Relazione finale SSIS Filosofia e Storia - DarioDanti.it
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lungo le gallerie, né del sub<strong>it</strong>o guizzare di qualche riflesso rossastro qua e là in una pozza, in uno stagno<br />
d'acqua sulfurea: sapeva sempre dov'era; toccava con la mano in cerca di sostegno le viscere della<br />
montagna: e ci stava cieco e sicuro come dentro il suo alvo materno.<br />
Aveva paura, invece, del bujo vano della notte.<br />
Conosceva quello del giorno, laggiù, intramezzato da sospiri di luce, di là dall'imbuto della scala, per cui<br />
saliva tante volte al giorno, con quel suo specioso arrangolio di cornacchia strozzata. Ma il bujo della notte<br />
non lo conosceva» [Pirandello].<br />
«Queste persone non vedono la luce del giorno quando stanno in casa, Neanche quelle che vivono negli<br />
appartamenti rivolti verso l'interno, rispose Marçal, Ma almeno, come hai detto tu, quelle si possono<br />
sempre distrarre con la vista e il movimento, mentre queste qui sono praticamente in clausura, non<br />
dev'essere niente facile vivere in questi appartamenti, senza la luce del sole, a respirare aria inscatolata per<br />
tutto il giorno, Ma guarda che c'è chi li preferisce così, li trovano molto più comodi, più attrezzati, solo<br />
per farti qualche esempio, possiedono tutti apparecchi a raggi ultravioletti, rigeneratori atmosferici, e<br />
regolatori di temperatura e di umid<strong>it</strong>à talmente precisi da poter avere in casa, di notte e di giorno, in<br />
qualsiasi stagione dell'anno, un'umid<strong>it</strong>à e una temperatura costanti» [Saramago].<br />
«Laggiù, a trenta o quaranta metri di profond<strong>it</strong>à, non si sarebbe notata la differenza fra il giorno e la<br />
notte, sicuramente non ci sarebbero state altro che tenebre inframmezzate dalla luce cruda dei proiettori e<br />
dei riflettori» [Saramago].<br />
4. I semi dell'esperienza<br />
Entrambe le attiv<strong>it</strong>à sono ispirate alle tecniche educative che hanno le loro radici<br />
nell'attivismo (Dewey), nella cooperazione (Freinet), nel lavoro per gruppi (Cousinet), fino ad<br />
arrivare alle attuali ricerche sul cooperative learning 41 . In particolare l'interazione in classe è data<br />
dallo scambio secondo la coppia domanda-risposta, attraverso l'ausilio e la guida del docente,<br />
che facil<strong>it</strong>a una partecipazione motivata e stimola i discenti 42 . Si è part<strong>it</strong>i nella prima esperienza<br />
dalla discussione e dalla rielaborazione dell'allegoria della caverna di Platone per andare alla<br />
ricerca del dialogo di filosofia; nel secondo caso dal dialogo di filosofia per proporre un<br />
dialogo interdisciplinare fra filosofia, testi letterari e opere filmiche. Proprio questa<br />
interdisciplinar<strong>it</strong>à ha fatto emergere, attraverso il lavoro per polar<strong>it</strong>à, analogie relativamente al<br />
significato da attribuire alla caverna e al suo buio.<br />
Proviamo, in conclusione, andando ancora una volta alla ricerca del significato, ad attingere<br />
qualcosa di comune da entrambe le esperienze.<br />
Vorrei qui riproporre un'affermazione di Filippo, rifer<strong>it</strong>a agli uomini imprigionati nella<br />
41 Si veda il testo collettaneo Discutendo si impara. Interazione sociale e conoscenza a scuola, Carocci, Roma 2000 e,<br />
in particolare, A. M. Ajello, La prospettiva pedagogica nello studio dei processi sociali a scuola (Ibidem, pp. 39-<br />
52).<br />
42 C. Pontecorvo, Interazione sociale e costruzione della conoscenza: paradigmi a confronto e prospettive di ricerca,<br />
in Discutendo si impara, c<strong>it</strong>., pp. 53-69.<br />
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