, e<br />

proibisce a tutti di osp<strong>it</strong>arla; trattiene solo un pronipote di 18 anni con cui snocciola il<br />

rosario, ma con l’ordine di non fare mai il nome di alcun parente: -<br />

Torniamo a Filippo: è un uomo sol<strong>it</strong>ario e cupo che cerca nel lavoro un aiuto alle sue<br />

mestizie e ossessioni. Lavora fino a 16 ore il giorno; costruisce uno stato a sua immagine,<br />

dispotico, monol<strong>it</strong>ico, diffidente e persecutorio.- Si costruisce una reggia degna di lui,

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