Relazione finale SSIS Filosofia e Storia - DarioDanti.it
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fordista della produzione cap<strong>it</strong>alistica, quella che noi oggi definiamo globalizzazione<br />
neoliberista, a rendere spaziale il tempo e terr<strong>it</strong>oriale lo spazio in una compenetrazione fra orari<br />
e luoghi della produzione come mai prima era accaduto. Tali pratiche non sono mai neutrali,<br />
tiene a precisare Harvey, arrivando alla conclusione che proprio il dominio sullo spazio e sul<br />
tempo consente al cap<strong>it</strong>ale di dominare la v<strong>it</strong>a e le relazioni sociali. Per questo motivo bisogna<br />
sposare la tesi di Lefebvre opponendosi alla monetizzazione del tempo e dello spazio,<br />
decostruendo e deterr<strong>it</strong>orializzando il potere sociale dell'accumulazione cap<strong>it</strong>alistica e, al tempo<br />
stesso, come sostengono Deleuze e Guattari, r<strong>it</strong>err<strong>it</strong>orializzandolo attraverso la liberazione<br />
dalle coordinate spazio-temporali imposte da questo ordine economico123.<br />
A questo punto l'autore ci porta per mano, attraverso una accurata ricostruzione storica,<br />
verso quella che chiama «comprensione spazio-temporale», ossia l'individuazione di «alcuni<br />
processi che rivoluzionano le qual<strong>it</strong>à oggettive dello spazio e del tempo in modo tale da<br />
costringerci a modificare, a volte in maniera radicale, le modal<strong>it</strong>à attraverso le quali<br />
rappresentiamo il mondo a noi stessi»124. E l'excursus prende avvio dal Medioevo, dove tanto<br />
era il provincialismo che lo spazio era talmente delim<strong>it</strong>ato che oltre quello conosciuto si<br />
trovava una cosmologia misteriosa, per passare poi al Rinascimento quando i grandi viaggi e il<br />
flusso delle conoscenze mettevano al centro la potenzial<strong>it</strong>à di individuare nuovi spazi. Si<br />
affaccia così la cartografia, che sembra accompagnare l'esigenza di considerare il tutto nelle<br />
giuste proporzioni e di riappropriarsi dello spazio attraverso una lim<strong>it</strong>azione matematica.<br />
Ancora una volta è l'Illuminismo a fare la parte del leone nella ricostruzione storica<br />
dell'autore: e ancora una volta la cr<strong>it</strong>ica è feroce, ci pare di trovarsi davanti ad una nuova<br />
Dialettica dell'Illuminismo. L'idea che guida il secolo dei lumi è sempre quella del controllo sociale:<br />
in questo quadro la cartografia, sul piano spaziale, e l'orologio, su quello temporale,<br />
rappresentano, nei fatti, dei conten<strong>it</strong>ori lim<strong>it</strong>anti per il pensiero e l'azione. La cartografia, basata<br />
su principi matematici, dava la dimensione di uno spazio astratto, omogeneo e universale nelle<br />
sue qual<strong>it</strong>à, qualcosa di utilizzabile, malleabile e, quindi, dominabile: ma non si poteva di certo<br />
lim<strong>it</strong>are a questo il controllo sociale. Si rendeva necessaria, nel corso del tempo, un qualcosa<br />
che servisse «per consolidare nella pratica sociale l'uso concreto dello spazio universale,<br />
total<strong>it</strong>à; 23.La logica trasformativa e speculativa del cap<strong>it</strong>ale.<br />
123CM, pp. 291-3.<br />
124CM, p. 295.<br />
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