Relazione finale SSIS Filosofia e Storia - DarioDanti.it
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2. Articolazione: orari e contenuti<br />
Nella prima lezione l'insegnante provvederà ad una ricap<strong>it</strong>olazione degli avvenimenti che<br />
hanno contraddistinto la pol<strong>it</strong>ica di Luigi Napoleone e, in segu<strong>it</strong>o, caratterizzato il passaggio<br />
dal Secondo Impero alla Comune di Parigi. Le letture proposte riguarderanno gli ultimi giorni<br />
dell'esperienza comunarda nella descrizione dello storico Lissagaray, nonché alcuni decreti<br />
emanati e un appello della Comune al popolo francese.<br />
La seconda lezione sarà incentrata sulla definizione delle due forme di stato e di governo.<br />
Faremo riferimento da un lato al 'bonapartismo' inteso come forma nuova di esercizio di<br />
potere che utilizza il consenso popolare attraverso lo strumento plebisc<strong>it</strong>ario («dispotismo<br />
democratico», «plebisc<strong>it</strong>arismo», «d<strong>it</strong>tatura plebisc<strong>it</strong>aria», «cesarismo democratico»); dall'altro a<br />
un'idea alternativa di partecipazione popolare, ossia la sperimentazione della democrazia diretta<br />
quale tratto caratterizzante il primo stato operaio della storia. In questo segmento didattico le<br />
letture proposte saranno fonti interessanti di studio: la prima è la visione di uno storico<br />
prussiano che esprime un articolato e tagliente giudizio su Napoleone III; le altre due sono un<br />
brano di Karl Marx, che fornisce una valutazione pos<strong>it</strong>iva e progressiva dell'esperienza<br />
comunarda, e il giudizio tagliente di Giuseppe Mazzini, che vede la Comune coma estrema<br />
conseguenza delle idee materialiste affermatisi nell'ultimo secolo in Francia.<br />
2.1. Da Napoleone III alla Comune<br />
Il 2 dicembre 1851 il presidente, Luigi Napoleone, al potere dal dicembre del '48, sicuro<br />
dell'appoggio dei mil<strong>it</strong>ari, portò a termine una defin<strong>it</strong>iva restaurazione degli assetti di potere<br />
francesi attraverso un colpo di Stato. Fece arrestare gli esponenti più significativi delle forze di<br />
opposizione, sopprimere la libertà di stampa e vietare le associazioni operaie; per ingraziarsi i<br />
ceti popolari abrogò la legge elettorale del '50, che aveva ristretto il dir<strong>it</strong>to di voto a circa tre<br />
milioni di elettori. L'assemblea legislativa fu sciolta e un plebisc<strong>it</strong>o a suffragio universale<br />
ratificò il colpo di stato e affidò a Luigi Napoleone il comp<strong>it</strong>o di redigere una nuova<br />
Cost<strong>it</strong>uzione. Questa, promulgata nel gennaio del 1852, gli affidava la presidenza decennale e il<br />
pieno controllo su tutti i poteri statali; riservava, inoltre, al Presidente, e non più alla Camera,<br />
anche l'iniziativa legislativa. Il 20 dicembre 1852 un nuovo plebisc<strong>it</strong>o sanzionava la<br />
restaurazione dell'Impero. Con Napoleone III si schieravano l'eserc<strong>it</strong>o e la polizia, il part<strong>it</strong>o<br />
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