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s.agata nel cuore - Catania per te

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probabilmen<strong>te</strong> <strong>per</strong> ospitarvi entro un sarcofago le spoglie dei martiri,<br />

sis<strong>te</strong>mazione tipica delle basiliche cristiane dei primi secoli, allorquando era in<br />

uso celebrare la messa su una mensa poggiata sopra la cassa con le reliquie .<br />

Dalla incuria si sono salvati soltanto i mosaici, asportati e portati presso<br />

il museo di Cas<strong>te</strong>llo Ursino, dove fino a qualche <strong>te</strong>mpo fa si conservavano,<br />

mentre oggi si trovano alla Soprin<strong>te</strong>ndenza ai Beni culturali, in at<strong>te</strong>sa di<br />

definitiva collocazione, mentre una par<strong>te</strong> dell’abside inglobata <strong>nel</strong> sottoscala<br />

di una palazzina, è ancora visibile scendendo attraverso una vecchia botola.<br />

Al suo in<strong>te</strong>rno vi era un corpo semicircolare sporgen<strong>te</strong> a gradini, che<br />

segnava il posto della cat<strong>te</strong>dra episcopale.<br />

Questa realtà sot<strong>te</strong>rranea, che dopo essere stata sco<strong>per</strong>ta e portata alla<br />

luce è tornata ad essere invisibile, conosciuta solo da studiosi ed addetti ai<br />

lavori <strong>per</strong> lunghi decenni, è ormai rico<strong>per</strong>ta da costruzioni che oggi ospitano<br />

una banca e un ufficio postale (angolo via Dottor Consoli con via Androne),<br />

senza contare le decine di tombe cristiane che si trovavano tutt’intorno e che<br />

sono sta<strong>te</strong> schiaccia<strong>te</strong> e cancella<strong>te</strong> anch’esse dalle fondazioni di altri palazzi.<br />

La <strong>Catania</strong> cristiana dei primi secoli, della devozione agatina, quindi, è<br />

tutta sotto<strong>te</strong>rra, compresa la par<strong>te</strong> più preziosa dedicata ai martiri catanesi ed<br />

a Sant’Agata in modo particolare.<br />

Il primo luogo di culto dei Catanesi <strong>per</strong> Sant’Agata era molto<br />

probabilmen<strong>te</strong> in quel cimi<strong>te</strong>ro cristiano di via Dottor Consoli e <strong>nel</strong>le due<br />

basiliche che ne ricordavano la santità, e non in questa o quella chiesa<br />

relativamen<strong>te</strong> moderna. Lì si recavano i primi devoti con una lucerna <strong>per</strong><br />

andare a pregare, lì portavano i propri figli ad indottrinarli sull’esempio di vita<br />

e di fede della Martire, lì le madri andavano a chiedere la grazia di una<br />

guarigione <strong>per</strong> i propri parenti, lì presbi<strong>te</strong>ri e religiosi, passato il <strong>per</strong>iodo delle<br />

<strong>per</strong>secuzioni, curavano il culto agatino e diffondevano le vicende biografiche<br />

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