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Oggi <strong>nel</strong> “Tesoro” della Cat<strong>te</strong>drale di Sant’Agata resta solo il basamento<br />
inferiore della Reliquia, in argento e cristallo. E’ una base mistilinea del XIV<br />
sec., in cui si al<strong>te</strong>rnano sei lobature con altrettan<strong>te</strong> pun<strong>te</strong> a bordo traforato,<br />
decorata da 3 facce floreali e da 3 s<strong>te</strong>mmi del Vescovo Alessio Zelodano. Il<br />
piede di cristallo è innestato alla base median<strong>te</strong> 8 colonnine e sormontato da<br />
un ricco nodo ottagonale, con otto bifore, colonnine e pinnacoli.<br />
I gallipolini cercarono di tornare in possesso della Sacra Reliquia, ma <strong>nel</strong><br />
1494 il Re Alfonso II d’Aragona ordinò che fosse posta sotto la custodia del<br />
Cas<strong>te</strong>llano di Lecce. Qualche mese prima che Carlo VIII, Re di Francia,<br />
invadesse il Regno di Napoli, i Padri Olivetani, succeduti ai francescani<br />
Riformati, pro<strong>te</strong>tti da Re Alfonso, si ado<strong>per</strong>arono affinché la Reliquia<br />
tornasse nuovamen<strong>te</strong> in S. Ca<strong>te</strong>rina a Galatina, dove si trova tuttora.<br />
Sant’Agata venne eletta Patrona della città di Mon<strong>te</strong>maggiore Belsito tra il<br />
1623 e il 1642 su apposita licenza del Principe di Baucina, signore del<br />
<strong>te</strong>rritorio, al <strong>te</strong>mpo di Papa Urbano VIII, il quale autorizza di concedere<br />
festivo con richiesta al Vescovo di Cefalù.<br />
Una delle ragioni <strong>per</strong> le quali i mon<strong>te</strong>maggioresi l’hanno eletta Patrona<br />
del paese è quella del suo passaggio da quelle parti, in occasione del suo<br />
trasferimento da Palermo a <strong>Catania</strong>, ove Ella si fermò brevemen<strong>te</strong>.<br />
Il masso su cui si dice essersi seduta, trovasi davanti al vecchio Palazzo<br />
Comunale. Inoltre un tratto della trazzera regia che attraversa l'ex feudo<br />
Battaglia, in <strong>te</strong>rritorio di Mon<strong>te</strong>maggiore Belsito, che dal lato sud porta a<br />
<strong>Catania</strong>, è tutt'oggi denominato Serra S. Agata è stata sempre fes<strong>te</strong>ggiata <strong>nel</strong>la<br />
Chiesa Madre con Vespri e solenni celebrazioni di S. Messe del 5 Febbraio.<br />
Il richiamo dei fedeli in occasione della festa avveniva con un<br />
particolare rintocco delle campane e dal suono del tamburo, attraverso le<br />
strade del paese. In seguito al miracolo ricevuto dalla Santa <strong>per</strong> la guarigione<br />
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