“O SALUMI BENE AMATI” - Aspea
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54 • <strong>“O</strong> <strong>SALUMI</strong> <strong>BENE</strong> <strong>AMATI”</strong> <strong>“O</strong> <strong>SALUMI</strong> <strong>BENE</strong> <strong>AMATI”</strong><br />
• 55<br />
voi testimoni siate,<br />
ch’io son tutto sano:<br />
scrivere ed approvate.<br />
Scrivere in carta semplice<br />
Perch’io non ho danaro,<br />
né per pagare ilo bollo,<br />
Né per paga’ ‘l notaro.<br />
Del piede mio la corda<br />
e ‘l sudicio stalletto,<br />
lascio ad un altro piccolo<br />
fratello mio porchetto.<br />
Vojo che appena ucciso,<br />
con l’acqua ben bollita,<br />
quattro facchin mi lavino<br />
per tutta la mia vita.<br />
Il pelo si raccolga<br />
e sia tenuto a caro,<br />
da consegnarsi poscia<br />
a qualche scopettaro;<br />
acciò lustrar si posa<br />
le scarpe e gli stivali<br />
che formano degli uomini<br />
la base principale.<br />
Vojo che del mio sangue,<br />
condito con cipolla,<br />
più di un villan ne facci<br />
discreta una satolla.<br />
Il mio cervel di lessi<br />
e friggasi in padella<br />
cogli ovi ben s’indori<br />
unito all’animella.<br />
Il fegato e il polmone,<br />
le coste ben salate,<br />
son tutte cose bòne<br />
se arrosto vue le fate.<br />
Vojo che a parte a parte<br />
Sia tutto ben spolpato,<br />
il grasso sia dal magro<br />
diviso e separato.<br />
Il lardo e le spallette<br />
Le posson mangiar tutti,<br />
ma sol per i signori<br />
io lasso i miei pregiutti.<br />
Se cacciator tu sei,<br />
per mangiar ben gli uccelli<br />
usa la mia barbaglia<br />
per fette e per lardelli.<br />
Co’ le budella grosse,<br />
se veramente m’ami,<br />
insacca ben le lonze<br />
ciaùscoli e salami.<br />
Dell’altra metti dentro<br />
Della mia carne il resto,<br />
e ne faràe salciccie<br />
che mangiaràe più presto.<br />
Con zampe, orecchie e muso<br />
Con cotiche e con groppa,<br />
le genti più dabbene<br />
ci suole far la coppa.<br />
Per ungere e ingrassare<br />
conserva, amico mio,<br />
la mia pregiata assogna<br />
ch’è proprio un ben di Dio.<br />
Le mie scarpette dono,<br />
acciò in onor le tenga,<br />
a chi vi avrà scannato<br />
e sorte ugual gli avvenga.<br />
Sia questo “testamento”<br />
Da tutti rispettato,<br />
a norma de le leggi<br />
vigenti nello Stato.<br />
Aggiungo ‘n codicillo<br />
E vojo ch’ognun l’oda<br />
Ch’io sia lasciato in pace<br />
Finché vi è ghiande e broda.<br />
Giacché morire è d’uopo,<br />
far vojo questo passo<br />
nella stagion più fredda<br />
e ben satollo e grasso.<br />
Il villico e il padrone<br />
Li sentirò dall’Orco,<br />
lietissimi esaclamare:<br />
“E’ bello questo porco!”. ”<br />
_L’allevamento dei suini nelle Marche. Dall’Inchiesta Jacini_<br />
Il.15.marzo.1877.con.legge.numero.<br />
3730.il.giovanissimo.Regno.d’Italia,.<br />
istituisce. l’Inchiesta. agraria. e. sulle.<br />
condizioni. della. classe. agricola,.<br />
che. diverrà. denominata. e. nota. nel.<br />
tempo. come. “Inchiesta. Jacini”. dal.<br />
nome. di. Stefano. Jacini. presidente.<br />
della.giunta.che.ne.conduceva.i.lavori..L’obiettivo.è.quello.di.fornire.<br />
un censimento finalmente sufficientemente.<br />
indicativo. della. situazione.<br />
della. produzione. agraria. nazionale,.<br />
oltre.che.dello.stato.delle.campagne,.<br />
e. della. realtà. sociale. e. delle. condizioni.di.vita.di.chi.le.abitava.e.lavorava..Il.territorio.nazionale.viene.<br />
Foto.di.“Pista”.del.maiale,.archivio.privato.di.Riccardo.Ceccarelli,.dal.volume.<br />
“Come uno di casa: Il maiale nelle Marche”.(Ancona,.2004).<br />
suddiviso.per.questa.inchiesta.in.dodici.circoscrizioni,.e.la.quinta.comprende.la.macroarea.di.<br />
Lazio, Maremma Toscana, Umbria e Marche. Il relatore finale per questo ambito territoriale è il<br />
( ) Il ciauscolo: un salume antico dal gusto moderno,.a.cura.di.L..PACIFICI,.Macerata.2007,.pp..49-50.