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s.agata nel cuore - Catania per te

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Sant’Agata, poi consacrato col nome di Chiesa di Sant’Agata la Ve<strong>te</strong>re,<br />

consacrata <strong>nel</strong> 262 d. C., quando l’im<strong>per</strong>atore Costantino <strong>per</strong>mise ai cristiani<br />

l’esercizio pubblico del sacro culto.<br />

Fu cat<strong>te</strong>drale <strong>per</strong> ben 770 anni, fino alla venuta dei normanni a <strong>Catania</strong>.<br />

Intorno al XI sec. la sede vescovile venne spostata <strong>nel</strong>la nuova cat<strong>te</strong>drale<br />

normanna, eretta dal con<strong>te</strong> Ruggero dal 1088 al 1091. Nel 1605 fu annesso<br />

alla chiesa la costruzione di un convento che venne poi distrutto insieme alla<br />

chiesa dal <strong>te</strong>rremoto dell’11 Febbraio 1693.<br />

Invece a danneggiare la volta ed altri elementi fu il <strong>te</strong>rremoto del 1818. Il<br />

convento venne subito ricostruito con una forma diversa e più ampia.<br />

Con il <strong>te</strong>rremoto del 1990 la Chiesa fu definitivamen<strong>te</strong> chiusa <strong>per</strong> restauro<br />

e venne ria<strong>per</strong>ta dal 3 al 5 Febbraio <strong>per</strong> la processione della santa.<br />

La chiesa è ubicata <strong>nel</strong>la piazza omonima in via S. Maddalena. Il portone,<br />

rivolto verso ovest, reca un’iscrizione di San Francesco d’Assisi, danneggiata<br />

da un fulmine, il prospetto è in semplice muratura; la pianta è a croce latina<br />

con un’unica navata, con sei altari la<strong>te</strong>rali.<br />

Entrando all’in<strong>te</strong>rno della Chiesa si può osservare con il seguen<strong>te</strong> ordine<br />

un mausoleo dedicato ad Antonio Calì, e vi è anche il luogo dove le furono<br />

strappa<strong>te</strong> le mammelle. Una <strong>te</strong>la raffiguran<strong>te</strong> Sant’Agata al carcere con le<br />

mammelle recise, San Pietro ed un angelo, si trova presso il <strong>te</strong>rzo altare, in<br />

un’urna di vetro con<strong>te</strong>nen<strong>te</strong> il suo corpo in cera. Sotto l’altare maggiore vi è<br />

un sarcofago in pietra di epoca romana, ornato di figure e ritrovato negli scavi<br />

eseguiti al nord e all’est della città. In esso fu racchiuso il corpo di Sant’Agata<br />

fino al suo trasporto in Costantinopoli. Un grande quadro di Sant’Agata si<br />

trova <strong>nel</strong> quinto altare, mentre sotto il sesto altare vi è un sot<strong>te</strong>rraneo con un<br />

altare ed un dipinto della Vergine, con reliquie pos<strong>te</strong> <strong>nel</strong>le fenditure, cunicoli<br />

e sottopassaggi chiusi, che la collegano alla chiesa del Carcere ed a S. Biagio.<br />

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