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Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

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Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 25<br />

nano gli anni che vanno dal 1880 al 1890. Ma proprio questa fase è, con tutte le sue<br />

degenerazioni, molto istruttiva per arrivare a comprendere l'epoca nel suo complesso.<br />

Molto c'è ancora da dire su di un tale argomento. In questo scritto, mi limiterò solo ad<br />

alcuni punti.<br />

Quando, ad esempio, nel 1848 la sala <strong>del</strong>la Camera dei deputati di Parigi assunse la<br />

forma di un teatro il cui proscenio presentava al <strong>centro</strong> un prospetto dipinto, ciò poteva<br />

spiegarsi con un influsso esercitato dal teatro. Non bisogna però dimenticare che, in<br />

quell'epoca, le discussioni parlamentari erano divenute vere e proprie rappresentazioni<br />

teatrali, per assistere alle quali gli spettatori si affollavano nelle tribune proprio come<br />

avveniva per i "drammi" dei grandi processi sensazionali, la cui fioritura accompagna<br />

quella <strong>del</strong> teatro.<br />

Ma perfino l'architettura sale sulla scena. L'elemento teatrale storicizzante trova la<br />

sua espressione più caratteristica negli edifici di Luigi II di Baviera. Nella sua residenza<br />

di Monaco, gli ambienti dei piani superiori erano in parte ornati con decorazioni teatrali,<br />

in parte erano sistemati a diorama. I castelli di Neuschwanstein, Hohenschwangau,<br />

Linderhof, Herrenchiemsee, sorti nello spirito <strong>del</strong> teatro e divenuti essi stessi palcoscenici<br />

di teatro, sono quasi "decorazioni" teatrali tridimensionali.<br />

Il teatro penetra nell'abitazione privata con il salone di rappresentanza <strong>del</strong>la metà<br />

<strong>del</strong> secolo diciannovesimo. Una stanza come l'Atelier di Makart, la quale ha determinato<br />

lo stile "makartiano" <strong>del</strong>la casa e <strong>del</strong>la decorazione, vuole significare che il pittore "si<br />

mette sulla scena" (fig. 24). Un particolare è molto significativo, cioè la collocazione<br />

obliqua dei mobili e <strong>del</strong>le quinte, sconosciuta a tutti i precedenti stili di arredamento.<br />

Essa è l'origine <strong>del</strong> principio sul quale si basa il teatro <strong>del</strong> tardo barocco: la "scena ad<br />

angolo".<br />

Ciò che maggiormente colpisce e provoca un senso di pena è il vedere come l'elemento<br />

teatrale invada completamente campi ad esso estranei. Ciò appare evidente<br />

quando si confrontino i monumenti <strong>del</strong> tardo secolo diciannovesimo con le forme pure<br />

<strong>del</strong> monumento degli anni intorno al 1800 e con il monumento museografico <strong>del</strong> 1820<br />

circa. Un esempio di un monumento architettonico figurativo "di gala", sorto sotto l'influsso<br />

<strong>del</strong> teatro, è il monumento di Bruno Schmitz sul monte Kyffhauser, in Turingia<br />

(fig. 25). "L'atmosfera romantica <strong>del</strong> cortile, ai piedi <strong>del</strong>la torre recante la figura<br />

<strong>del</strong>l'imperatore Barbarossa seduto sul trono è un "teatro" <strong>del</strong>la peggiore specie" (H.<br />

Schrade). Anche il semplice monumento figurativo si teatralizza sempre più come, ad<br />

esempio, nelle opere di Dalou.<br />

Wagner aveva riservato al pittore, come massimo suo compito, la concezione <strong>del</strong>la<br />

scena. Il lato caricaturale di questo programma consiste nella predilezione per i cosiddetti<br />

cosmorami e diorami, specie di panorami nei quali l'immagine, dipinta a guisa di<br />

scenario, diviene un primo piano a rilievo. Si giunge così al punto da allestire una esposizione<br />

di quadri accompagnata da manifestazioni teatrali accessorie. In quest'epoca,<br />

ad esempio, fu esposto a Vienna il colossale dipinto di J. Payer dal titolo "senza ritorno",<br />

rappresentante l'equipaggio <strong>del</strong>la spedizione austriaca al Polo raccolto in un<br />

drammatico gruppo. Per rendere l'illusione più evidente si fece risuonare nell'ambiente<br />

buio il sibilo di un ventilatore.<br />

Una grande parte dei quadri narrativi <strong>del</strong>la fine <strong>del</strong> secolo diciannovesimo è concepita<br />

a guisa di scenario. Guardando molti di essi si dubita se s'intenda rappresentare<br />

proprio l'avvenimento storico ovvero la sua rappresentazione sulla scena. Un esempio<br />

fra i molti eseguiti da Piloty ci viene offerto dal quadro intitolato "Seni presso il cadavere<br />

di Wallenstein". 45<br />

A questo tipo appartengono anche i grandi cortei <strong>del</strong>l'epoca in costume storico e i<br />

balli mascherati.<br />

Il carattere teatrale è stato, con ragione, considerato anche una peculiarità <strong>del</strong> barocco<br />

ed è compito di studi futuri distinguere il senso teatrale <strong>del</strong> rinascimento e <strong>del</strong><br />

barocco da quello <strong>del</strong> neorinascimento e <strong>del</strong> neobarocco.<br />

La distinzione urterà contro il problema <strong>del</strong>l'attore e <strong>del</strong>la presentazione, cioè <strong>del</strong>lo<br />

"istrionismo". Siamo nell'epoca in cui trionfa l'attore professionista il quale, mai come<br />

45 H. BEENKEN, Das Jahrhundert in der deutschen Kunst, Monaco 1944.<br />

6 aprile 2013

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