Relazione finale SSIS Filosofia e Storia - DarioDanti.it
Relazione finale SSIS Filosofia e Storia - DarioDanti.it
Relazione finale SSIS Filosofia e Storia - DarioDanti.it
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
isuonano all'interno e gli uomini incatenati pensano che siano le ombre a parlare.<br />
Immaginiamo che uno dei prigionieri venga liberato e costretto ad uscire. Mentre esce dalla<br />
caverna rimane abbagliato da una luce a lui misteriosa, ma dovrà ab<strong>it</strong>uarsi a questo bagliore.<br />
Prima guarda le ombre sulla terra, poi i riflessi degli oggetti nell’acqua, di notte può vedere le<br />
stelle e più tardi riesce a vedere anche i portatori. Un giorno alza gli occhi al cielo e vede il sole:<br />
la causa delle ombre. Si r<strong>it</strong>iene più fortunato dei suoi compagni così decide di ridiscendere nella<br />
caverna e di rimettersi al sol<strong>it</strong>o posto, ma i suoi occhi si sono ab<strong>it</strong>uati alla luce così non riesce<br />
più a scorgere le ombre. Egli viene preso in giro dai suoi compagni perché non è più come<br />
loro. Cerca di spiegare la realtà e di liberarli, ma loro non ascoltano e potrebbero perfino<br />
arrivare ad ucciderlo.<br />
L'allegoria della caverna è la nostra base di riferimento: in particolare vi troviamo la frase da<br />
cui ha preso le mosse il nostro ragionamento [«Strana immagine è la tua – disse – e strani sono<br />
quei prigionieri». «Somigliano a noi – risposi»] e due polar<strong>it</strong>à importanti: vero/falso [«Se quei<br />
prigionieri potessero conversare fra loro, non credi che penserebbero di chiamare oggetti reali<br />
le loro visioni?»]; luce/ombra [«E, giunto alla luce, essendo i suoi occhi abbagliati, non<br />
potrebbe vedere nemmeno una delle cose che ora sono dette vere»].<br />
A questo punto potremmo rispondere alle tre domande avanzate in precedenza delineando<br />
il cuore della filosofia di Platone: l'uomo con l'aiuto della filosofia può liberarsi dalla sua<br />
condizione miserabile tram<strong>it</strong>e l'aspirazione ad una conoscenza più alta. La filosofia platonica<br />
vuole condurre l'uomo dal mondo della non ver<strong>it</strong>à e delle opinioni instabili, ossia la caverna e<br />
le sue ombre, alla conoscenza delle idee trascendenti che sono la vera realtà. In questa<br />
possibil<strong>it</strong>à gnoseologica risiede un futuro che superi la cond<strong>it</strong>io humana miserabile, lim<strong>it</strong>ata e<br />
infelice del tempo presente.<br />
Lasciando Platone e tenendo sempre aperte tutte e tre le domande avanzate in precedenza<br />
possiamo raccogliere altre suggestioni dal m<strong>it</strong>o, mettendolo adesso in stretta relazione con gli<br />
altri brani in esame.<br />
La tana di Kafka. Proprio il <strong>finale</strong> della Caverna platonica ci consegna il punto di partenza<br />
del racconto kafkiano [«Se il nostro uomo ridiscendesse e si rimettesse a sedere sul medesimo<br />
sedile, non avrebbe gli occhi pieni di tenebra, venendo all'improvviso dal sole?» e ancora: «E se<br />
dovesse discernere nuovamente quelle ombre e contendere con loro che sono rimasti sempre<br />
prigionieri, nel periodo in cui ha la vista offuscata, prima che gli occhi tornino allo stato<br />
normale? e se questo periodo in cui rifà l'ab<strong>it</strong>udine fosse piuttosto lungo? Non sarebbe egli<br />
92