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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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Lodevole iniziativa: chi ha recriminazioni da fare venga e ne discutiamo; ev<strong>it</strong>iamo<br />

vendette e reazioni personali, l’abbiamo visto che questo non porta a nulla: ormai sono più<br />

di cinquanta anni che si distrugge e si uccide senza vedere via d’usc<strong>it</strong>a.-<br />

Questo è il sunto della lettera che ha sped<strong>it</strong>o a tutti.-<br />

Notizia dell’ultima ora: Enrico Rosso,conte di Aidone, ha occupato Messina e chiuso<br />

l’accesso al porto,- Il Re si porta a Reggio e aspetta l’evolversi della crisi.- Nella notte,<br />

alcune navi di Enrico, piombano di soppiatto sulla nave reale; si combatte accan<strong>it</strong>amente;<br />

la regina cade o si butta fuoribordo, viene soccorsa dai marinai, portata a riva in agonia,<br />

muore dopo sei giorni.- il suo nome è Antonia del Balzo dei duchi d’Andria, di sangue<br />

reale Angiò di Napoli.-<br />

Re Federico approda a Catania, ricevuto con tutti gli onori da Artale Alagona, gran<br />

giustiziere del regno e signore di Catania.- Con lui e il suo eserc<strong>it</strong>o, s’incammina verso<br />

Messina in cerca di Enrico e di vendetta.- Non trova nessuno; ottiene le chiavi della c<strong>it</strong>tà.-<br />

(*). Ascoltiamo i testimoni di Statella:<br />

La pace sembra tornare a splendere sull’isola; una pace armata diretta da Artale<br />

che da Catania decide se domani farà cattivo tempo o bel tempo. Col t<strong>it</strong>olo di gran<br />

Contestabile (primo magistrato e custode delle leggi del regno) dovrebbe vigilare sul<br />

rispetto di esse, invece è il primo ad approf<strong>it</strong>tare del momento opportuno per fare gli<br />

interessi della sua famiglia.- Quando il conte Tomaso Spatafora viene accusato di<br />

ribellione e condannato al supplizio, le sue proprietà e t<strong>it</strong>oli dovrebbero tornare al fisco<br />

reale; invece Artale, con la forza, si accaparra del tutto,e quando il Re si presenta al<br />

portone del castello ( San Filippo d’Argirò) non gli viene nemmeno aperto.-(**)<br />

Un cameriere del Re, tale Degro, molto affezionato e fedele, viene assassinato dai<br />

bravi di Artale. Un cortigiano del re chiamato Niccolò di Protonotaro è assassinato da un<br />

certo Filippello, sicario di Artale.-<br />

Altri due confidenti del re sono assassinati,uno nel castello di Siracusa.-, Si<br />

chiamava Antonio Raggio. L’altro a Vicari, si chiamava Giovanni Demana.-.<br />

A corte qualcuno sospetta che Artale abbia avvelenato il giovane Re Ludovico e<br />

adesso stia tramando per fare lo stesso con Federico. -.(***)<br />

Adesso andiamo ai testimoni in favore di Artale:<br />

Il Re Ludovico è morto per una dissenteria o per un cancro negli intestini. Non c’è<br />

traccia di veleno nel suo corpo.—<br />

.<br />

Artale, malgrado la sua gracil<strong>it</strong>à è valente ed animoso nella difesa della corona.- Si<br />

fa onore nella battaglia di Sortino contro i Chiaramonte e dopo quasi due anni di nuovo<br />

si distingue nella battaglia tra Siracusa e Lentini, sempre contro i Chiaramonte.-<br />

(*) Tutto questo lo sappiamo per le deposizioni di maestro Mino di Alibrando<br />

cerusico, di Giovanni riccio, del nobile Niccolò di Mazzaro ed altri al processo Statella.-<br />

(**) Deposizioni di Giovanni Carbone, del prete Giovanni De Cultellis, del prete<br />

Niccolò di Geremia, di Filippo Buongiovanni ed altri al processo Statella.-<br />

(***)Deposizioni di Corrado Castello nobile, di Niccolò Migliarisi nobile, di Giovanni<br />

Carbone, di Niccolò Paternò, di Andreotto Riggio, di Domenico Francavilla maestro, di<br />

Blasco Scammacca medico, di Lino di Lano, di Antonio Tedeschi nobile, di Antonio di<br />

Alaimo, di Ludovico di Pampalone ed altri al processo Statella.-

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