Relazione finale SSIS Filosofia e Storia - DarioDanti.it
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isogna assegnarlo al francese o all'uomo, se è frutto del costume o della natura.» 61<br />
La descrizione di Parigi continua con particolari riferimenti alla v<strong>it</strong>a mondana, dalle cene al<br />
teatro 62, sino alla descrizione della condizione delle donne 63. Queste pagine sulla c<strong>it</strong>tà sono il<br />
preludio per un confronto che Saint-Preux farà con la comun<strong>it</strong>à di Clarens; una delle domanda<br />
centrali che ci interesserà affrontare successivamente è la medesima che si pone Julie in una<br />
conc<strong>it</strong>ata risposta a Saint-Preux sul rapporto società-comun<strong>it</strong>à: «Perché in una c<strong>it</strong>tà così ricca il<br />
popolino è tanto misero, mentre l'estrema miseria è così rara da noi, dove non esistono<br />
milionari?» 64 .<br />
Nella lontananza Julie matura la scelta defin<strong>it</strong>iva. Elementi determinanti sono la fedeltà alle<br />
volontà paterne e la morte della madre 65. Questo se ci attestiamo al solo racconto dei fatti;<br />
Rousseau, al contrario, ci vuole mostrare anche una progressiva maturazione della protagonista<br />
verso un distaccamento consapevole da Saint-Preux 66. La decisione di quest'ultimo per un<br />
nuovo lungo viaggio vedrà, ancora una volta, nella lontananza fisica la ricerca di una<br />
improbabile pace dei sentimenti 67. In questo quadro matura il matrimonio tra Wolmar e Julie –<br />
particolarmente voluto dal padre della giovane –, la matern<strong>it</strong>à di Julie e la reggenza da parte dei<br />
due sposi della comun<strong>it</strong>à di Clarens. La narrazione riprende dopo quattro anni, con l'arrivo di<br />
Saint-Preux a Clarens, su inv<strong>it</strong>o del signore di Wolmar.<br />
Clarens, Wolmar e Julie sono quasi sempre descr<strong>it</strong>ti dalle lettere di Saint-Preux 68: un occhio<br />
particolare sotto il quale vengono lette la relazione fra i due sposi e le relazioni fra gli ab<strong>it</strong>anti<br />
della comun<strong>it</strong>à. Sono gli sguardi di un attento osservatore, come già abbiamo apprezzato nelle<br />
descrizioni di Parigi, ma sono anche gli sguardi influenzati oramai da «una tranquilla amicizia» 69<br />
che vede i coniugi e la loro costruzione comun<strong>it</strong>aria come un qualcosa di organico. L'accento è<br />
comunque posto sul permanere di un'estasi nei confronti di Julie, descr<strong>it</strong>ta sotto il prevalere di<br />
61 NE, Parte seconda, lettera XVI, p. 259.<br />
62 NE, Parte seconda, lettera XVII, pp. 261-72.<br />
63 NE, Parte seconda, lettera XXI, p. 281-95.<br />
64 NE, Parte seconda, lettera XXVII, p. 320.<br />
65 NE, Parte terza, lettera V, pp. 333-5.<br />
66 NE, Parte terza, lettere XV, XVII e XX.<br />
67 NE, Parte terza, lettera XXVI, pp. 417-8.<br />
68 NE, Parte quarta, lettere X e XI, pp. 463-510.<br />
69 Almeno a detta di Saint-Preux, ma vedremo, più avanti, che le cose non stanno proprio in questi termini (NE, Parte<br />
quarta, lettera X, p. 463).<br />
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