Relazione finale SSIS Filosofia e Storia - DarioDanti.it
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qualche volta come devono apparirle, indicarle la buona strada che essa cerca, proteggerla dalle<br />
seduzioni delle volontà particolari, avvicinare ai suoi occhi i luoghi e i tempi, bilanciare<br />
l'attrattiva dei vantaggi presenti e sensibili con il pericolo dei mali lontani e nascosti». La<br />
molt<strong>it</strong>udine diventa corpo sovrano quando trova e segue una guida che le insegni «a conoscere<br />
quello che vuole […] ecco da dove nasce la necess<strong>it</strong>à di un legislatore» 93. E che cos'è, si chiede<br />
Starobinski, la volontà generale nella comun<strong>it</strong>à di Clarens se non la festa della vendemmia?<br />
«L'esaltazione della festa collettiva presenta la medesima struttura della volontà generale nel<br />
Contratto sociale. La descrizione della pubblica gioia offre l'aspetto lirico della volontà generale: il<br />
suo aspetto nell'amb<strong>it</strong>o della domenica» 94 .<br />
Agli ab<strong>it</strong>anti della comun<strong>it</strong>à chiusa, che sono «molt<strong>it</strong>udine cieca», occorre «una intelligenza<br />
superiore che vedesse tutte le passioni degli uomini senza essere in preda ad alcuna; che non<br />
avesse nessun rapporto con la nostra natura e che la conoscesse a fondo; la cui felic<strong>it</strong>à fosse<br />
indipendente da noi e che tuttavia volesse occuparsi della nostra» 95 . Il legislatore non deruba e<br />
non si sost<strong>it</strong>uisce al popolo, ma lo guida: «è una funzione singolare e superiore che non ha<br />
niente in comune con l'autor<strong>it</strong>à umana» 96 .<br />
È a partire da queste riflessioni del Contratto che Roberto Espos<strong>it</strong>o individua il rischio<br />
protoautor<strong>it</strong>ario di Rousseau «non nella contrapposizione del modello comun<strong>it</strong>ario a quello<br />
individuale, ma nella loro compenetrazione reciproca che disegna la comun<strong>it</strong>à sul profilo<br />
dell'individuo isolato ed autosufficiente. Insomma: la via che dall'uno individuale porta all'uno<br />
collettivo non può che scorrere in un alveo organicistico» 97. Espos<strong>it</strong>o fa proprio riferimento<br />
all'individuo rousseauiano come un individuo universalizzato – la volontà generale – e un<br />
universale individualizzato – le piccole patrie 98: in questa compenetrazione starebbe il male<br />
dell'intimo umano di Wolmar e il rischio autor<strong>it</strong>ario cui è esposta Clarens. Nonostante la figura<br />
di Wolmar venga descr<strong>it</strong>ta come fuori dalla norma e caratteristica per la sua eccezional<strong>it</strong>à e<br />
spassionateza, vive dell'organicismo con una comun<strong>it</strong>à che ha bisogno/subisce/fa tutt'uno con<br />
un padre in carne ed ossa.<br />
93 J.-J. Rousseau, Il contratto sociale, c<strong>it</strong>., p. 54-5.<br />
94 J. Starobinski, La trasparenza e l'ostacolo, c<strong>it</strong>., p. 160<br />
95 Ivi, p. 56. Sul rapporto fra molt<strong>it</strong>udine, popolo, corpo sovrano e legislatore nella teoria pol<strong>it</strong>ica di Rousseau si veda<br />
Alessandro Biral, Rousseau: la società senza sovrano, in particolare il paragrafo 2 Il legislatore è sotto tutti gli aspetti<br />
un uomo straordinario dello stato, contenuto nella raccolta di saggi <strong>Storia</strong> e cr<strong>it</strong>ica della filosofia pol<strong>it</strong>ica moderna,<br />
FrancoAngeli, Milano 1999, pp. 169-88.<br />
96 J.-J. Rousseau, Il contratto sociale, c<strong>it</strong>., p. 57.<br />
97 R. Espos<strong>it</strong>o, Commun<strong>it</strong>as Origine e destino della comun<strong>it</strong>à, c<strong>it</strong>., p. 47<br />
98 Ivi, pp. 49-5.<br />
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