31.05.2013 Views

Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 75<br />

quale sarebbe stata insopportabile a se stessa e al pubblico. Come l'architettura "moderna"<br />

per realizzare le sue fantasie astratte adduce a pretesto il pratico e il razionale,<br />

così la nuova pittura ci appare paludata da una quantità di maschere ideologiche. Soltanto<br />

nel surrealismo essa getta via la maschera. Ma prima essa adduce a pretesto la<br />

volontà di esprimersi, lo scatenarsi <strong>del</strong>la fantasia, il desiderio di scoprire un nuovo<br />

mondo; promette l'uomo <strong>del</strong> futuro, loda ciò che è presumibilmente primordiale. Ha<br />

anche cercato di rivalutare la produzione infantile, quella dei dilettanti, dei carcerati e<br />

dei folli, falsamente spacciata come arte, e ha fatto di tutto per annullare i confini fra<br />

questa, che da nessun punto di vista può essere considerata arte, e il campo <strong>del</strong>l'arte<br />

vera e propria. Meno di tutti essa si deve lamentare se oggi i confini <strong>del</strong>l'arte non appaiono<br />

ovunque netti anche a coloro che si preoccupano <strong>del</strong>la sua restaurazione. E chi<br />

non riesce ancora a penetrare il carattere profondamente non umano di queste tendenze,<br />

non ha la minima giustificazione se si atteggia a difensore <strong>del</strong>l'elemento umano.<br />

Come l'architettura "moderna", anche questa corrente artistica <strong>del</strong> secolo 19° è apparsa<br />

simile ad un rigagnolo sotterraneo che solo talvolta è apparso a fior di terra.<br />

L'allontanamento <strong>del</strong>l'uomo ha avuto inizio quasi impercettibilmente. Motivi dominanti<br />

di questo periodo di passaggio sono l' "Arlecchino" e la "gente <strong>del</strong> circo", i "funamboli"<br />

e i "giocatori di carte"; inoltre, anche gli "emigranti" e i "profughi": allegorie, queste,<br />

che alludono all'essenza <strong>del</strong>l'uomo nella sua problematicità. Van Gogh, Munch, Seurat<br />

- tutti nati intorno al 1860 - annunciano il nuovo ma non lo seguono ancora. Tutta la<br />

produzione di Ensor (nato nel 1860) ne è già permeata. 143 Per la generazione posteriore<br />

al 1880 questa tendenza diviene un destino. Molto tempo prima <strong>del</strong>lo scoppio<br />

<strong>del</strong>la guerra essa espresse l'incubo che pesava sul mondo europeo <strong>del</strong>le grandi città.<br />

144 Dal punto di vista artistico, il dopoguerra porta già alla sua decadenza; alla luce<br />

<strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>l'arte sono ora chiaramente visibili le sue degenerazioni estreme. Con la<br />

fase <strong>del</strong> nuovo stile razionale la forma più banale può dirsi raggiunta. Considerata politicamente,<br />

questa "ultima" arte è partigiana <strong>del</strong>l'anarchia; psicologicamente è l'espressione<br />

di una enorme angoscia, di un odio contro gli uomini che molte volte si ritorce<br />

su se stesso. La più profonda interpretazione dei prodotti di tale arte è stata forse<br />

già data dal Goya quando egli scrisse, sotto il titolo dei suoi "sogni": "il sogno <strong>del</strong>la<br />

ragione partorisce mostri" (fig. 35).<br />

IL CAOS DELLA DECADENZA TOTALE<br />

"Qual è il motivo per cui l'uomo ama allo stesso modo e fino alla passione la distruzione<br />

e la morte?" (F. M. Dostojevskij).<br />

Il processo storico <strong>del</strong> secolo diciannovesimo sfocia da ultimo in quella corrente apparsa<br />

fra il 1920 e il 1930, che viene chiamata, spesso impropriamente, surrealismo.<br />

145 Ad essa si sono unite molte tendenze isolate <strong>del</strong>l'arte moderna, come ad esempio<br />

quelle che si basano sulla valutazione <strong>del</strong>l'assurdo, sull'apertura al caos, sul<br />

verismo nella raffigurazione e la freddezza nell'esecuzione. Tutto ciò conferisce al movimento<br />

un carattere di veemenza.<br />

Il surrealismo cerca la fonte <strong>del</strong>la propria ispirazione nell'automatismo <strong>del</strong>l'incoscienza,<br />

nel sogno, anzi addirittura nello stadio che precede la pazzia. In sé, questo<br />

non è nuovo. Già nei romantici si trovano <strong>del</strong>le analogie, e Goethe, schernito dai surrealisti,<br />

aveva già constatato che "nella poesia esiste indubbiamente qualche cosa di demoniaco;<br />

e specialmente nella poesia "non cosciente". In essa si perde ogni senso d'in-<br />

143 Per Ensor cfr. l'esaurientissimo studio di W. FRAENGER, in Graphische Künste, 1926, pp. 81 ss.; figure<br />

in P. FIERENS, James Ensor, Parigi 1929).<br />

144 Cfr. E. JÜNGER, Die Staubdämonen, in "Blätter und Steine", 2° ed., Amburgo 1941. Tratta <strong>del</strong>l'opera di<br />

A. Kubin.<br />

145 H. SEDLMAYR, Über Sous- und Surrealismus oder Breton und Plotin, in Der Tod des Lichtes, Salisburgo<br />

1964, pp. 40 ss.; B. CHAMPIGNEULLE, L'inquiétude dans l'art d'aujourdhui, Parigi 1939, pp. 60 ss.<br />

6 aprile 2013

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!