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LA SICILIA AL TEMPO DI AGATA<br />
La Sicilia tra il II ed il III secolo era una provincia romana che si<br />
es<strong>te</strong>ndeva dalla Gallia alla Penisola Iberica, dall’Egitto alla Grecia, dalla<br />
Britannia a gran par<strong>te</strong> dell’Asia Minore. Tutti questi <strong>te</strong>rritori erano affidati a<br />
Proconsoli. La Sicilia, inoltre, era considerata il granaio di Roma.<br />
Al <strong>te</strong>mpo di Agata, <strong>Catania</strong> era la più importan<strong>te</strong> città siciliana, era<br />
industriale e grazie al suo porto aveva collegamenti commerciali con<br />
l’Orien<strong>te</strong>, infatti, aveva un’impresa di costruzioni navali.<br />
San Pietro, fra il 43 ed il 44 era venuto a visitare i primi nuclei cristiani e<br />
mandò da Antiochia (fra Siria e Turchia) tre Vescovi: Berillo, Marciano e<br />
Pancrazio, alle cui cure affidò <strong>Catania</strong>, Siracusa e Taormina, dopo di che i<br />
missionari raggiunsero ogni angolo della <strong>te</strong>rra.<br />
Quando a Roma scoppiò l’incendio, attribuito a Nerone, l’Im<strong>per</strong>atore<br />
accusò i cristiani, <strong>per</strong> farli odiare dal popolo, quindi, furono condannati alle<br />
torture. Fra il 61 ed il 64 S. Pietro e S. Paolo si trovavano a Roma, <strong>per</strong> cui,<br />
furono condannati al martirio. Fra il 51 ed il 96 vi fu la <strong>per</strong>secuzione<br />
dell’im<strong>per</strong>atore Tito Flavio Domiziano, difensore del paganesimo, contrario<br />
alla dottrina cristiana.<br />
Il successore Gaio Giulio Massimino, avversò drasticamen<strong>te</strong> i cristiani, i<br />
quali scavarono catacombe, crip<strong>te</strong> e cimi<strong>te</strong>ri sot<strong>te</strong>rranei, ove nascondersi.<br />
Tra il 237 ed il 249 alla guida della Chiesa di Roma stava Papa Fabiano,<br />
in incognito, ma anche in Sicilia le comunità cristiane o<strong>per</strong>avano di nascosto<br />
ed in famiglia o fra parenti Agata sentì spesso parlare di angherie, torture,<br />
crocifissioni ed era grandemen<strong>te</strong> affascinata dal coraggio di questi martiri.<br />
Prima che Decio prendesse po<strong>te</strong>re a Roma, Agata visse in un con<strong>te</strong>sto<br />
di tranquillità politico-religiosa, infatti, non v’erano <strong>per</strong>secuzioni, ma,<br />
allorquando <strong>nel</strong> 249 Decio salì al trono, fece scoppiare una nuova<br />
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