Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio
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Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 9<br />
Proprio dall'incertezza di questi antichi temi architettonici si comprende che i veri inizi<br />
di un nuovo stile risalgono a temi <strong>del</strong> tutto diversi, a temi che, fino allora, non avevano<br />
conosciuto né i periodi più antichi e neppure altre civiltà <strong>del</strong> mondo.<br />
IL GIARDINO "ALL'INGLESE"<br />
Il giardino-paesaggio "all'inglese" sorge in Inghilterra intorno al 1720 come contrapposizione<br />
cosciente al giardino architettonico francese, la cui geometria <strong>del</strong> disegno e<br />
<strong>del</strong>la vegetazione viene respinta come innaturale. Dal 1760 il giardino "all'inglese"<br />
conquista tutto il continente. Valenti artisti sviluppano le sue incerte forme iniziali ottenendo<br />
forme sempre più grandiose. Dovunque, e spesso con enormi spese, i parchi<br />
francesi si trasformano in parchi "all'inglese" e intorno al 1830 intere zone vengono<br />
adattate a parchi naturali (figg. 1,3,4). L'entusiasmo per questa nuova forma d'arte si<br />
fa strada in vasti ambienti. Il principe Armin von Puckler-Muskau che per ben due volte<br />
trasformò i suoi grandi possedimenti <strong>del</strong>la Slesia in un unico giardino "all'inglese", determinando<br />
così la propria rovina, parla ancora - verso il declino di quest'epoca - di<br />
"parcomania".<br />
Dal rinascimento in poi, la gara fra le arti, il paragone, era il tema stabile <strong>del</strong>la teoria<br />
<strong>del</strong>l'arte. 5 Ora, per la prima volta, il primato viene conquistato dall'arte <strong>del</strong> giardino. I<br />
teorici <strong>del</strong> tempo attribuiscono ciò a vari motivi. Innanzitutto l'arte <strong>del</strong> giardino è, fra<br />
tutte le arti, quella che possiede maggiori possibilità di sviluppo. Essa abbraccia infatti<br />
l'architettura e la scultura, e l'architettura comprende, a sua volta, la scultura, l'ornamentazione<br />
e la pittura. L'arte <strong>del</strong> giardino crea dunque, nella sua forma più ampia,<br />
l'opera d'arte unitaria per eccellenza. Ma, anche da un punto di vista più profondo essa<br />
è completa. Come rivale <strong>del</strong>l'architettura e superando questa nel suo senso di spazio,<br />
essa crea concezioni spaziali grandiose e libere, "compone", si può dire, con gruppi di<br />
alberi e di cespugli, con colline e superfici erbose, con ruscelli e con stagni, intrecciando<br />
a queste masse libere l'ornamento di piante fiorite. Con elementi offerti dalla natura<br />
essa costruisce quelle immagini naturali che il pittore è costretto a relegare su di una<br />
superficie. Non sono poche immagini, ma intere serie di immagini; e ciò costituisce un<br />
privilegio che le altre arti - eccetto la musica - non possono certo offrire. Con le sue<br />
varie scene l'arte <strong>del</strong> giardino può suscitare anche una gamma di sensazioni, le più varie:<br />
<strong>del</strong>la grandezza, <strong>del</strong>la grazia, <strong>del</strong>la serenità, <strong>del</strong>la malinconia, <strong>del</strong>la rudezza. 6 Essa<br />
si trova - e questa è la ragione principale <strong>del</strong> suo acquisito primato - in intima unione<br />
con la natura; nessuna <strong>del</strong>le arti imitative è tanto connessa con la natura come questa.<br />
7 Una tale motivazione teorica sul primato significherebbe ben poco se l'esperienza<br />
non dimostrasse che tutto l'entusiasmo di quell'epoca è ora rivolto, ovunque, al giardino<br />
"all'inglese", e in misura maggiore che agli altri temi. Dappertutto si manifesta una<br />
vera e propria passione per questa nuova specie di opere d'arte, passione che può essere<br />
paragonata soltanto alla passione per l'architettura <strong>del</strong>l'epoca barocca.<br />
Tutto ciò dimostra che il giardino "all'inglese "deve essere considerato molto più che<br />
una nuova forma di giardino.<br />
Esso vuole significare la ribellione all'egemonia <strong>del</strong>l'architettura, cioè una specie di<br />
rapporto <strong>del</strong> tutto nuovo fra uomo e natura, e - in genere - una nuova concezione<br />
<strong>del</strong>l'arte.<br />
Una premessa perché possa sorgere il giardino "all'inglese", è che il rapporto<br />
<strong>del</strong>l'uomo nei confronti <strong>del</strong>la natura si muti in un rapporto passivo. 8 Questa nuova<br />
soggezione passiva alla natura corrisponde ad una esigenza etico-religiosa: la stessa<br />
parola "natura "contiene una sfumatura religiosa.<br />
La natura in senso panteistico assurge ora a forma universale <strong>del</strong>lo spirito. Essa non<br />
sta di fronte all'uomo come qualche cosa di estraneo, ma l'uomo si fonde con essa<br />
5 F. HALLBAUM, Der Landschaftsgarten, Monaco 1927.<br />
6 Ibid.<br />
7 Ibid., che riporto in parte testualmente.<br />
8 Ibid.<br />
6 aprile 2013