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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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La gabella delle “carceri”; si calcola che un malcap<strong>it</strong>ato che finisce in carcere debba<br />

pagare “diciotto tarì” a notte per la carcerazione. L’appalto è annuo e nel 1801 la gabella<br />

era di quattro onze e quindici tarì.-<br />

La gabella della “dogana” dura un anno. Stabilisce che le vend<strong>it</strong>e, la estrazioni<br />

(esportazioni) fatte dall’Eccellentissimo Signor Principe Padrone siano libere da esazioni<br />

La gabella “del mulino a vento” esso viene ceduto in gabella per sei anni.<br />

La gabella del “grano” viene pagata con frumento sano, cern<strong>it</strong>o e cribbiato, nella<br />

quant<strong>it</strong>à di salme una tumuli tre, monzelli due, coppi uno di frumento per ogni salma di<br />

terra gabellata.Il gabelloto deve pagare ogni e qualsiasi dazio e tutte le imposte affinché il<br />

canone annuo resti illeso per l’illustre principe e i suoi successori.<br />

La gabella della “lana, ” è annuale e il contratto prevede tutta la quant<strong>it</strong>à di lana<br />

caprina e agnina che il feudo produce. ( i crasti vengono venduti non tosati).<br />

La gabella della “ricotta e dei caci”- essi vengono venduti sul posto di produzione col<br />

sistema vecchio ma sempre valido pagando”cunsignando”.Il prezzo pattu<strong>it</strong>o è d’onze tre,<br />

tarì sette e grani dieci per ogni cantaro., con l’obbligo per il compratore di pagare al<br />

pisatore (il doganiero del luogo) i dir<strong>it</strong>ti di pisatura, ed il cesso e recesso.(le operazioni di<br />

pesatura, carico e scarico).La ricotta viene venduta con lo stesso sistema, con una<br />

leggera differenza tra ricotta di pianura e ricotta di montagna (più cara).La gabella del<br />

giardino, comprende una “senia” e una “gebbia” per la conservazione e la vend<strong>it</strong>a<br />

dell’acqua estratta dal pozzo, il pozzo ha una bestia da tiro che gira la ruota, (che deve<br />

essere di proprietà del gabelloto, mentre gli vengono dati gli armigi). l’acqua ha una<br />

funzione importantissima e una funzione pubblica, perché è acqua dolce, dove tutto<br />

attorno l’acqua è salamastra. La gabella ha la durata di sei anni; non si conosce il canone<br />

da pagare. Gli animali appartenenti all’illustre principe possono bere senza pagare<br />

l’abbeverata.- Eventuali riparazioni (ripari e acconci) alla “senia” e alla casa gabellata,<br />

sono a carico del proprietario se supera i due tarì.-<br />

La gabella delle”saline”; segue procedura a parte. Esse vengono gabellate a totale<br />

del peso del sale estratto; e siccome per la maggior parte dell’anno esse sono pantani, si<br />

gabella anche la pesca delle anguille, stabilendo quante canne siano necessarie per<br />

costruire le palizzate per imprigionare i pesci, e quanto pescato tocca al gabellante. Le<br />

saline sono gabellate ogni quattro o sei anni, non rendono molto, circa cinque onze per il<br />

primo anno e due per gli anni successivi. Il gabellante consegna due migliaia di canne nel<br />

solo primo anno della gabella, mentre il gabelloto deve dare a parte la somma convenuta,<br />

dieci salme di sale in ogni anno dei detti quattro.-<br />

La gabella della ”miet<strong>it</strong>ura.” Il salario è fissato alla ragione di tarì due denaro,<br />

quartucci quattro di vino, e quarto uno di companatico per ogni lavoratore, al giorno. I<br />

miet<strong>it</strong>ori migliori vengono prenotati con mesi di anticipo. Essi ricevono una caparra di<br />

“onze tre in denaro” al momento che vengono impegnati; poi vengono pagati di settimana<br />

in settimana, compensando pria le dette onze tre già ricevute, Durante la miet<strong>it</strong>ura gli<br />

operai intonano canti (la cosiddetta incanata) particolarmente offensivi (d’amuri, odio,<br />

spartenza e sdegno).<br />

Un putatore guadagna per un giorno di lavoro un tarì e dieci grani, più la minestra e<br />

tre quartucci di vino. Il costo del vino è considerato circa quattro volte più caro della<br />

minestra.<br />

L’Alberano è un accordo privato sottoscr<strong>it</strong>to tra due persone, Questo che segue è<br />

un alberano fra i due fratelli Don Gaetano e Don Vincenzo.-<br />

Gesù Maria e Giuseppe

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