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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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che ha per la terza o quarta volta ha firmato la resa e sub<strong>it</strong>o dopo si è pent<strong>it</strong>o.- Non è il<br />

solo; si vedono signorie confermate, quindi tolte, quindi rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e,quindi assegnate al<br />

signore di turno catalano o latino.- Nella famiglia Ventimiglia troviamo il Gugliemo signore<br />

di Ciminna, che per conto di Martino regge la Val di Mazzara, gli è concesso il potere di<br />

combattere, amministrare, assegnare concessioni o confiscarle.- E’ evidente che gli è<br />

convenuto schierarsi con Martino contro i suoi.-<br />

soltanto l’isola di Malta.- Ed anche questa la perderà quando, accusato di<br />

cospirazione dovrà fuggire in esilio.- Siamo nel 1395. I Martini sono alla fine della loro<br />

avventura.- Hanno affamato l’isola, chiesto aiuto alla madrepatria in soldati e grano per<br />

sopravvivere.- Quello che era sembrata una passeggiata, si è rivelata una trappola<br />

mortale.- Il meglio della cavalleria spagnola si è spenta in queste lande desolate.-<br />

Dei quattro Vicari Andrea Chiaramonte è morto e la sua casata è andata in rovina.-<br />

Manfredi Alagona è morto o forse è vivo in fondo a qualche carcere.-Antonio Ventimiglia è<br />

prigioniero di Martino.- Resta Guglielmo Peralta. che difende egregiamente la sua contea<br />

di Caltabellotta con la c<strong>it</strong>tà di Sciacca annessa.- Niccolò suo figlio ingaggia uno scontro<br />

mortale nella pianura tra Sambuca e Partanna, presso un castello chiamato Mosarda.-<br />

Dall’altra parte c’è Pietro Querat .- Non è chiaro come finisce questo scontro ma siccome<br />

ce lo raccontano gli annalisti spagnoli (*). Devo presumere che siano loro i vinc<strong>it</strong>ori.-<br />

Troviamo più avanti Guglielmo in fin di v<strong>it</strong>a a Caltanissetta, il figlio Niccolò si vede<br />

confermare i suoi feudi di Caltabellotta, di Sclafani e di Calatafimi.- Il marchesato di<br />

Mazzara, datogli da Martino nel 1392, torna alla corona, e anche la c<strong>it</strong>tà di Sciacca. resta<br />

però la cap<strong>it</strong>ania e la guardia del castello.-<br />

Arriva a Trapani l’ennesimo rinforzo; alcune navi guidate da Pietro Calcerando di<br />

Castro e Gilberto Centelles.- C’è anche un cavaliere che farà parlare di sé, il giovane<br />

Sancio Ru<strong>it</strong>z de Lihori.-.<br />

Con queste nuove forze, si spengono diversi focolari di rivolta.-.<br />

In Val di Noto presso San Filippo d’Argirò, Giovanni di Cruillas sconfigge il barone<br />

Tomaso Spatafora; lo insegue fino a Lentini e lo fa prigioniero.-.<br />

Gerardo di Mauleon e Oggiero di Lercha, hanno uno scontro con Federico Alagona<br />

fratello del Conte di Cammarata e Cecco Ventimiglia che unendo le forze hanno prima<br />

conquistato Nicosia .- Il Ventimiglia è catturato.-.<br />

Ugo Santapau conquista Butera; i suoi ab<strong>it</strong>anti sono scappati sui monti.-.<br />

***********<br />

L’ultima e la più importante c<strong>it</strong>tà che ancora resiste è Palermo.- Dentro la c<strong>it</strong>tà c’è<br />

una certa penuria di cibo; con fatica arriva dall’entroterra; fanno meglio i genovesi che<br />

attraverso le maglie della flotta spagnola introducono interi carichi di vettovaglie (con<br />

enormi guadagni).- Lo stesso fa Venezia che fornisce armi e altra mercanzia.- C’è da<br />

distinguere che i genovesi sono armatori e mercanti privati; essi lo fanno a rischio e<br />

pericolo propri, mentre invece le navi veneziane sono proprietà del governo.ed agiscono<br />

per suo conto.-<br />

Succede che una di queste navi (veneziane) viene catturata dal comandante<br />

spagnolo Bertrando Lanza; proteste, accuse, diplomazia in opera:- Alla fine Martino, non<br />

sapendo che fare, accusa Messina,che non c’entra per niente, di avere offeso i veneziani,<br />

quindi deve chiedere scusa e pagare per il danno apportato al suo commercio.- (non può<br />

fare altro, ha in corso una trattativa per il prest<strong>it</strong>o di 60mila ducati a cambio di libero<br />

accesso ad un porto dell’isola).-

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