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L'undici maggio, cinque settimane dall'insurrezione, Garibaldi sbarca a Marsala,<br />
con due piccole navi rubate, e con un migliaio di volontari male equipaggiati ma pieni di<br />
entusiasmo. Di fronte a lui ci sono 25 battaglioni di fanteria e vari reggimenti di artiglieria e<br />
cavalleria. Gli ab<strong>it</strong>anti di Marsala sono dapprima stupefatti e terrorizzati, ma Garibaldi col<br />
suo carisma si conquista la loro simpatia, questo anticlericale viene presto paragonato ad<br />
un santo venuto a riscattare gli isolani da secoli di maltrattamenti e spesso la sua<br />
immagine viene posta accanto a quella di Cristo.<br />
Facendo leva sul sentimento del popolo, egli abolisce la tassa sul macinato e<br />
promette concessioni di terre ai poveri e a quelli che l'avessero aiutato a liberare l'isola dai<br />
napoletani. Gente che non ha mai sent<strong>it</strong>o parlare di ''Piemonte '' o ''Italia'' capisce<br />
senz'altro cosa si intende con questo programma e colgono a volo l'occasione per<br />
vendicarsi di un cumulo di ingiustizie e risentimenti verso i borbonici e verso le autor<strong>it</strong>à.<br />
Certo non c'è molto da fidarsi di questi contadini, loro principale obiettivo è quello di<br />
approf<strong>it</strong>tare dei combattimenti per spogliare i morti di entrambe le parti, ma un risultato<br />
Garibaldi lo ottiene, i soldati borbonici sono terrorizzati da questi ''barbari'', e inoltre essi<br />
sanno come muoversi tra valli e monti, come procurarsi alloggio e cibo, mentre i soldati<br />
borbonici incontrano una cupa ostil<strong>it</strong>à. Le bande di montanari in particolare susc<strong>it</strong>ano un<br />
misto di terrore e paura nelle c<strong>it</strong>tà; alcuni parteggiano per i borbonici, altre sono<br />
interessate solamente al bottino, altre ancora furono assoldate dei baroni per proteggere<br />
le loro proprietà e per combattere contro l'uno o l'altro secondo le opportun<strong>it</strong>à che si<br />
presentano.- Tra i mille ci sono 40 siciliani che sono mandati ad organizzare questi<br />
irregolari in previsione dell'attacco alla c<strong>it</strong>tà di Palermo. Quindici giorni sono passati e<br />
Garibaldi va imperterr<strong>it</strong>o avanti nella sua rivoluzione; e sembra che circa 60 bande siano<br />
adesso schierate dalla sua parte, con paga e v<strong>it</strong>to, ciascuna avente da 10 a 200 uomini.<br />
Non c'è da fidarsene tanto, esse possono dileguarsi nelle colline al minimo accenno di<br />
pericolo, mancano di disciplina e talvolta si combattono tra loro, di sol<strong>it</strong>o, a fine settimana<br />
se ne tornano a casa per cambiarsi d'ab<strong>it</strong>o e per vedere moglie e figli. Ma ci sono truppe<br />
utilissime per Garibaldi, rastrellano la campagna a caccia di sbandati napoletani che<br />
sub<strong>it</strong>o fanno fuori.<br />
L'eserc<strong>it</strong>o borbonico si rifugia dentro le mura di Palermo. e Lanza il comandante in<br />
capo, col suo stato maggiore, in consiglio di guerra, decidono che la mossa migliore sia<br />
quella di ripiegare verso Messina. La tattica di Garibaldi è semplice ed efficace, niente<br />
battaglie campali, soltanto mordi e fuggi, con veloci spostamenti, insomma la tattica dei<br />
guerriglieri di cui è maestro con i suoi trascorsi in Sud America. Il suo stratagemma<br />
prefer<strong>it</strong>o è nell'eseguire marce veloci, facendosi inseguire dal nemico e poi scomparire<br />
disperdendosi tra i monti, per ricomparire da tutt'altra parte, facendo intendere al nemico<br />
di essere dappertutto e in numero consistente. Non ha un granché di armi, Cavour glieli<br />
ha sequestrate prima dalla partenza. A fine maggio le sue avanguardie sono in vista di<br />
Palermo, la c<strong>it</strong>tà insorge con barricate, le prigioni sono aperte, il caos arriva al massimo.<br />
Lanza, che è siciliano, volge i cannoni verso la c<strong>it</strong>tà, deciso a bombardare gli insorti, ma<br />
riceve l'ordine da Francesco di r<strong>it</strong>irarsi per ev<strong>it</strong>are spargimenti di sangue e distruzioni. La<br />
rivoluzione ha vinto il primo round.<br />
Garibaldi ci resterà per cinque mesi in Sicilia occupato ad organizzare il salto sul<br />
continente. Egli governa da d<strong>it</strong>tatore e con uno zelo meraviglioso, cercando di mettere in<br />
atto piani meravigliosi quanto inattuabili.<br />
Assieme con i sognatori del suo segu<strong>it</strong>o cerca di lottizzare le terre clericali da dare<br />
ai contadini, vara programmi come quelli per rimboschire i fianchi delle montagne, per<br />
arginare fiumi, per costruire nuovi villaggi, per prosciugare paludi, per coltivare le terre<br />
incolte. Programmi per nuove scuole, per la costruzione della prima linea ferroviaria.<br />
Cerca ingenuamente di impedire l'uso del baciamano e dello ''eccellenza'' con cui i<br />
contadini si rivolgevano servilmente al padrone, un sistema che risaliva ai tempi del<br />
feudalesimo.-.<br />
Le bande armate, una volta fin<strong>it</strong>o il loro comp<strong>it</strong>o, si mostrano come una forza ostile<br />
con il pericolo di rompere l'equilibrio pol<strong>it</strong>ico che si è creato e capaci di scatenare una<br />
guerra sociale. Esse si dimostrano ostili al nuovo governo cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o, così come lo erano