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s.agata nel cuore - Catania per te

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scoprisse, nascosero le parti dentro le faretre in cui normalmen<strong>te</strong> si<br />

riponevano le frecce, ricoprendole poi con dei petali di rosa profumati.<br />

Era il 1126, allorquando, partiti da Costantinopoli, i due militari<br />

s’imbarcarono in un veliero, sempre col vento in poppa, giungendo a Smirne,<br />

sbocco naturale dell’Asia e primo rifugio di profughi, ove furono colti dal<br />

<strong>te</strong>rremoto. Nella città turca, chiave dei commerci marittimi occidentali ed<br />

orientali, ove approdavano le galere veneziane e le navi mercantili genovesi,<br />

<strong>per</strong> loro non era luogo sicuro, <strong>per</strong> cui, appena il mare fu calmo, trovarono<br />

una barca, si accordarono coi mercanti, salirono e da lì, traversando<br />

l’Adriatico giunsero a Corinto, poi avanzarono verso il Peloponneso, a<br />

Metone, ma anche qui furono costretti ad una sosta di 4 giorni, frustrati dalla<br />

s<strong>per</strong>anza di trovare un imbarco <strong>per</strong> l’Italia.<br />

Quando a Costantinopoli si apprese del trafugamento delle Reliquie di<br />

Sant’<strong>agata</strong> iniziarono i rastrellamenti. Confortati dalla visione di Sant’Agata e<br />

decisi ad allontanarsi da quel luogo, saliti su una barca di mercanti salparono<br />

<strong>per</strong> l’Italia, approdando sulla spiaggia di Taranto, giungendo poi in città, ove<br />

fecero celebrare messa dinanzi alle Reliquie di Sant’Agata.<br />

Nel tirarle fuori, tuttavia, dimenticarono all’in<strong>te</strong>rno una mammella, <strong>per</strong><br />

cui, <strong>nel</strong> pulire sotto una fontana i panni che avevano rico<strong>per</strong>to le Reliquie, la<br />

mammella cadde proprio <strong>nel</strong> punto dove c’era una vedova di onesti costumi<br />

con la figlioletta ancora lattan<strong>te</strong>, la quale, cercando le mammelle della madre e<br />

muovendosi di qua e di là coi piedi e le mani, <strong>per</strong>venne miracolosamen<strong>te</strong> alla<br />

gloriosa mammella, cominciando a succhiare un lat<strong>te</strong> di mirabile dolcezza.<br />

Alla madre apparve allora Sant’Agata dicendole di alzarsi e andare verso<br />

la figlia che <strong>te</strong>neva fra i denti la sua mammella. La donna lasciò la figlioletta e<br />

corse verso casa del Vescovo a raccontare tutto. Il clero ed il popolo si<br />

recarono sul luogo del ritrovamento, ma non riuscirono <strong>nel</strong>l’in<strong>te</strong>nto di<br />

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