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Logica Matematica Corso di Laurea in Informatica ... - Mbox.dmi.unict.it

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2.1. SINTASSI 49<br />

Data qu<strong>in</strong><strong>di</strong> una parola le cui parentesi non rispettano le con<strong>di</strong>zioni per<br />

essere una proposizione (sì però la par<strong>it</strong>à, il fatto che il numero <strong>di</strong> parentesi<br />

s<strong>in</strong>istre sia uguale a quello delle parentesi destre, il fatto che <strong>in</strong> ogni punto<br />

che non sia l’ultimo il numero <strong>di</strong> s<strong>in</strong>istre è maggiore o uguale <strong>di</strong> quello delle<br />

destre, e tutte le proprietà che si mantengono quando si elim<strong>in</strong>ano alcune<br />

coppie <strong>di</strong> parentesi corrispondenti) le parentesi si rimettono secondo questo<br />

proce<strong>di</strong>mento: prima si rimettono le parentesi a s<strong>in</strong>istra e a destra delle<br />

lettere; qu<strong>in</strong><strong>di</strong> si prende <strong>in</strong> esame la negazione, se occorre nella parola; si<br />

esam<strong>in</strong>a un’occorrenza della negazione che non abbia imme<strong>di</strong>atamente alla<br />

sua destra un’altra negazione 17 . Alla sua destra c’è una parentesi s<strong>in</strong>istra —<br />

altrimenti si può <strong>di</strong>re che quella parola non proviene dalla elim<strong>in</strong>azione <strong>di</strong><br />

coppie <strong>di</strong> parentesi da una genu<strong>in</strong>a proposizione (brevemente, che non è una<br />

proposizione). Sia σ la parola alla sua destra che term<strong>in</strong>a con la parentesi<br />

destra che chiude la parentesi s<strong>in</strong>istra. Per trovare la parentesi destra che<br />

“chiude” la parentesi s<strong>in</strong>istra si usa <strong>di</strong> nuovo il contatore <strong>in</strong> modo ovvio.<br />

Allora si rimette una parentesi s<strong>in</strong>istra alla s<strong>in</strong>istra della negazione, se non<br />

c’è già, e una parentesi destra a destra <strong>di</strong> σ, se non c’è già, ottenendo (¬σ);<br />

si ripete per ogni occorrenza <strong>di</strong> ¬, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> si passa ai connettivi b<strong>in</strong>ari. Per<br />

ciascuno <strong>di</strong> essi, <strong>in</strong><strong>di</strong>cato con •, nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> prior<strong>it</strong>à, si considerano le più<br />

corte sottoparole σ e τ a s<strong>in</strong>istra e a destra <strong>di</strong> • che sono chiuse tra due<br />

parentesi s<strong>in</strong>istre e destre, e si <strong>in</strong>troduce una parentesi ( a s<strong>in</strong>istra <strong>di</strong> σ e ) a<br />

destra <strong>di</strong> τ, se non ci sono già, ottenendo (σ • τ), e così via 18 .<br />

Per occorrenze multiple dello stesso connettivo si prende <strong>in</strong> esame 19 l’ultima,<br />

quella più a destra; questo significa che per formule composte con uno<br />

stesso connettivo ripetuto si conviene l’associazione a destra, cioè ad esem- <br />

pio con A → B → C si <strong>in</strong>tende A → (B → C), e con A ∧ B ∧ C si <strong>in</strong>tende<br />

A ∧ (B ∧ C).<br />

Esempio 2.1.3. Data p ∧ ¬q ∨ ¬p, la re<strong>in</strong>troduzione delle parentesi avviene<br />

attraverso questa successione <strong>di</strong> passi:<br />

1 (p) ∧ ¬(q) ∨ ¬(p)<br />

17 A parte questa con<strong>di</strong>zione, l’or<strong>di</strong>ne <strong>in</strong> cui si lavora sulle eventuali <strong>di</strong>verse occorrenze<br />

della negazione, se ce ne è più <strong>di</strong> una, non è rilevante; lo si può anche (immag<strong>in</strong>are <strong>di</strong>)<br />

fare <strong>in</strong> simultanea. Un calcolatore lo può fare <strong>in</strong> parallelo. Lo stesso vale per gli altri<br />

connettivi. Per coerenza con il caso della negazione, per ogni connettivo prenderemo <strong>in</strong><br />

esame prima la sua ultima (più a destra) occorrenza.<br />

18 La re<strong>in</strong>troduzione delle parentesi <strong>in</strong>torno alle lettere praticamente si può fare anche<br />

alla f<strong>in</strong>e, per non appesantire la scr<strong>it</strong>tura, ma si faccia attenzione che <strong>in</strong> questo caso,<br />

nel proce<strong>di</strong>mento sotto descr<strong>it</strong>to, a<strong>di</strong>acenti ai connettivi si possono trovare anche lettere,<br />

oltre a parole che sono delim<strong>it</strong>ate da parentesi. In particolare la negazione che non abbia<br />

alla sua destra un’altra negazione può avere o una parentesi, e si procede come nel testo,<br />

oppure una lettera p e allora si <strong>in</strong>troducono le parentesi (¬p). Si veda qui sotto l’esempio.<br />

19 Come è stato detto sopra nella nota 17.

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