Logica Matematica Corso di Laurea in Informatica ... - Mbox.dmi.unict.it
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4.3. FORME NORMALI CONGIUNTIVE 99<br />
le stesse lettere, e che <strong>in</strong> ogni congiunzione ogni lettera compare una sola<br />
volta, o pos<strong>it</strong>iva o negata 3 . Qualche volta si usa l’aggettivo regolare per <strong>in</strong><strong>di</strong>care<br />
questa caratteristica delle forme normali. Una proposizione <strong>in</strong> forma<br />
normale <strong>di</strong>sgiuntiva regolare permette <strong>di</strong> leggere <strong>di</strong>rettamente i modelli della<br />
proposizioni, uno per ogni <strong>di</strong>sgiunto:<br />
(¬p ∧ q) ∨ (p ∧ ¬q)<br />
ha due modelli, i1(p) = 0 e i1(q) = 1, e i2(p) = 1 e i2(q) = 0.<br />
Tale possibil<strong>it</strong>à <strong>di</strong> lettura dei modelli sussiste peraltro anche per le forme<br />
normali <strong>di</strong>sgiuntive non regolari, considerando però le <strong>in</strong>terpretazioni come<br />
def<strong>in</strong><strong>it</strong>e <strong>in</strong> modo arb<strong>it</strong>rario sulle lettere che non occorrono <strong>in</strong> alcuni <strong>di</strong>sgiunti:<br />
(¬p ∧ q) ∨ p<br />
ha tre modelli: da ¬p ∧ q viene i1(p) = 0 e i1(q) = 1, e da p viene i(p) = 1,<br />
che però ne riassume due: i2(p) = 1 e i2(q) = 1, e i3(p) = 1 e i3(q) = 0.<br />
Qualche volta, sempre per le forme non regolari, <strong>di</strong>sgiunti <strong>di</strong>versi hanno<br />
modelli <strong>in</strong> comune; e ovviamente se <strong>in</strong> una congiunzione occorre sia una<br />
lettera sia la sua negazione quella congiunzione non ha modelli.<br />
4.3 Forme normali congiuntive<br />
Un altro modo <strong>di</strong> associare a una tavola una proposizione scr<strong>it</strong>ta solo con<br />
i connettivi ¬, ∧ e ∨ è il seguente, dove sono scambiati i ruoli <strong>di</strong> 0 e 1 e<br />
<strong>di</strong> congiunzione e <strong>di</strong>sgiunzione: si cerca ora una proposizione che sia falsa<br />
esattamente nei casi prescr<strong>it</strong>ti dalla tavola data. In riferimento allo stesso<br />
esempio <strong>di</strong> prima, la proposizione deve essere falsa solo ed esattamente <strong>in</strong><br />
corrispondenza alle ultime quattro righe della tavola, sarà perciò una congiunzione<br />
A5 ∧ A6 ∧ A7 ∧ A8, e ogni Ai sarà la <strong>di</strong>sgiunzione <strong>di</strong> tre letterali,<br />
ogni letterale pos<strong>it</strong>ivo o negativo a seconda che nella riga <strong>in</strong> questione la <br />
lettera abbia il valore 0 oppure 1. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong>:<br />
(¬p ∨ q ∨ r) ∧ (¬p ∨ q ∨ ¬r) ∧ (¬p ∨ ¬q ∨ r) ∧ (¬p ∨ ¬q ∨ ¬r).<br />
Per confermare che questa proposizione ha la tavola data come sua tavola <strong>di</strong><br />
ver<strong>it</strong>à occorre questa volta ricordare che una congiunzione è Êfalsa se e solo<br />
se una delle proposizioni congiunte è falsa, e che una <strong>di</strong>sgiunzione è falsa se<br />
e solo se tutte le proposizioni <strong>di</strong>sgiunte sono false.<br />
Una proposizione che sia una congiunzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sgiunzioni <strong>di</strong> letterali si<br />
<strong>di</strong>ce <strong>in</strong> forma normale congiuntiva.<br />
3 Questa <strong>di</strong>sgiunzione nel testo è esclusiva.