Logica Matematica Corso di Laurea in Informatica ... - Mbox.dmi.unict.it
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8 CAPITOLO 1. LINGUAGGI<br />
deve valere per tutti, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> useremo lo stesso artificio matematico <strong>di</strong> usare<br />
lettere per <strong>in</strong><strong>di</strong>care ent<strong>it</strong>à non precisate, che nelle applicazioni dovranno<br />
essere asserzioni sensate.<br />
La formalizzazione del l<strong>in</strong>guaggio naturale non è qualcosa <strong>di</strong> meccanico<br />
e <strong>di</strong> compiuto per l’<strong>in</strong>tera gamma delle potenzial<strong>it</strong>à espressive. Esistono<br />
argomenti controversi e ancora oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussioni e <strong>di</strong> proposte per una<br />
formalizzazione sod<strong>di</strong>sfacente - che rientrano <strong>in</strong> stu<strong>di</strong> più avanzati.<br />
La restrizione alle frasi <strong>di</strong>chiarative è uno <strong>di</strong> questi, dal momento che i<br />
coman<strong>di</strong> ad esempio hanno un ruolo apparentemente importante nella programmazione.<br />
Abbiamo visto qualche <strong>di</strong>fficoltà con “siccome” e il suo significato causale.<br />
Allo stesso modo è <strong>di</strong>scutibile se “è necessario che . . . ” sia da considerare<br />
una particella logica: “è necessario che al giorno segua la notte” (o “al giorno<br />
segue necessariamente la notte”) non sembra equivalente a “al giorno segue<br />
la notte” e neanche a “al giorno segue sempre la notte”, che è equivalente<br />
alla precedente se “segue”, privo <strong>di</strong> determ<strong>in</strong>azioni temporali, assorbe il<br />
“sempre”; anche “necessariamente 2+2 = 4” forse <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> più <strong>di</strong> “2+2 = 4”,<br />
ma non è del tutto chiaro che cosa.<br />
Ancora, è possibile sostenere che il costrutto “è vero che . . . ” è pleonastico,<br />
<strong>in</strong> quanto “è vero che piove” è equivalente a “piove”, ma è altrettanto<br />
possibile sostenere che non è possibile farne a meno.<br />
Altre locuzioni della l<strong>in</strong>gua naturale non formalizzabili le vedremo <strong>in</strong><br />
segu<strong>it</strong>o.<br />
Esercizi<br />
Esercizio 1.1.1. Esam<strong>in</strong>are i seguenti <strong>di</strong>scorsi (e altri tratti a scelta da<br />
fonti letterarie o giornalistiche) ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare le particelle logiche e le frasi<br />
elementari (racchiudendole tra parentesi e se necessario riformulando <strong>in</strong> modo<br />
equivalente i <strong>di</strong>scorsi e le loro frasi).<br />
1. Se non è possibile prevedere tutte le azioni delle persone allora o l’universo<br />
non è determ<strong>in</strong>istico o le persone non sono perfettamente razionali.<br />
Chi sostiene il determ<strong>in</strong>ismo deve dunque sostenere che se le azioni<br />
delle persone sono preve<strong>di</strong>bili allora le persone sono perfettamente<br />
razionali.<br />
Svolgimento. Introdurre abbreviazioni per le frasi che si ripetono, <strong>in</strong> modo<br />
da arrivare, nel caso del primo brano, a<br />
Se non Prev allora o non Det o non Raz. Chi sostiene Det allora<br />
deve sostenere che se Prev allora Raz