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celebravano in città, quella di Sant’Agata predominava <strong>per</strong> lustro e <strong>per</strong> durata:<br />
ben 15 giorni a febbraio ed un paio a ferragosto.<br />
Il mattino del 3 febbraio il Senato, sulle leggendarie carrozze in legno,<br />
tira<strong>te</strong> da cavalli guidati da lacchè in divisa e bottoni lucenti e parrucche<br />
bianche, procede <strong>per</strong> via Etnea, onde offrire la cera alla Vergine, proprio<br />
innanzi alla chiesa della S. Fornace, in Piazza S<strong>te</strong>sicoro.<br />
La sera del 3 febbraio in Piazza Duomo, da apposito palco a fianco di<br />
palazzo dei Chierici si dà inizio ad uno spettacolo di musiche e canti dedicati<br />
a Sant’Agata, mentre alla fine dei canti saranno accesi i tradizionali fuochi<br />
piro<strong>te</strong>cnici, definiti dai catanesi “di l’acqua o linzolu”, dal nome della fontana<br />
in marmo bianco di Tito Angelini, dedicata ai fiumi Simeto ed Amenano.<br />
A chiusura delle festività si assis<strong>te</strong> ogniqualvolta a scene di is<strong>te</strong>ria<br />
collettiva che si al<strong>te</strong>rnano <strong>per</strong> le nava<strong>te</strong> del Duomo al grido “cittadini evviva<br />
Sant’Agata”, facendo svolazzare in aria il classico fazzoletto bianco.<br />
Otto giorni dovranno trascorrere <strong>per</strong> rivedere la Santa Patrona girare<br />
<strong>per</strong> Piazza Duomo, portata a spalla, compiendo un giro dalla porta la<strong>te</strong>rale<br />
della villetta e procedendo a mò di arco fino al centro della medesima piazza,<br />
<strong>per</strong> far rientro dalla porta centrale, accompagnata dai fuochi piro<strong>te</strong>cnici e<br />
dalle medesime scene d’is<strong>te</strong>ria.<br />
Il 17 agosto Sant’Agata sarà nuovamen<strong>te</strong> portata a spalla fra la sua<br />
gen<strong>te</strong>, <strong>per</strong>correndo la piazza, in ricorrenza della traslazione delle Sacre<br />
Reliquie da Costantinopoli a <strong>Catania</strong>.<br />
Il culto dedicato a Sant’Agata non può non <strong>te</strong>ner conto di un<br />
<strong>per</strong>sonaggio molto importan<strong>te</strong> <strong>per</strong> <strong>Catania</strong>: Monsignor Ventimiglia, il quale<br />
abbracciò lo stato ecclesiastico <strong>nel</strong> 1742, fu eletto vicario da Monsignor<br />
Cubani e <strong>nel</strong> 1757 divenne vescovo di <strong>Catania</strong>. Qui trovò un folto gruppo di<br />
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