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Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

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Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 3<br />

INTRODUZIONE<br />

Anche la storia <strong>del</strong>l'arte non è fine a se stessa: essa serve alla conoscensa <strong>del</strong>l'uomo.<br />

(W. PINDER)<br />

IL TEMA<br />

Negli anni e nei decenni che precedettero il 1789 ebbe inizio in Europa una rivoluzione<br />

d'incredibili proporzioni. Gli avvenimenti che vengono di solito riassunti nel nome<br />

di "rivoluzione francese" non sono che un aspetto, quello più visibile, di questo largo<br />

e profondo rivolgimento. La situazione che ne derivò non è stata superata, almeno<br />

fino ad oggi, né sul piano spirituale e neppure su quello pratico.<br />

Cercar di capire ciò che avvenne allora è forse il compito più attuale che le scienze<br />

storiche possano proporsi. Quella svolta, infatti, non c'interessa soltanto da un punto<br />

di vista storico ma ci tocca personalmente, perché da essa deriva la nostra realtà presente<br />

e perché, risalendo ad essa, noi arriviamo a comprendere la nostra attuale situazione:<br />

arriviamo cioè a conoscere noi stessi.<br />

L'esame <strong>del</strong>le opere d'arte ci porta a constatazioni che possono essere decisive per<br />

capire quella rivoluzione interiore. Tutto ciò che è inconfondibile, che è nuovo, che si<br />

mostrò allora per la prima volta e che, come si suol dire, fece epoca, può essere colto<br />

nel modo migliore esaminando una serie di fenomeni che compaiono nel campo<br />

<strong>del</strong>l'arte. Tali fenomeni hanno infatti per noi uno straordinario significato e, se saremo<br />

in grado di considerarli non solo come realtà storiche ma anche come sintomi, riusciremo<br />

a fare la diagnosi <strong>del</strong>le sofferenze <strong>del</strong> nostro secolo. La nostra situazione attuale<br />

viene, in realtà, sentita come una vera malattia.<br />

Nell'intento di definire i caratteri di quest'epoca si è voluto - come ad esempio ha<br />

fatto Oswald Spengler - considerare i fenomeni artistici come sintomi. Lo stesso Spengler<br />

però, e la maggior parte degli altri studiosi, non li hanno ritenuti eccezionali; ne<br />

hanno anzi riscontrato analogie in altre epoche. Invece, proprio nel 1760 cominciano a<br />

notarsi, nel campo <strong>del</strong>l'arte, fenomeni completamente nuovi, mai comparsi prima di allora<br />

nel corso <strong>del</strong>la storia. La forza simbolica con la quale questi fenomeni mettono in<br />

luce i rivolgimenti avvenuti nel profondo <strong>del</strong> mondo spirituale è così grande che un<br />

giorno ci sembrerà impossibile di non aver immediatamente compreso quello che l'opera<br />

d'arte tentava di rivelarci.<br />

Forse già da tempo avremmo capito, se la paura di ciò che avremmo visto non ci avesse<br />

chiuso gli occhi. Occorre infatti molto coraggio per osservare la situazione senza<br />

sentirsi disperati. Un'attenta osservazione può però, d'altro canto, essere fonte di coraggio.<br />

Pur riuscendo a trarre dal profondo le sue valutazioni, la scienza non può certo pretendere<br />

di far sentire il proprio peso sul piatto <strong>del</strong>la bilancia degli Eoni. Ma, come nei<br />

turbamenti sentimentali rendere chiaro e consapevole ciò che è confuso può far ritrovare<br />

l'equilibrio perduto e allontanare il pericolo, così un esame <strong>del</strong>la nostra epoca dal<br />

punto di vista <strong>del</strong>l'arte potrà indicarci da dove occorra prendere le mosse per risolvere<br />

una situazione divenuta ormai causa di tormento per tanti. Tutto ciò, naturalmente, al<br />

di là di un interesse puramente teorico che in tempi così carichi di avvenimenti drammatici<br />

costituirebbe una attrazione mediocre.<br />

Sembra dunque essere riservato alla nostra epoca il compito non soltanto individuale<br />

ma anche collettivo di giungere - mediante la comprensione di ciò che era inconscio -<br />

a un nuovo senso di immediatezza e di spontaneità.<br />

IL METODO<br />

In teoria è stata già ammessa la possibilità di servirsi <strong>del</strong>l'arte come strumento per<br />

cogliere le caratteristiche di un'epoca. Nel 1939 René Huyghe formulò con molta chiarezza<br />

le basi di un tale metodo: "L'arte è, per la storia <strong>del</strong>le comunità umane, ciò che il<br />

6 aprile 2013

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