Logica Matematica Corso di Laurea in Informatica ... - Mbox.dmi.unict.it
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2.2. SEMANTICA 59<br />
La relazione <strong>di</strong> conseguenza logica è evidentemente trans<strong>it</strong>iva: se A |= C<br />
e C |= B allora A |= B (esercizio).<br />
Lo stesso vale per la relazione <strong>di</strong> equivalenza logica.<br />
Le tautologie, <strong>in</strong> particolare quelle che sono nella forma <strong>di</strong> equivalenze o<br />
implicazioni, sono dette anche leggi logiche.<br />
Un elenco <strong>di</strong> leggi logiche notevoli è presentato nella tabella 2.1 a pag<strong>in</strong>a<br />
60.<br />
Per verificare queste leggi, dove A, B, . . . sono qualunque, si devono prima<br />
verificare le stesse nel caso particolare che A, B, . . . siano atomiche (ad<br />
esempio p → p per la legge dell’ident<strong>it</strong>à), e poi sfruttare il fatto che se A[p]<br />
è una tautologia e B è qualunque, allora anche il risultato della sost<strong>it</strong>uzione<br />
<strong>di</strong> B a p <strong>in</strong> A è una tautologia (ve<strong>di</strong> esercizi).<br />
Per le leggi che nella tabella sono scr<strong>it</strong>te come con<strong>di</strong>zionali e non bicon<strong>di</strong>zionali,<br />
si vedrà <strong>in</strong> segu<strong>it</strong>o che l’implicazione <strong>in</strong>versa <strong>in</strong> generale non sussiste<br />
(salvo alcuni casi, ad esempio per l’<strong>in</strong>verso della riduzione all’assurdo debole,<br />
cioè ¬A → (A → ¬A), che rientra nell’affermazione del conseguente).<br />
L’associativ<strong>it</strong>à della congiunzione giustifica che si possa scrivere senza<br />
ambigu<strong>it</strong>à, <strong>in</strong><strong>di</strong>pendentemente dalle convenzioni sulle parentesi, A ∧ B ∧ C<br />
per (<strong>in</strong><strong>di</strong>fferentemente) A ∧ (B ∧ C) o (A ∧ B) ∧ C, o <strong>in</strong> generale A1 ∧ . . . ∧ An<br />
(e lo stesso per la <strong>di</strong>sgiunzione). A ∧ (B ∧ C) e (A ∧ B) ∧ C sono <strong>di</strong>verse<br />
(si <strong>di</strong>segni il loro albero s<strong>in</strong>tattico) ma si <strong>di</strong>ce che sono uguali a meno <strong>di</strong><br />
equivalenza logica.<br />
Anche le seguenti sono leggi logiche:<br />
A → B ↔ ¬A ∨ B<br />
(A ↔ B) ↔ (A → B) ∧ (B → A)<br />
A ⊕ B ↔ (A ∧ ¬B) ∨ (B ∧ ¬A)<br />
A ⊕ B ↔ (A ∨ B) ∧ ¬(A ∧ B).<br />
Si noti che le due leggi per ⊕ forniscono un esempio <strong>di</strong> come una particella<br />
logica possa essere espressa con <strong>di</strong>versi giri <strong>di</strong> frase equivalenti; queste equivalenze<br />
<strong>in</strong> genere mostrano cosa significa che frasi <strong>di</strong>verse vogliono <strong>di</strong>re la<br />
stessa cosa.<br />
Per mezzo <strong>di</strong> esse, dalle leggi elencate sopra se ne derivano altre; ad<br />
esempio dal modus ponens e dall’esportazione, con la prima, si ricava<br />
A ∧ (¬A ∨ B) → B sillogismo <strong>di</strong>sgiuntivo.<br />
Ma queste leggi soprattutto permettono <strong>di</strong> vedere che i connettivi ⊕, →, ↔<br />
sono def<strong>in</strong>ibili <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> ¬, ∧ e ∨.