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Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

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Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 49<br />

grande opera d'arte unitaria il cui fondamento fu creato dall'architettura, ma anche il<br />

microcosmo <strong>del</strong> dipinto, che dall'età di Giotto sino alla fine <strong>del</strong> barocco costituiva un<br />

compendio <strong>del</strong>le arti figurative piatte - in se stesso una piccola opera unitaria - e poteva<br />

quindi essere considerato la grande arte di quell'epoca. Anche il quadro viene<br />

scomposto in tutte le direzioni nei suoi elementi costitutivi.<br />

Alla fine di questo processo di decomposizione tutte le possibilità di riduzione<br />

<strong>del</strong>l'antica pittura sono schierate l'una accanto all'altra, spesso anche nell'opera di un<br />

singolo artista. Negli esperimenti di un Paul Klee esse vengono, in un certo senso, collaudate<br />

sistematicamente: "Ho tentato il disegno puro, ho tentato la pittura pura a<br />

chiaroscuro e a colore, ho tentato tutte le operazioni singole alle quali mi poteva indurre<br />

il mio orientamento nella sfera <strong>del</strong> colore. Ho elaborato perciò i tipi <strong>del</strong>la pittura<br />

a chiaroscuro carica di colore, <strong>del</strong>la pittura a colori complementari, <strong>del</strong>la pittura variopinta<br />

e di quella a colore unito… Poi ho provato, in due tipi, tutte le possibili sintesi di<br />

colore, provando e riprovando e sempre cercando di mantenere il più possibile la purezza<br />

<strong>del</strong>l'elemento". 96<br />

Intorno al 1925 si raggiunge un punto, oltre il quale un ulteriore frazionamento <strong>del</strong>le<br />

arti in elementi non è più immaginabile.<br />

Scompare così per sempre l'unità <strong>del</strong>le arti. Un edificio sorge ora direttamente dal<br />

paesaggio, una scultura si trova in mezzo ad architetture o a quadri, un quadro sta appeso<br />

in quel dato punto, direttamente ad una nuda parete. L'antico connubio <strong>del</strong>le arti<br />

viene sostituito dalla "composizione", una parola che Goethe odiava.<br />

LA MORTE DELL'OPERA D'ARTE UNITARIA<br />

Nella medesima epoca ha inizio il processo di smembramento <strong>del</strong>le opere d'arte unitarie<br />

che ancora esistevano. Dalle antiche chiese, dai castelli, dai palazzi provengono,<br />

sin dalla fine <strong>del</strong> secolo diciottesimo, serie infinite di opere d'arte, frammenti di un<br />

complesso che un tempo tutte le comprendeva. Esse sono state strappate dal loro<br />

grembo materno e disperse nell'abbandono <strong>del</strong> mercato antiquario, nei musei pubblici<br />

e privati, pomposi asili dei senzatetto.<br />

Si determina così la situazione museografica. Mediatore ne diviene l'antiquario. Essa<br />

è accompagnata e sostenuta da una concezione che, nella sua tendenza verso tutto ciò<br />

che è frammentario, accetta come presupposto questa tarda e innaturale scissione <strong>del</strong>le<br />

arti, dividendo anche ciò che è indivisibile: il contenuto dalla forma.<br />

Nei musei si perpetua la separazione <strong>del</strong>le arti. Quello che in origine era parte di un<br />

tutto, appare ora cru<strong>del</strong>mente smembrato e trova posto, rispettivamente, nelle varie<br />

specie di musei. Può accadere così che una pala d'altare trovi asilo in una pinacoteca,<br />

le opere plastiche <strong>del</strong>lo stesso altare in una collezione di sculture, le suppellettili e le<br />

parti ornamentali in un museo artigiano.<br />

Quello che dovranno poi sperimentare su larga scala gli uomini (essere cioè strappati<br />

violentemente dalle loro terre e costretti a emigrare e a vedere le loro famiglie scompaginate)<br />

avviene qui, quasi in maniera profetica, per i santuari e per l'arte antica.<br />

Una scienza che, secondo l'idea divisionistica <strong>del</strong> secolo diciannovesimo, distingua i<br />

singoli generi artistici, sanziona la innaturale situazione museografica. La sanziona, invece<br />

di considerarla una inevitabile necessità e prende come base <strong>del</strong>la sua dimostrazione<br />

storica le singole arti, demolendone l'unità originaria anche là dove questa unità<br />

sussiste ancora.<br />

Una prima opposizione contro l'isolamento <strong>del</strong>le arti si poteva notare nella nostalgia<br />

che il romanticismo ebbe per l'opera d'arte unitaria, nostalgia che non servì però a riportarla<br />

in vita. Solo nel periodo neorinascimentale si nota una rinascita <strong>del</strong>l'opera<br />

d'arte unitaria. Semper e Wagner furono intimamente convinti <strong>del</strong>l'originario legame fra<br />

tutte le arti. 97 "È perciò lecito ammettere che solo con il decadere <strong>del</strong>le arti anche l'ar-<br />

96 P. KLEE, Über die moderne Kunst, 1924, nuova edizione Berna 1945.<br />

97 W. MRAZEK, Iconologie der barocken Deckenmalerei, in "Sitzungsberichte der Oesterreichischen Akademie<br />

der Wissenschaften", classe di scienze storico-filosofiche, vol. 228, 3a dissertazione, 1953.<br />

6 aprile 2013

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