Leonardo Mancino - Arcipelago Itaca

Da Pasta madre (inediti)
Franca
Mancinelli
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ho la bocca nera,
inchiostro che ramifica nel petto.
Ho incontrato persone come un tronco
tagliato, stringendo ceneri
tra le braccia che ho perso, che porto
nel petto di anatra sporca.
sempre voltata indietro, guardi da poppa
il torrente che sgorga e si fa quieto
come ogni volta, quando ti allontani
e riconosci il peso che affonda
nello sguardo finalmente aperto
nemmeno una linea
nominabile, soltanto
gioia per ogni terra cancellata.
la gabbia del torace s’è allargata
per lo sbattere d’ali sulla riva
e un piangere che ha fatto baie.
con gli occhi a salutare i
viaggiatori
solitari sul treno della sera
puoi rincasare ora, se lo porti
il mare è un uccello che zittisce.
con la fronte sull’acqua sogna
foglie che tornano verdi
e guizzano alle radici
prima di germogliare,
l’albero capovolto che rinasce
tra piccole luci
che si sono accese.