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Relazione finale SSIS Filosofia e Storia - DarioDanti.it

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coinvolgente e tale da avviare un processo di internalizzazione e di personale accostamento ai<br />

suoi significati e alle sue strutture. Al racconto è segu<strong>it</strong>a una fase di riscr<strong>it</strong>tura del m<strong>it</strong>o stesso, in<br />

cui ogni alunno ha avuto dapprima la possibil<strong>it</strong>à di ricostruire individualmente, dal proprio<br />

punto di vista, la storia ascoltata, poi di scegliere quella comune, il racconto appartenente alla<br />

classe, quello in cui essa si era riconosciuta maggiormente come comun<strong>it</strong>à.<br />

Per il lavoro filosofico sono state individuate parti dialogate, in modo da far interagire la<br />

dimensione narrativa orale e scr<strong>it</strong>ta con quella dialogica, facendo procedere la comun<strong>it</strong>à di<br />

ricerca dalla dimensione narrativa a quella dialogica, dalla narrazione orale/scr<strong>it</strong>ta al dialogo<br />

scr<strong>it</strong>to/orale.<br />

Procedendo dal racconto orale al racconto scr<strong>it</strong>to e dal dialogo scr<strong>it</strong>to al dialogo orale, il<br />

percorso avrebbe fatto percepire agli allievi l’interazione fra la dimensione dell’oral<strong>it</strong>à e della<br />

scr<strong>it</strong>tura, e fra il narrare e il dialogare.<br />

A contatto con un dialogo gli allievi sperimentano il senso del domandare, dell’interrogarsi.<br />

Hanno la possibil<strong>it</strong>à di confrontarsi non con una storia conclusa, dallo svolgimento lineare, ma<br />

con un insieme di domande capaci di susc<strong>it</strong>arne altre e di sollec<strong>it</strong>are la ricerca. Per questo<br />

abbiamo sottoposto ai ragazzi come testo alcuni brevi passi del dialogo. Un testo di domande<br />

come stimolo a confrontare le proprie domande con interrogativi nuovi o già considerati,<br />

ricevendo spunti per confermarli o meno. In qualche caso le domande avrebbero potuto<br />

rendere esplic<strong>it</strong>i interrogativi inespressi, facendo affiorare dubbi o prospettive nuove, fino a<br />

mettere in discussione le proprie certezze. Un testo di domande, per interrogarsi di nuovo e di<br />

continuo, avrebbe a nostro avviso dato l’idea dell’inesauribil<strong>it</strong>à della ricerca filosofica, del<br />

continuo cercare, ma anche della necess<strong>it</strong>à di farlo seguendo un metodo, con cr<strong>it</strong>eri,<br />

condivisibili e riconoscibili. Il domandare nei dialoghi platonici viene assunto qui come<br />

esempio e modello del domandare tipico della tradizione filosofica, e del cost<strong>it</strong>uirsi del sapere<br />

filosofico stesso, inteso come indagine continua su temi e significati, su interrogativi ricorrenti<br />

e sempre validi, che, pur avendo avuto risposte diverse nelle varie epoche e nei vari contesti<br />

socioculturali, si ripropongono costantemente.<br />

Nella Fase 3 la discussione si è incentrata su tematiche e prospettive diverse, nuove,<br />

attestandosi su un livello di maggiore astrazione e generalizzazione rispetto alla discussione<br />

libera (Fase 2). I ragazzi stavano facendo un lavoro di tipo diverso e lo avvertivano; un lavoro<br />

37 Ibidem, p. 76.<br />

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