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III e IV secolo. A questa ipo<strong>te</strong>si si aggiunge la sco<strong>per</strong>ta fatta dagli archeologi<br />
negli anni Cinquanta, allorquando, scavando <strong>nel</strong>la zona di via Dottor Consoli<br />
(alla confluenza delle vie Androne ed Orto San Clemen<strong>te</strong>), si misero in luce<br />
numerosi mausolei cristiani ed una basilichetta triabsidata degli inizi del IV<br />
secolo, ad un secolo di distanza dalla mor<strong>te</strong> di Sant’Agata, costruita sopra<br />
quella che era una vera necropoli.<br />
Tale sco<strong>per</strong>ta fu messa in relazione con un’altra avvenuta due secoli<br />
prima poco lontano dalla zona cimi<strong>te</strong>riale, in quella che <strong>nel</strong> Set<strong>te</strong>cento era<br />
nota come villa Rizzari (via Rizzari da via Etnea verso via Sant’Euplio, che ne<br />
conserva ancora la memoria), cioè un’iscrizione latina (oggi al Museo del<br />
Louvre) dedicata ad una bambina di Hybla (Pa<strong>te</strong>rnò) di nome Iulia Fiorentina<br />
di circa due anni, i cui genitori non cessavano di piangere in ogni momento la<br />
sua immatura mor<strong>te</strong>, poi sepolta presso il santuario dei martiri, cioè <strong>nel</strong>la<br />
zona cimi<strong>te</strong>riale cristiana di via Dottor Consoli.<br />
L’epigrafe narra della voce della Maestà Divina che proibisce ai genitori<br />
che piangono di affliggersi <strong>per</strong> la piccola defunta. Difficile non met<strong>te</strong>re in<br />
stretta correlazione l’iscrizione, risalen<strong>te</strong> agli inizi del IV secolo, e la<br />
basilichetta, della s<strong>te</strong>ssa epoca e costruita in ricordo dei martiri catanesi, cioè<br />
Agata, la cui fama si era diffusa in maniera straordinariamen<strong>te</strong> veloce <strong>nel</strong> giro<br />
di pochi decenni, non solo in Sicilia ma anche in altre parti d’Italia e in<br />
orien<strong>te</strong>, quindi, Euplio e chissà quanti altri ancora.<br />
Negli anni Cinquanta altre ricerche archeologiche <strong>nel</strong>la zona di via<br />
Dottor Consoli, allarga<strong>te</strong> verso la basilichetta del IV secolo, portano ben<br />
presto alla luce un’altra basilica, addossata alla preceden<strong>te</strong>, ben più<br />
imponen<strong>te</strong>, risalen<strong>te</strong> al VI secolo e abbellita da stupendi mosaici, la cui<br />
particolarità, a par<strong>te</strong> le tombe cristiane che lo circondavano, i mosaici e la<br />
es<strong>te</strong>nsione (8 metri di larghezza e 35 in lunghezza), era l’altare posto al centro,<br />
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