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colossali statue del martire Euplo e del proto vescovo Berillo, colloca<strong>te</strong> <strong>nel</strong><br />
1700 dal Vescovo Salvatore Ventimiglia. Dal 1700 il predicatore quaresimale<br />
aveva obbligo di <strong>te</strong>nere in cat<strong>te</strong>drale un panegirico su Euplo e Agata. Nella<br />
candelora dei canonici del Duomo di <strong>Catania</strong>, fatta costruire dal Ventimiglia<br />
spicca un simulacro di Euplo, allo s<strong>te</strong>sso Ventimiglia si deve pure la<br />
composizione dell’Ufficio divino diocesano in onore di Euplo martire. Nel<br />
1872 il cardinale Dusmet fece erigere un Circolo dedicato al martire, mentre il<br />
canonico Tullio Allegra ne ripristinò il culto, organizzando le celebrazioni<br />
giubilari del XVI cen<strong>te</strong>nario.<br />
Altri luoghi legati al culto agatino sono: Sant’Agata alle Sciare, in via<br />
Vittorio Emanuele presso piazza Machiavelli; la chiesa di San Gaetano alle<br />
Grot<strong>te</strong>, sui resti d’un antico <strong>te</strong>mpio fondato <strong>nel</strong> 262 d. C. dal vescovo S.<br />
Everio col titolo di S. Maria, in piazza Carlo Alberto che, secondo la<br />
tradizione la par<strong>te</strong> inferiore ospitò le spoglie di Sant’Agata dalla sua mor<strong>te</strong> alla<br />
sepoltura presso la Ve<strong>te</strong>re <strong>nel</strong> 264; il Tempietto di S. Agata alle<br />
sciare (Ognina) che, dopo l’eruzione del 1381, che coprì il porto di Ulisse e<br />
circondò il <strong>te</strong>mpio, è rimasto fortunatamen<strong>te</strong> illeso; la Chiesa di S. Agata<br />
(oggi Angeli Custodi ) e S. Agata al Borgo furono edifica<strong>te</strong> dopo l’eruzione<br />
lavica del 1669 e conserva <strong>nel</strong> presbi<strong>te</strong>rio gli affreschi con la narrazione di<br />
alcune storie della martire. Dal 1500 a <strong>Catania</strong> furono creati 8 conservatori<br />
<strong>per</strong> le bambine abbandona<strong>te</strong>, <strong>nel</strong> 1586 nacque quello delle vergi<strong>nel</strong>le di<br />
Sant’Agata, con lo scopo di conservare castità e virtù delle bambine.<br />
L’originaria chiesa di Sant’Agata alle Vergi<strong>nel</strong>le (un <strong>te</strong>mpo<br />
Conservatorio delle Vergi<strong>nel</strong>le di S. Agata), risale al 1586 (secondo alcune<br />
fonti datata intorno al 1285), costruita a spese del Senato e di don Giovanni<br />
La Rocca <strong>per</strong> ospitare ragazze in at<strong>te</strong>sa di maritarsi. Duran<strong>te</strong> il <strong>te</strong>rremoto<br />
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