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Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

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Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 93<br />

I fenomeni critici <strong>del</strong>l'arte dimostrano soprattutto che il turbamento si estende ad<br />

ogni specie di rapporto umano.<br />

Turbato è il rapporto <strong>del</strong>l'uomo con Dio. Ciò è soprattutto evidente se si considerano<br />

i nuovi temi nei quali si concentrano le forze che prima erano rivolte verso il tempio, la<br />

chiesa, l'immagine divina. Le nuove divinità <strong>del</strong>l'uomo sono la natura, l'arte, la macchina;<br />

l'Universo, il Caos, il Nulla.<br />

Turbato è il rapporto <strong>del</strong>l'uomo con se stesso. Egli si contempla (questo si nota con<br />

evidenza nell'immagine umana) con diffidenza, angoscia e sgomento. Si sente destinato<br />

alla morte. Nel suo intimo si è lacerato il mondo <strong>del</strong>la ragione e <strong>del</strong>la passione.<br />

Questa affermazione trova conferma nella contrapposizione fra il culto <strong>del</strong> razionale<br />

nell'architettura moderna e il culto <strong>del</strong>l'irrazionale nella pittura.<br />

Alla prima manca il calore - nell'architettura costruttivistica è chiaro infatti il gelo <strong>del</strong><br />

pensiero moderno; - alla seconda manca la luce spirituale: essa è infuocata ma non<br />

sprigiona luce. Così, le tendenze principali <strong>del</strong>l'arte moderna, quelle di cui l'uomo moderno<br />

è più di tutto orgoglioso, illustrano direttamente la diagnosi fatta da W. Iwanow:<br />

"Sembra che l'uomo non sia mai stato così disfatto e fluido e, contemporaneamente,<br />

così chiuso e murato in se stesso, così gelido di cuore come oggi".<br />

Turbato è il rapporto <strong>del</strong>l'uomo con il proprio simile. Ciò è evidentissimo in quelle<br />

tendenze <strong>del</strong>la pittura moderna nelle quali l'uomo, relegato al livello <strong>del</strong>le altre cose<br />

visibili (in sostanza, al livello <strong>del</strong>le cose morte, anzi le più morte), non è più consapevole<br />

- come avviene nei turbamenti patologici <strong>del</strong>la coscienza singola - <strong>del</strong>la vita psichica<br />

degli altri.<br />

Turbato è il rapporto <strong>del</strong>l'uomo con la natura. L'uomo si trasforma (ciò è palese nel<br />

fenomeno <strong>del</strong> giardino) divenendo passivo e sentimentale. Non si sente più "coronamento<br />

<strong>del</strong>la creazione", signore e <strong>centro</strong> <strong>del</strong>la natura. D'altro canto - e questo si nota<br />

subito nelle opere <strong>del</strong> costruttore - il suo rapporto alla natura è freddo e brutale. In<br />

modo speciale viene ad essere turbato anche il rapporto con la terra con la quale l'uomo<br />

è solidale, ciò che è evidentissimo nell'architettura priva di base.<br />

Turbato è anche il rapporto <strong>del</strong>l'uomo col tempo. Non potendo egli concepire l'eternità<br />

come qualche cosa fuori <strong>del</strong> tempo, egli la intende come un tempo senza fine. Per<br />

lui il presente è perduto; egli non lo considera come l'arrestarsi <strong>del</strong> tempo nel momento<br />

in cui tempo ed eternità si toccano, bensì soltanto come un punto privo di estensibilità<br />

fra ciò che non è più e ciò che non è ancora; e questo può essere considerato<br />

come nichilismo <strong>del</strong>la temporalità. 171 L'uomo cerca di ritrovare il suo stato perfettissimo,<br />

da una parte nel lontano passato, dall'altra nel lontano futuro. Ciò spiega immediatamente<br />

la ragione per la quale l'architettura venga attratta, da una parte e dall'altra,<br />

dal futurismo e dall'imitazione <strong>del</strong> passato, la pittura, invece, dal futurismo e dal<br />

primitivismo: "È stato sottratto alla vita eterna il dono <strong>del</strong>la perfezione artistica per attribuirlo<br />

ad un tempo passato o ad un tempo futuro". 172 Per l'uomo il paradiso non<br />

consiste nell'eternità bensì nel tempo o spazio più lontano, qui sulla terra, nella "innocenza"<br />

<strong>del</strong>le isole <strong>del</strong> Pacifico o nella utopia <strong>del</strong>la società perfetta, oppure nella solitaria<br />

profondità <strong>del</strong>l'inconscio.<br />

Turbato è infine il rapporto <strong>del</strong>l'uomo con la sfera spirituale. Si sono, per così dire,<br />

aperte le porte <strong>del</strong> mondo inferiore che ora si riversa in tutta la vita compenetrandola.<br />

Con maggiore evidenza che altrove, la demonizzazione <strong>del</strong>l'arte si avverte in quelle<br />

tendenze <strong>del</strong>la pittura moderna che, consapevolmente o inconsapevolmente, dimostrano<br />

l'irruzione di questo caotico mondo inferiore nel mondo <strong>del</strong>l'uomo; e ciò avviene<br />

con quella forza creativa usata prima soltanto nelle rappresentazioni <strong>del</strong> mondo sacro.<br />

171 Cfr. F. VON BAADER, Elementarbegrife über die Zeit…, 1831 e H. SEDLMAYR, Die wahre und die falsche<br />

Gegenwart, in "Mercur", 1955, fasc. di maggio.<br />

172 L. VENTURI, La critique d'art en France dès 1840 a 1850, in "Résumés" <strong>del</strong> XIV congresso internazionale<br />

di storia <strong>del</strong>l'arte, 1936.<br />

6 aprile 2013

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