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Relazione finale SSIS Filosofia e Storia - DarioDanti.it

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Irida e Valentina sono d’accordo con Marta che ognuno deve decidere da solo. Anche Rosario e<br />

Thomas, Francesco Casini e Fanucchi.<br />

Federica D: “Io gliel’avrei chiesto se volevano venire, senno' andavo da sola”<br />

Elena: “Forse noi siamo prigionieri degli altri, perché spesso abbiamo paura di esprimere le proprie<br />

idee o non facciamo qualcosa perché abbiamo paura di sbagliare”<br />

Andrea: “Io direi come ha detto Elena, ma un po’ diverso: che siamo prigionieri più di noi stessi”<br />

Giacomo: “Se uno da piccolo è sempre stato ab<strong>it</strong>uato a fare certe cose, poi da grande non riesce a<br />

cambiare”<br />

Francesco S: “Per esempio, tanti sono prigionieri del fumo”<br />

FASE 3 – Proviamo a discutere... filosoficamente<br />

Tempi: 1 ora e trenta. Luogo: stanza della televisione. Disposizione delle sedie a cerchio, al centro un<br />

registratore.<br />

Introduzione: un giro di risposte alla domanda: “Che cosa vorresti / non vorresti essere/fare da<br />

grande?”. Si può rispondere anche con un colore.<br />

Esposizione del lavoro svolto: Gaia riferisce le fai del lavoro, Thomas legge la sua riscr<strong>it</strong>tura del testo.<br />

Filippo lo riferisce oralmente, Gaia espone l'ultima discussione.<br />

Lettura di alcuni passi del m<strong>it</strong>o di Platone: a turno ognuno legge qualche parola, qualche frase,<br />

scegliendo liberamente quando fermarsi.<br />

Tutti devono aver letto parti del brano.<br />

A coppie. Ogni coppia indica una parola o un concetto che li ha colp<strong>it</strong>i e su questo formula una<br />

domanda. Le domande vengono scr<strong>it</strong>te su un pannello, con accanto il nome della coppia che le ha<br />

formulate.<br />

Ogni coppia decide di darsi un “nome” che la rappresenta.<br />

Costruzione dell'agenda<br />

Nella costruzione dell’agenda i bambini vengono inv<strong>it</strong>ati a formulare ad alta voce i loro pensieri, in<br />

forma di affermazioni ma anche in forma di problema o di domanda.<br />

Ogni gruppo ne formula almeno una<br />

Tutte le domande/affermazioni vengono trascr<strong>it</strong>te<br />

• Filippo/Gianluca - JUVE: “Quali sono gli oggetti reali?”<br />

• Andrea/Giacomo – MILAN: “Perché i prigionieri non parlano con le ombre? Il prigioniero può<br />

provare rabbia contro chi lo ha liberato?”<br />

• Massimiliano/Francesco S. – SIRO MEAZZA: “Perché il prigioniero liberato è tornato nella caverna e<br />

poi non è r<strong>it</strong>ornato su?”<br />

• Thomas/Rosario – LE GRANDI ROCCE: “Cosa vuol dire essere prigioniero?”<br />

• Vladimir/Simone – FORZA SEZIONE H: “Chi ha incatenato i prigionieri?”<br />

• Elena/Sara – PICCOLI: “Cosa vuol dire ‘immaginare’ per Platone e perché usa spesso il ‘se’?”<br />

• Marta/Federica D. – LE BRAZ: “Come mai i prigionieri sono incatenati? Perché hanno paura di<br />

uscire dalla caverna? E perché il prigioniero liberato quando r<strong>it</strong>orna nella caverna ha gli occhi pieni di<br />

tenebra?”<br />

• Irida/Federica V – LE FILOSOFE: “Gli uomini uccideranno il prigioniero liberato? Perché il<br />

prigioniero è visto male e ce l’hanno con lui?”<br />

• Iman/Gaia – FORZA E CORAGGIO: “Siamo sempre costretti nella v<strong>it</strong>a a fare qualcosa? E da chi?<br />

La forza che ha liberato il prigioniero non potrebbe essere la stessa che ha incatenato gli altri?”<br />

• Silvia/Sulejman - ?: “Cosa significa contemplare? Cosa c’entra Zeus?”<br />

Pervenire ad una domanda o a due domande-macrodomande, che possiamo dire appartenente a tutta<br />

la classe, raggruppando le domande dell’agenda secondo un cr<strong>it</strong>erio.<br />

Ad esempio, c’è una parola che ricorre spesso: è la parola prigioniero. Allora sarà il caso di provare a<br />

individuare una domanda più generale, tra quelle formulate, che contiene la parola prigioniero.<br />

In segu<strong>it</strong>o i ragazzi procedono a individuare motivi e temi che ricorrono accanto alla parola chiave, da<br />

far confluire in un’unica domanda su cui far vertere la discussione<br />

Il gruppo perviene quindi alla formulazione di due domande:<br />

• Che cosa vuol dire essere prigioniero, per Platone e per noi oggi?<br />

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