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Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

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Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 109<br />

Prescindendo dal giardino romantico "all'inglese", non è più l'Inghilterra ma di nuovo<br />

la Francia a portare le idee radicalmente nuove, protese verso l'avvenire. Solamente ora<br />

il contrasto col barocco tocca nell'arte l'estremo limite, sebbene sotto certi aspetti il<br />

carattere ufficiale sia più vicino al secolo diciassettesimo che non all'inizio e alla metà<br />

<strong>del</strong> diciottesimo. Solo in Francia si trae l'estrema conseguenza dalla identificazione di<br />

architettura e geometria, identificazione divenuta determinante a cominciare da<br />

quest'epoca. 199 Soltanto con Goya, il solitario antagonista <strong>del</strong>la religione <strong>del</strong>la ragione,<br />

nasce il prototipo <strong>del</strong>la pittura moderna.<br />

L'Inghilterra non ha più partecipato a questo progresso.<br />

SGUARDO D'INSIEME<br />

Il processo ha dunque inizio in Francia intorno al 1700 e, indipendentemente e con<br />

forme <strong>del</strong> tutto diverse, in Inghilterra.<br />

Soltanto dopo essersi sviluppato in maniera autonoma in Francia fino ad un determinato<br />

grado, cioè fino all'epoca di Luigi XVI, esso accoglie il processo inglese alimentato<br />

da una antichissima e costante tradizione. Fra il 1760 e il 1790 l'Inghilterra assume<br />

quindi il comando anche sul continente. Ma la rivoluzione francese è la prima a ricavare<br />

dalle premesse inglesi le conseguenze determinanti.<br />

Nelle fasi régence, rococò, Luigi XVI, la Francia ha preparato la rivoluzione, l'Inghilterra<br />

l'ha introdotta, la Francia <strong>del</strong>la rivoluzione e la Spagna, o più precisamente il Goya<br />

(perché non è un puro caso che nella pittura conti proprio ora il genio individuale)<br />

l'hanno compiuta.<br />

Non v'è dubbio che gli inizi <strong>del</strong>la tendenza verso l'autonomia <strong>del</strong>le arti si trovano -<br />

come quelli <strong>del</strong> deismo radicale e <strong>del</strong> panteismo - in Inghilterra, dove però rimangono<br />

imbrigliati.<br />

Capitolo dodicesimo<br />

DALLA "LIBERAZIONE "ALLA NEGAZIONE DELL'ARTE<br />

PUNTI FOCALI DEL MOVIMENTO<br />

Dopo aver riconosciuto l'impronta <strong>del</strong>l'epoca, non è difficile seguire il decorso <strong>del</strong>la<br />

malattia considerando tutti i fenomeni che in esso si incrociano e si sovrappongono.<br />

Il movimento storico <strong>del</strong>l'arte comincia, in questi centocinquant'anni, con la nascita<br />

dei nuovi estremi e prosegue col tentativo di moderare, d'intercettare o per così dire<br />

relegare tali estremi nell'inconscio. Di qui essi erompono con veemenza ancora maggiore,<br />

e con forze già indebolite comincia di nuovo il processo di difesa.<br />

Il miglior modo per osservare questo processo è di collocarlo sullo stesso piano <strong>del</strong>le<br />

rivoluzioni politico-sociali e <strong>del</strong>le reazioni che da esse derivano.<br />

Al suo inizio sta la concezione <strong>del</strong>le nuove divinità nell'arte: <strong>del</strong>la natura vista sotto<br />

due diversi aspetti (cioè nel suo eterno divenire e nel suo eterno essere) e dei demoni<br />

(Goya); <strong>del</strong> nuovo paradiso e <strong>del</strong> nuovo inferno. Questa epoca offre la chiave per capire<br />

tutto il processo fino all'epoca attuale; essa non sarà mai studiata abbastanza se si<br />

vuole arrivare a comprendere la situazione odierna dalle sue origini.<br />

In opposizione al carattere paurosamente accentato di quest'arte "non umana" seguirà<br />

il ritorno alle epoche più vicine all'uomo. Per mitigare la situazione viene in un<br />

primo tempo chiamata in aiuto la grecità <strong>del</strong>la bellezza umana e, contemporaneamente,<br />

anche il gotico, nel quale l'equilibrio fra natura e superna tura è istintivamente sentito.<br />

Ambedue però sono insufficienti. L'arte si rifugia poi nel presente e nella vita di<br />

199 Manca ancora una esposizione complessiva <strong>del</strong>la rivoluzione francese nell'arte. Importantissime le<br />

pubblicazioni di E. Kaufmann.<br />

6 aprile 2013

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