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Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

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Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 39<br />

zioni fatte nel corso dei tempi", è ancora ben lontana da questa profonda interpretazione<br />

<strong>del</strong> nuovo stile. 68<br />

Queste esigenze che nell'architettura utilitaria <strong>del</strong> decennio 1830-40 hanno trovato<br />

convincenti realizzazioni singole, costituiscono il programma architettonico di una rivoluzione<br />

borghese. All'inizio <strong>del</strong> ventesimo secolo, nella fase cioè <strong>del</strong>la seconda rivoluzione,<br />

si è attinto spesso ad opere di questa epoca, considerandole come possibili<br />

mo<strong>del</strong>li. Ma questa tacita rivoluzione degli anni intorno al 1830 non riuscì a farsi strada.<br />

Essa fu sopraffatta dal successivo movimento stilistico.<br />

IL NEORINASCIMENTO COME "RESTAURAZIONE" TOTALE<br />

Circa nel 1840 si tentò - Semper sul continente e Barry in Inghilterra - di assumere il<br />

rinascimento come base di una generale concezione stilistica. Semper sviluppò l'ideologia<br />

di questa "restaurazione" in maniera assai brillante. 69<br />

Egli attribuisce all'arte <strong>del</strong> rinascimento "una grande superiorità che la colloca al di<br />

sopra di tutta l'arte precedente, compresa quella altissima dei Greci". In questa sua espressione<br />

si nota chiaramente una punta contro il neoellenismo. Anche l'arte romana<br />

è, secondo lui, superiore a quella greca. Con lo stile romano e il realismo di esso, l'architettura<br />

si mette su di un binario completamente nuovo. 70 Semper difende in particolare<br />

il sistema che usavano i Romani, quello cioè di collegare la parete ad archi con<br />

la colonna e il pilastro, dimostrandone la perfetta logicità sia nei particolari sia nell'insieme.<br />

Ogni elemento - egli sostiene - è necessario ed è giustificato chiaramente dalla<br />

sua stessa destinazione e dal servizio ch'esso rende a tutto il complesso, ancor più<br />

chiaramente di quanto ciò sia palese nel tempio dorico. 71 E proprio nello studio <strong>del</strong>le<br />

antichità romane l'arte <strong>del</strong> rinascimento raggiunse quella <strong>del</strong>iziosa libertà di disporre<br />

degli antichi mo<strong>del</strong>li, libertà con la quale essa giunse a quella ricchezza di idee e a<br />

quello splendore che riuscirono ad oscurare perfino l'arte antica. 72 Egli pensa inoltre<br />

che l'arte romana raggiungesse la libertà più piena nel risveglio <strong>del</strong>l'arte antica, ossia<br />

nel rinascimento. 73<br />

Ma, sempre secondo Semper, questo rinascimento ha percorso forse soltanto la metà<br />

<strong>del</strong> cammino sul quale, per l'azione sfavorevole esercitata dallo spirito moderno, esso<br />

è stato superato dalla sua macroscopica arte sorella, la musica, e abbandonato poi<br />

in uno sconsolato isolamento. 74 Proprio nel punto dove il cammino si è interrotto l'arte<br />

moderna deve prendere le mosse: qui, infatti, sta il suo avvenire e l'avvenire <strong>del</strong>l'architettura<br />

in genere. 75<br />

Contemporaneamente e per opera di Jacob Burckhardt (1818-97) il <strong>centro</strong> di gravità<br />

si sposta - oltre che nella storia anche nella storia <strong>del</strong>l'arte - verso l'alto rinascimento<br />

italiano e, più tardi, verso il barocco. Le opere di Semper e di Burckhardt rispettivamente<br />

"Lo stile" e "La cultura <strong>del</strong> rinascimento in Italia" escono nel medesimo anno<br />

1860.<br />

Il tentativo fatto per continuare a sviluppare la rinascita <strong>del</strong>la romanità è stato, fra<br />

tutti, il più geniale e il più proficuo dei tentativi fatti per riallacciarsi al passato, perché<br />

esso corrisponde perfettamente alle esigenze <strong>del</strong>la vita che, allora, era considerata<br />

"moderna", e perché abbraccia un vastissimo campo. Da una parte esso offre la possibilità<br />

di creare all'ala destra una chiesa formalmente uguale ai rimanenti temi architettonici,<br />

anche se alla chiesa neorinascimentale non è riuscito di soppiantare quella neogotica;<br />

dall'altra, essendo l'arte romana sorta in analoghe condizioni sociali (quelle,<br />

68 W. HERMANN, Deutsche Baukunst..., cit.<br />

69 Ibid.<br />

70 G. SEMPER, Stil, II, p. 380.<br />

71 Ibid. I, pp. 483-485.<br />

72 Ibid. II, p. 466.<br />

73 Ibid. p. 477.<br />

74 Ibid.<br />

75 G. SEMPER, Über Baustile, p. 28.<br />

6 aprile 2013

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