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LE EDICOLE VOTIVE<br />
Numerose sono in città le icone sacre dedica<strong>te</strong> a Sant’Agata, specialmen<strong>te</strong><br />
ai lati di Via Plebiscito (nome attribuitole dopo l’Unità d’Italia),<br />
preceden<strong>te</strong>men<strong>te</strong> veniva chiamata Via della Vittoria di S. Agata o del<br />
Glorioso Giro di S. Agata, dopo l’eruzione del 1669, <strong>per</strong> via della lava<br />
fuoriuscita abbondan<strong>te</strong>men<strong>te</strong> dai Monti Rossi.<br />
In città si trovano sacre immagini dedica<strong>te</strong> alla Santa Patrona con<br />
all’in<strong>te</strong>rno l’effigie su carta illustrata o dipinta a mano del semibusto<br />
reliquiario. Nelle traverse lungo la Via Plebiscito si possono ancora notare<br />
parecchie icone naif dedica<strong>te</strong> a Sant’Agata, una delle quali si trova custodita<br />
all’in<strong>te</strong>rno di una nicchia a ridosso le mura del vecchio ospedale S. Bambino.<br />
L’ultima edicola di Via Plebiscito verso la Marina si trova sul muro<br />
es<strong>te</strong>rno di tramontana di Palazzo Alonzo Consoli.<br />
Qui, sotto un busto marmoreo della Martire catanese (1674), scampato<br />
miracolosamen<strong>te</strong> al <strong>te</strong>rribile <strong>te</strong>rremoto del 1693, si trova una epigrafe tradotta<br />
dal latino dal famoso scrittore storico Giuseppe Rasà Napoli (1900).<br />
Dopo il <strong>te</strong>rremoto del 28 dicembre 1908, al rione di S. Maria della<br />
Palma, presso il quartiere di S. Cosimo e Sant’Agata alle Sciare fu ricostruita<br />
l’edicola nei pressi del civico 50 di Via della Palma (cortile agatino) , in segno<br />
di ringraziamento alla Patrona <strong>per</strong> lo scampato <strong>per</strong>icolo, ponendovi una<br />
lapide in marmo.<br />
Il 31 gennaio <strong>nel</strong> quartiere S. Berillo i devoti con grande festa<br />
sis<strong>te</strong>marono <strong>nel</strong>la nicchia sul prospetto della chiesa di piazza Alfredo<br />
Cappellini una grande statua policroma di Sant’Agata in segno di<br />
ringraziamento <strong>per</strong> la pro<strong>te</strong>zione ot<strong>te</strong>nuta.<br />
Il 29 agosto 1909 fu posta sulla facciata della chiesa di Sant’Agata al Borgo<br />
una lapide a ricordo della processione peni<strong>te</strong>nziale <strong>per</strong> lo scampato flagello<br />
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