Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio
Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio
Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 100<br />
questa oscura passione traggono alimento da profondi recessi <strong>del</strong>l'anima sociale, così<br />
come avviene per le radici <strong>del</strong>la saggezza, <strong>del</strong>la bontà e <strong>del</strong>la bellezza" (E. A. Jewel).<br />
Capitolo decimo<br />
I PRECURSORI DELL'ARTE MODERNA<br />
Si affaccia ora il problema se, quando e dove, nell'arte più antica <strong>del</strong>l'occidente, siano<br />
apparse simili manifestazioni. Cercando di stabilire quali fra le tipiche manifestazioni<br />
dei secoli 19° e 20° si siano preparate o annunciate in un dato luogo e in una data<br />
epoca, e quali in un altro luogo o in un'altra epoca, si può riuscire al tempo stesso a<br />
isolare i diversi fattori e a differenziare le varie osservazioni storiche. Si può dire che la<br />
storia abbia fatto la propria esperienza per noi.<br />
Per la situazione storica precedente ai secoli diciannovesimo e ventesimo sono particolarmente<br />
interessanti cinque complessi storici:<br />
1) L'ultima fase <strong>del</strong> tardo romanico, circa il 1125, cioè prima <strong>del</strong>la vittoria <strong>del</strong>l'arte<br />
gotica.<br />
2) L'immagine <strong>del</strong>l'inferno <strong>del</strong> tardo medioevo, rappresentata specialmente da Hieronymus<br />
Bosch (circa il 1500).<br />
3) II manierismo (1520-1590).<br />
4) L'arte <strong>del</strong> Brueghel (metà <strong>del</strong> secolo sedicesimo).<br />
5) L'arte inglese intesa nel suo complesso (da questo punto di vista essa occupa infatti<br />
un posto particolare nella storia <strong>del</strong>l'arte europea).<br />
LA TARDA ARTE ROMANICA E IL DEMONISMO<br />
Paragonata alla demonizzazione <strong>del</strong>l'arte moderna, quella breve fase (di una sola<br />
generazione) che chiude la tarda arte romanica e specialmente quella <strong>del</strong>la Francia, acquista<br />
uno speciale interesse.<br />
Si compie in questa fase una paurosa demonizzazione <strong>del</strong> mondo sacro. Nei portali<br />
di Autun, Vézelay, Moissac, Souillac e Beaulieu le figure sacre, anche considerate dal<br />
punto di vista <strong>del</strong>l'arte figurativa <strong>del</strong> pieno medioevo così lontana dall'uomo, appaiono<br />
come spettri e cadaveri. Cristo può somigliare ad un idolo asiatico o a un despota. Gli<br />
animali apocalittici e gli angeli sono consumati da una demonìa mai vista. Ciò non deve<br />
essere interpretato riferendosi al mondo medievale nel quale si voleva intimidire<br />
l'osservatore con l'assurdità <strong>del</strong>le figure e, nello stesso tempo, spronarlo ad elevare<br />
l'intelletto verso la sfera di contemplazione spirituale. Immediatamente vicino alle figure<br />
di santi e frammiste, o quasi confuse ad esse compaiono infatti immagini di demoni,<br />
di bestie demoniache e di chimere che penetrano fin nell'interno <strong>del</strong>le chiese.<br />
Contemporaneamente si nota una labilità <strong>del</strong>le forme mai vista prima di allora. Prive<br />
di consistenza, le figure che posano il piede intorno all'arco di Vézelay barcollano su<br />
ripidi riquadri che girano tutto all'intorno. È questo il momento in cui fanno la loro<br />
comparsa le figure attaccate tangenzialmente agli archivolti <strong>del</strong> portale, in cui la forma<br />
<strong>del</strong>la ruota girante viene ad assumere il significato di ruota <strong>del</strong>la Fortuna che solleva<br />
l'uomo facendolo poi di nuovo precipitare, disponendo, per la prima volta, a capo<br />
all'ingiù le forme architettoniche. È l'espressione <strong>del</strong>la volubilitas rerum sentita come<br />
una cosa che mette paura, <strong>del</strong>la labilità di tutti i rapporti; e, come tale, essa costituisce<br />
la forma simbolica <strong>del</strong> sentimento che domina il mondo e la vita.<br />
Senso dominante <strong>del</strong>la religione è la paura. Il tema sempre ricorrente è il Giudizio<br />
universale nei suoi aspetti terrificanti. Nell'oscurità quasi tombale <strong>del</strong>le chiese i fe<strong>del</strong>i<br />
se ne stanno impauriti e tremanti al cospetto di Dio. Il misterium tremendum raggiunge<br />
la sua espressione più alta.<br />
Non ci si deve dunque meravigliare che l'espressionismo abbia riscoperto questa fase<br />
<strong>del</strong> tardo romanico. Il fatto che l'espressionismo abbia scoperto se stesso in questa<br />
sua tendenza prediletta, ci aiuta a capirne l'essenza.<br />
6 aprile 2013