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spor<strong>te</strong>lli non si po<strong>te</strong>vano aprire senza aver prima rimosso le macerie, <strong>per</strong> cui,<br />
fatto ciò, fu tirato fuori il prezioso Reliquiario. Il viso della Patrona era<br />
sempre sorriden<strong>te</strong>. Fu impresa non facile trasportare il busto fuori dalla<br />
cameretta, dato il consis<strong>te</strong>n<strong>te</strong> peso.<br />
Dopo qualche istan<strong>te</strong> giunse notizia che due ufficiali inglesi (un<br />
maggiore ed un capitano) volevano visitare la Cat<strong>te</strong>drale, <strong>per</strong> cui, si corse<br />
immediatamen<strong>te</strong> a chiudere la cameretta con le famose tre chiavi.<br />
Allontanatisi gli ufficiali fu ripreso il lavoro di distacco della reticella<br />
con<strong>te</strong>nen<strong>te</strong> gli oggetti preziosi, secondo la sua linea di sutura. Affinchè<br />
nessuna <strong>per</strong>lina andasse <strong>per</strong>duta, delle tovaglie bianche furono s<strong>te</strong>se attorno<br />
alla reticella, quindi, vennero tolti dalle dita della Martire tutti gli a<strong>nel</strong>li.<br />
Erano le 15,30 quando il lavoro ebbe <strong>te</strong>rmine, il <strong>te</strong>soro messo in una<br />
scatola sotto gli occhi di tutti, fatto un involto facile da trasportare, infine, il<br />
busto di Sant’Agata ornato dalla sola corona di fiordalisi (dono di Riccardo<br />
Cuor di Leone), da po<strong>te</strong>r eventualmen<strong>te</strong> mostrare alle Autorità inglesi, fu<br />
rimesso al suo posto entro la cameretta.<br />
L’involto fu portato in sacrestia assieme ad una cassettina a due chiavi<br />
con<strong>te</strong>nen<strong>te</strong> i doni offerti dai fedeli in occasione dell’ultima festa di Sant’Agata.<br />
Alle ore 17 il furgoncino delle Piccole Suore giunse in Cat<strong>te</strong>drale e<br />
senza clamori ripartì <strong>per</strong> S. Giovanni La Punta, ove i due involti vennero<br />
chiusi in casset<strong>te</strong> di ferro (come quelle utilizza<strong>te</strong> dai <strong>te</strong>deschi <strong>per</strong> il trasporto<br />
delle munizioni) sigilla<strong>te</strong> e porta<strong>te</strong> in luogo segreto. Anche i volumi cartacei e<br />
le <strong>per</strong>gamene vennero conserva<strong>te</strong> <strong>nel</strong> seminario di villeggiatura di S. Giovanni<br />
La Punta, col ricco vasellame argen<strong>te</strong>o e gli os<strong>te</strong>nsori, mentre all’in<strong>te</strong>rno della<br />
cameretta del Duomo rimase la par<strong>te</strong> più importan<strong>te</strong> dei doni di Re e Papi:<br />
<strong>te</strong>soriere mons. Maugeri.<br />
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