Logica Matematica Corso di Laurea in Informatica ... - Mbox.dmi.unict.it
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2.3. CALCOLO DELLA DEDUZIONE NATURALE 69<br />
<strong>in</strong>izia con una fals<strong>it</strong>à e term<strong>in</strong>a con una ver<strong>it</strong>à, come “se la terra<br />
vola, la terra esiste”. Un con<strong>di</strong>zionale è falso soltanto quando<br />
<strong>in</strong>izia con una ver<strong>it</strong>à e term<strong>in</strong>a con una fals<strong>it</strong>à, come “se è giorno,<br />
è notte” (Sesto Empirico, Contro i matematici, VIII, 113).<br />
Con questa scelta per la tavola <strong>di</strong> → si giustifica la regola del modus ponens,<br />
che è quello che <strong>in</strong>teressa, per l’uso che se ne fa nei <strong>di</strong>scorsi con “se . . . allora”.<br />
Il motivo per cui il con<strong>di</strong>zionale è <strong>di</strong>fficile e controverso è che non gli si<br />
può associare una rappresentazione mentale imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong> quello che descrive.<br />
Quando si ascolta A ∧ B, le rappresentazioni nella mente del fatto descr<strong>it</strong>to<br />
da A e <strong>di</strong> quello descr<strong>it</strong>to da B vengono fuse <strong>in</strong> un’unica rappresentazione, del<br />
fatto descr<strong>it</strong>to da A∧B, affiancandole o <strong>in</strong>tegrandole; anche con A∨B le due<br />
rappresentazioni possono essere compresenti, con l’attenzione che si sposta<br />
dall’una all’altra e viceversa, come se si guardassero alternativamente due<br />
quadri vic<strong>in</strong>i. Con il con<strong>di</strong>zionale non è possibile avere una rappresentazione<br />
del fatto descr<strong>it</strong>to da A → B, comb<strong>in</strong>ando quelle relative ad A e B. Non<br />
esiste una rappresentazione unica della fals<strong>it</strong>à <strong>di</strong> A. Vengono meno perciò<br />
gli ausili dell’immag<strong>in</strong>azione e della sensibil<strong>it</strong>à; l’unico modo per dom<strong>in</strong>are il<br />
con<strong>di</strong>zionale è quello <strong>di</strong> imparare bene f<strong>in</strong>o a <strong>in</strong>teriorizzarle le sue con<strong>di</strong>zioni<br />
d’uso, sia il calcolo dei valori <strong>di</strong> ver<strong>it</strong>à sia le leggi e le regole che lo concernono.<br />
La def<strong>in</strong>izione del con<strong>di</strong>zionale tuttavia non è solo adeguata per svolgere<br />
le <strong>di</strong>mostrazioni, grazie alla giustificazione del modus ponens, ma è anche<br />
comoda (nella scelta <strong>di</strong> dare il valore vero quando l’antecedente è falsa) per<br />
la costruzione generale dei l<strong>in</strong>guaggi formali, e la trattazione dei quantificatori<br />
universali ristretti, come abbiamo visto.