31.05.2013 Views

Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 57<br />

e rigonfie ci sembra un organismo vivente. Quando Hermann Obrist disegna <strong>del</strong>le poltrone,<br />

i braccioli appaiono come braccia muscolose che afferrano e immobilizzano. In<br />

altri casi questo principio si esplica in forme che non rappresentano la speciale funzione<br />

<strong>del</strong>le singole membra bensì in forme che hanno un carattere genericamente vivo".<br />

Talvolta questo principio <strong>del</strong>lo stile floreale ammorbidisce tutto ciò che è tettonico:<br />

si comincia dall'ornamento, con le sue tipiche forme fluenti che ricordano le onde e per<br />

il quale le ninfèe e il collo <strong>del</strong> cigno sono ideali motivi di decorazione; si passa poi alla<br />

scrittura che, per la prima volta, diviene medusiforme e ondeggiante e si giunge ai<br />

mo<strong>del</strong>li di mobili in pastiglia e, infine, alla stessa architettura monumentale. La parete<br />

di una casa, le cornici <strong>del</strong>le porte e <strong>del</strong>le finestre, le ringhiere e i gradini si piegano<br />

come se fossero di pasta, e, non solo - come nel barocco - deviando dall'orizzontalità<br />

ma anche dalla verticalità.<br />

L'attacco contro l'elemento tettonico viene proprio dalla parte opposta a quella doride;<br />

si mosse l'attacco contro l'architettura <strong>del</strong>la rivoluzione: non dalla geometria, ma<br />

dalla vita; dalla vita concepita come un impulso libero e vitale, ossia come vitalismo.<br />

Esiste una analogia con certi orientamenti contemporanei <strong>del</strong>la filosofia vitalistica. È in<br />

questa medesima epoca che si scopre l'arte minoica atettonica.<br />

È facile comprendere che, dopo questo intermezzo, la nuova architettura cubica<br />

<strong>del</strong>l'inizio <strong>del</strong>la seconda rivoluzione apparisse come un semplice ritorno al carattere<br />

architettonico.<br />

LA SECONDA RIVOLUZIONE CONTRO L'ARCHITETTURA:<br />

NEGAZIONE DELLA BASE TERRENA<br />

"Questa trasformazione <strong>del</strong>la precedente concezione <strong>del</strong>la vita cominciò inavvertitamente,<br />

e in quel momento molti provarono un indefinibile senso di paura, come se la<br />

terra scomparisse sotto i loro piedi" (W. Iwanow).<br />

Intorno al 1890-1900, proprio quando riaffiora l'idea <strong>del</strong>la costruzione sferica, si<br />

annuncia lo scoppio <strong>del</strong>la nuova rivoluzione.<br />

Al suo primo apparire l'idea <strong>del</strong>la costruzione sferica era puramente utopistica. Intorno<br />

al 1800 non esisteva infatti né un materiale né una tecnica con i quali essa potesse<br />

essere realizzata. Solo con il perfezionamento <strong>del</strong>la tecnica costruttiva con scheletri<br />

di acciaio - tecnica che aveva fatto notevolmente progredire il tema <strong>del</strong>l'Esposizione<br />

- l'utopia fu realizzabile. Così, intorno al 1890 ricompaiono i progetti per le costruzioni<br />

sferiche di dimensioni gigantesche, le quali, dopo la Torre Eiffel, entrano a far<br />

parte <strong>del</strong>le imprese realizzabili. Così, ad esempio, il progetto - assolutamente privo di<br />

valore artistico - di uno spagnolo che nel 1892 propose, per un monumento a Cristoforo<br />

Colombo nel quarto anniversario <strong>del</strong>la scoperta <strong>del</strong>l'America, la costruzione di un<br />

mappamondo in acciaio di trecento metri di diametro. Nel suo interno, esso doveva<br />

contenere sale per conferenze, musei, ambienti di svago. Da tutto il complesso traspare<br />

lo spirito <strong>del</strong>le Esposizioni mondiali. E proprio in una Esposizione, l'idea fu realizzata<br />

per la prima volta. All'Esposizione mondiale di Parigi <strong>del</strong> 1900 uno dei motivi di<br />

maggior sensazione era infatti costituito da una costruzione sferica di circa cinquanta<br />

metri di diametro che rappresentava il globo terrestre.<br />

Ma questa idea doveva assumere la sua forma estrema nell'architettura dei futuristi<br />

russi. Considerata come sintomo e simbolo, essa è di un'importanza incomparabile<br />

(fig. 29).<br />

La sfera non poggia più sulla terra: è sospesa. È un pallone di vetro e ferro, apparentemente<br />

non sostenuto da niente, solo sorretto nella parte inferiore da una rete di<br />

metallo fine come una tela di ragno, a forma di cono rovesciato che tocca terra solo<br />

con il vertice. La costruzione è retta da cavi di acciaio.<br />

Il principio generale realizzato in questo progetto è formulato con esattezza da un<br />

critico contemporaneo, l'architetto e scrittore sovietico El Lissitzky, che così si esprime:<br />

"una <strong>del</strong>le nostre idee <strong>del</strong>l'avvenire è il superamento <strong>del</strong>le fondamenta, cioè <strong>del</strong> legame<br />

con la terra. Abbiamo sviluppato questa idea in una serie di progetti". Egli accenna poi<br />

6 aprile 2013

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!