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Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

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Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 54<br />

Intorno al 1770, cioè vent'anni prima <strong>del</strong>lo scoppio <strong>del</strong>la rivoluzione francese, per la<br />

prima volta in tutta la storia <strong>del</strong>l'architettura viene usata la sfera come forma di un edificio.<br />

103<br />

Essa sorge come un aerostato all'approdo, con i ponti gettati sul terreno ch'essa tocca<br />

in un solo punto, così come si può osservare nel fantastico progetto per una "Casa<br />

per le guardie campestri" ideato da Claude Nicolas Ledoux, capo <strong>del</strong>la rivoluzione architettonica<br />

(fig. 7). La destinazione di questo edificio non è affatto motivata, e tutto<br />

l'insieme ha un aspetto addirittura pazzesco. Sembra ozioso occuparsi di una simile<br />

follia. Questo fantasma rivela però immediatamente che nell'architettura si è compiuta<br />

la più straordinaria trasformazione che si sia mai vista. Infatti, una simile idea - sia pure<br />

intesa come un semplice scherzo <strong>del</strong>la fantasia - può essere concepita unicamente<br />

se, in precedenza, essa viene messa in rapporto con la geometria.<br />

La sfera è una forma non architettonica, anzi, antiarchitettonica. Cubo, piramide, cilindro<br />

sono comunque, in un senso molto vago, forme primitive <strong>del</strong>l'architettura: la<br />

sfera certamente no. In epoche più antiche infatti, esistevano la piramide e la mezza<br />

sfera come forma base di interi edifici; mai però la sfera. E anche per le altre figure è<br />

necessario fare <strong>del</strong>le restrizioni per trasformarle da figure geometriche in forme architettoniche<br />

fondamentali. Un cilindro, per esempio, è una forma architettonica soltanto<br />

quando esso si trova in posizione verticale, un cono soltanto quando poggia sulla sua<br />

base circolare e non quando sta in bilico sul vertice. Tettonico, cioè costruttivo, è ciò<br />

che si costruisce avendo la terra come base. Anche architetture che sembrano sospese<br />

- come alcune architetture gotiche e barocche - riconoscono la terra come loro possibile<br />

base, in direzione <strong>del</strong>la quale esse si librano o alla quale, librandosi, esse si riferiscono.<br />

La sfera nega invece la base terrena.<br />

Dove la sfera diviene la forma-base di un edificio, è necessario presupporre un<br />

dogma che comprende in sé due assiomi:<br />

Primo assioma: le forme fondamentali geometriche - o, meglio, stereotomiche - sono<br />

anche forme architettoniche (Per l'elemento stereotomico come categoria nella<br />

"nuova architettura" 104 (figg. 5, 6, 7).<br />

Secondo assioma: ogni forma geometrica elementare è capace di creare la forma<br />

fondamentale di tutto un edificio.<br />

Questo dogma è molto diffuso già fin dai tempi <strong>del</strong>la rivoluzione francese; se ne vede<br />

il riflesso nei progetti, e spesso anche nelle formulazioni <strong>del</strong>la teoria architettonica<br />

moderna. Esso ha trovato posto persino nei manuali e nei lessici di questa tendenza ed<br />

è divenuto la naturale definizione <strong>del</strong>l'architettura. Prima di fare ogni altra differenziazione<br />

si potrebbe esaminare tutta l'architettura postrivoluzionaria e cercare di stabilire<br />

se essa abbia, o no, accettato interiormente questo dogma con le conseguenze che<br />

necessariamente ne derivano.<br />

La cosiddetta architettura <strong>del</strong>la rivoluzione, quella cioè <strong>del</strong>l'epoca intorno al 1789,<br />

ha posto dunque questo dogma. Nel 1793, in occasione di un concorso indetto dal<br />

"Convent", Du Fourny così si espresse: "L'architettura si deve rigenerare per mezzo<br />

<strong>del</strong>la geometria". Si capisce, così, come nei progetti <strong>del</strong>l'epoca le figure geometriche<br />

elementari <strong>del</strong> cubo, <strong>del</strong>la piramide, <strong>del</strong> cilindro, <strong>del</strong> cono compaiano – cosa che non si<br />

era mai verificata - l'una accanto all'altra con eguali diritti. E come conseguenza logica<br />

appare perciò, per la prima volta, la figura <strong>del</strong>la sfera. Parimenti, in base a questo<br />

dogma, si dimostra <strong>del</strong> tutto logico il fatto che in un progetto di Ledoux, capo <strong>del</strong>la rivoluzione<br />

architettonica, compaia come forma di edificio anche il cilindro collocato in<br />

posizione orizzontale (vedi la "Casa <strong>del</strong>la magistratura fluviale").<br />

Questa rivoluzione architettonica precede quella politica. I due progetti sferici di Ledoux,<br />

che presuppongono già la caduta interiore <strong>del</strong>l'architettura, sono ambedue precedenti<br />

al 1773.<br />

Dall'aver stabilito che questa nuova architettura <strong>del</strong>la rivoluzione è un'architettura<br />

quasi geometrica, deriva (e questo è il vero successo <strong>del</strong>l'indagine) tutta una serie di<br />

caratteri propri di tale architettura, caratteri che, peraltro, già allora avevano fatto la<br />

103 H. SEDLMAYR, Die Kugel als Gebäude, oder das Bodenlose, in "Das Werk des Künstlers", 1939.<br />

104 cfr. F. SCHMALENBACH, nei "Résumés", cit., pp. 145-146<br />

6 aprile 2013

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